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Maria Pia Campagna – Labirinti
Sono esposte per la prima volta opere di grande suggestione che rivelano quanto fondamentali siano state nel percorso di ricerca dell’artista, le esperienze di Arte Concettuale e Land Art, vissute negli anni Settanta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura giovedì 10 maggio alle ore 18,00 presso la sede dell'Autorità Portuale di Ravenna la
mostra "Labirinti", dell'artista Maria Pia Campagna.
Sono esposte per la prima volta opere di grande suggestione che rivelano quanto fondamentali
siano state nel percorso di ricerca dell'artista, le esperienze di Arte Concettuale e Land Art,
vissute negli anni settanta.
Proprio dagli anni settanta inizia infatti una fitta serie di mostre, personali e collettive, di Maria
Pia Campagna, alla quale è dedicato spazio anche in recenti pubblicazioni, quali "13x17" a
cura di Philippe Daverio e Jean Blancheart (ed. Rizzoli) o Il volume “Le marche e il XX secolo",
atlante degli artisti a cura di Armando Ginesi (ed.Federico Motta).
“Labirinti. Il luogo del Minotauro, il labirinto, è una costruzione – o forse un percorso, afferma
Bruno Bandini – che conta almeno su due caratteristiche essenziali e complementari: la
complessità della sua pianta e la difficoltà a percorrerla. Come dire: non è difficile o improbabile
entrare in un labirinto. Più complicato è uscirne. A meno che noi non si sia quel soggetto che,
per necessità o per sorte, è destinato a viverlo.
Il labirinto è altresì un artefatto che custodisce quel segreto terribile che è frutto dell’incontro
appassionato di umanità e di natura, di regola e di furore, di misura e di dismisura. Insomma, un
campo di tensione dove si esercita – come nell’arte – lo scontro tra Apollo e Dioniso.
Gli artefatti e le loro misure – pressoché umane, pressoché personali – che Maria Pia
Campagna viene definendo si presentano come segno oggettuale, si presentano come “cose”,
che assumono una singolare ed ambigua caratteristica: possono continuare a persistere, ad
interrogare ed a stimolare, così come possono invece smettere di “essere” pur continuando
ad esistere. Cose che sono e cose che esistono. La differenza – come spesso accade – si
consuma nel ventaglio che dispone tra verità ed apparenza.
Campagna, continua Bruno Bandini - genera visioni in cui peso e leggerezza che non sono
da intendere come concetti letterari o genericamente fenomenici, non come condizioni che
precedono l’opera, presupposti sui quali costruirne l’identità, ma piuttosto come conatus,
come intenzionalità, come aspirazione che tenacemente sottopone a verifica i desideri spaziali
dell’autore"
La mostra resterà aperta sino all'1 di giugno, con i seguenti orari:
Dal lunedì al giovedì 9,00 - 17,00
Venerdì 9,00 - 14,00
Sabato e domenica chiuso
Autorità Portuale di Ravenna
www.port.ravenna.it
Tel 0544/608811
Cell. 320/4397852
mostra "Labirinti", dell'artista Maria Pia Campagna.
Sono esposte per la prima volta opere di grande suggestione che rivelano quanto fondamentali
siano state nel percorso di ricerca dell'artista, le esperienze di Arte Concettuale e Land Art,
vissute negli anni settanta.
Proprio dagli anni settanta inizia infatti una fitta serie di mostre, personali e collettive, di Maria
Pia Campagna, alla quale è dedicato spazio anche in recenti pubblicazioni, quali "13x17" a
cura di Philippe Daverio e Jean Blancheart (ed. Rizzoli) o Il volume “Le marche e il XX secolo",
atlante degli artisti a cura di Armando Ginesi (ed.Federico Motta).
“Labirinti. Il luogo del Minotauro, il labirinto, è una costruzione – o forse un percorso, afferma
Bruno Bandini – che conta almeno su due caratteristiche essenziali e complementari: la
complessità della sua pianta e la difficoltà a percorrerla. Come dire: non è difficile o improbabile
entrare in un labirinto. Più complicato è uscirne. A meno che noi non si sia quel soggetto che,
per necessità o per sorte, è destinato a viverlo.
Il labirinto è altresì un artefatto che custodisce quel segreto terribile che è frutto dell’incontro
appassionato di umanità e di natura, di regola e di furore, di misura e di dismisura. Insomma, un
campo di tensione dove si esercita – come nell’arte – lo scontro tra Apollo e Dioniso.
Gli artefatti e le loro misure – pressoché umane, pressoché personali – che Maria Pia
Campagna viene definendo si presentano come segno oggettuale, si presentano come “cose”,
che assumono una singolare ed ambigua caratteristica: possono continuare a persistere, ad
interrogare ed a stimolare, così come possono invece smettere di “essere” pur continuando
ad esistere. Cose che sono e cose che esistono. La differenza – come spesso accade – si
consuma nel ventaglio che dispone tra verità ed apparenza.
Campagna, continua Bruno Bandini - genera visioni in cui peso e leggerezza che non sono
da intendere come concetti letterari o genericamente fenomenici, non come condizioni che
precedono l’opera, presupposti sui quali costruirne l’identità, ma piuttosto come conatus,
come intenzionalità, come aspirazione che tenacemente sottopone a verifica i desideri spaziali
dell’autore"
La mostra resterà aperta sino all'1 di giugno, con i seguenti orari:
Dal lunedì al giovedì 9,00 - 17,00
Venerdì 9,00 - 14,00
Sabato e domenica chiuso
Autorità Portuale di Ravenna
www.port.ravenna.it
Tel 0544/608811
Cell. 320/4397852
10
maggio 2012
Maria Pia Campagna – Labirinti
Dal 10 maggio al primo giugno 2012
arte contemporanea
Location
SALA ESPOSITIVA AUTORITA’ PORTUALE DI RAVENNA
Ravenna, Via Antico Squero, 31, (Ravenna)
Ravenna, Via Antico Squero, 31, (Ravenna)
Orario di apertura
Dal lunedì al giovedì 9,00 - 17,00
Venerdì 9,00 - 14,00
Sabato e domenica chiuso
Vernissage
10 Maggio 2012, ore 18
Autore