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Federico Capitani / Federico Civolani – Sarkasmos, opere di scultura contemporanea
doppia personale
Comunicato stampa
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Federico Capitani
Nell’ambito della ricerca plastica iconica, oggi non è frequente incontrare giovani artisti che sappiano trasmettere con leggerezza e quiete valori e suggestioni, che affidino alla scultura di tradizione – quella cioè modellata con il cuore oltre che con le mani – il difficile compito di mostrare il proprio sentire più intimo e privato, senza ricorrere al facile ed accademico assemblaggio ad effetto. ... I temi affrontati sono sempre semplici, almeno in apparenza. Figure elegantemente allungate, quasi sognanti, perlopiù realizzate in terracotta – materia resa ancora più vibrante dall’antica tecnica del colombino ed esaltata da una coloritura sobria ed elegante – parlano di rapporti muti e palpitanti, di relazioni profonde e indissolubili. E’ questo il primo dei fili conduttori riconoscibili nella produzione di Capitani. ... Mi pare di cogliere un’altra caratteristica che torna spesso nella produzione di Federico: la sua naturale inclinazione a ragionare sulle consuete iconografie sacre e profane, la capacità di re-inventarle travalicando la tradizione. Sono minime riflessioni, piccoli scatti della forma che aprono a quel “di più” che suggerisce all’osservatore un nuovo e coinvolgente racconto.
(Alfonso Panzetta)
Federico Civolani
Non so quanto Federico Civolani conosca realmente di quella letteratura, morale ed educativa, che dal greco Esopo, passando per il latino Fedro, giunge allo straordinario poeta francese del Seicento che risponde al nome di Jean de La Fontaine, certo è che, osservando i suoi animali personificati, così caricaturali e densi di ironia graffiante e di satira, la mente torna costantemente a quelle fonti imprescindibili. ... e questa potrebbe essere la “chiave” di lettura – forse la prima e più evidente – per il genere di scultura che caratterizza Civolani, certamente però non è l’unica, poiché il registro della sua temperatura espressiva si dipana su livelli differenti, collaterali e paralleli a quelli della satira e del contrasto. In alcune opere, come ad esempio il piccolo capolavoro Extreme camouflage in resina trasparente, pare ammodernare le intramontabili morali educative di Fedro: il camaleonte che abilmente tutto riproduce, sosta su di un cubo di ghiaccio e ne imita totalmente la natura, ma, vittima della sua stessa abilità, si scioglie inevitabilmente con esso… Vanità, rischio nell’azzardo… Chi è causa del suo mal, pianga se stesso! ... E' vero anche che, parallela a questa produzione, se ne dipana un’altra, altrettanto interessante e gradevole, che rivisita il mondo animale in modo assolutamente singolare sulla traccia di un naturalismo di estrazione padana e di origini antichissime. … Questo bagaglio atavico in Federico Civolani, bolognese e padano, diviene un neo-naturalismo quasi ipertecnologico, assolutamente contemporaneo, che si manifesta nella reinvenzione formale dei suoi pinguini e dei suoi animali corazzati. Gli armadilli e i rinoceronti sono sempre modellati con estrema attenzione in terracotta e, se talvolta sono tradotti in materiali attuali e desunti dal mondo industriale come l’alluminio e la resina, quasi sempre sono dipinti con una meticolosità maniacale che ne occulta la materia in un’apparenza da prodotto industriale, certamente straniante.
(Alfonso Panzetta)
Nell’ambito della ricerca plastica iconica, oggi non è frequente incontrare giovani artisti che sappiano trasmettere con leggerezza e quiete valori e suggestioni, che affidino alla scultura di tradizione – quella cioè modellata con il cuore oltre che con le mani – il difficile compito di mostrare il proprio sentire più intimo e privato, senza ricorrere al facile ed accademico assemblaggio ad effetto. ... I temi affrontati sono sempre semplici, almeno in apparenza. Figure elegantemente allungate, quasi sognanti, perlopiù realizzate in terracotta – materia resa ancora più vibrante dall’antica tecnica del colombino ed esaltata da una coloritura sobria ed elegante – parlano di rapporti muti e palpitanti, di relazioni profonde e indissolubili. E’ questo il primo dei fili conduttori riconoscibili nella produzione di Capitani. ... Mi pare di cogliere un’altra caratteristica che torna spesso nella produzione di Federico: la sua naturale inclinazione a ragionare sulle consuete iconografie sacre e profane, la capacità di re-inventarle travalicando la tradizione. Sono minime riflessioni, piccoli scatti della forma che aprono a quel “di più” che suggerisce all’osservatore un nuovo e coinvolgente racconto.
(Alfonso Panzetta)
Federico Civolani
Non so quanto Federico Civolani conosca realmente di quella letteratura, morale ed educativa, che dal greco Esopo, passando per il latino Fedro, giunge allo straordinario poeta francese del Seicento che risponde al nome di Jean de La Fontaine, certo è che, osservando i suoi animali personificati, così caricaturali e densi di ironia graffiante e di satira, la mente torna costantemente a quelle fonti imprescindibili. ... e questa potrebbe essere la “chiave” di lettura – forse la prima e più evidente – per il genere di scultura che caratterizza Civolani, certamente però non è l’unica, poiché il registro della sua temperatura espressiva si dipana su livelli differenti, collaterali e paralleli a quelli della satira e del contrasto. In alcune opere, come ad esempio il piccolo capolavoro Extreme camouflage in resina trasparente, pare ammodernare le intramontabili morali educative di Fedro: il camaleonte che abilmente tutto riproduce, sosta su di un cubo di ghiaccio e ne imita totalmente la natura, ma, vittima della sua stessa abilità, si scioglie inevitabilmente con esso… Vanità, rischio nell’azzardo… Chi è causa del suo mal, pianga se stesso! ... E' vero anche che, parallela a questa produzione, se ne dipana un’altra, altrettanto interessante e gradevole, che rivisita il mondo animale in modo assolutamente singolare sulla traccia di un naturalismo di estrazione padana e di origini antichissime. … Questo bagaglio atavico in Federico Civolani, bolognese e padano, diviene un neo-naturalismo quasi ipertecnologico, assolutamente contemporaneo, che si manifesta nella reinvenzione formale dei suoi pinguini e dei suoi animali corazzati. Gli armadilli e i rinoceronti sono sempre modellati con estrema attenzione in terracotta e, se talvolta sono tradotti in materiali attuali e desunti dal mondo industriale come l’alluminio e la resina, quasi sempre sono dipinti con una meticolosità maniacale che ne occulta la materia in un’apparenza da prodotto industriale, certamente straniante.
(Alfonso Panzetta)
02
giugno 2012
Federico Capitani / Federico Civolani – Sarkasmos, opere di scultura contemporanea
Dal 02 al 30 giugno 2012
arte contemporanea
Location
CASA FRABBONI
San Pietro In Casale, Via Giacomo Matteotti, 137, (Bologna)
San Pietro In Casale, Via Giacomo Matteotti, 137, (Bologna)
Vernissage
2 Giugno 2012, ore 18.00
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