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Vincenzo Farruggia – Kronos. La poetica del tempo
Alle origini della ricerca pittorica di Vincenzo Farruggia, artista di origine siciliana residente a Pescara, c’è l’attrazione per il mare in senso reale e concreto, ma ancor più metaforico, inteso come perimetro della memoria daperlustrare e scandagliare munito di manaide, rete da pesca, con cui rievocare orizzonti lontani nel tempo che consentano di dissipare il caos e favoriscano il ritorno alla bellezza dell’infanzia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Vincenzo Farruggia
Kronos. La poetica del tempo
12 | 27 Maggio 2012
Inaugurazione sabato 12 Maggio ore 18.30
Spazio Comel via Neghelli, 68 Latina
Comunicato stampa
Alle origini della ricerca pittorica di Vincenzo Farruggia, artista di origine siciliana residente a
Pescara, c’è l’attrazione per il mare in senso reale e concreto, ma ancor più metaforico, inteso
come perimetro della memoria da perlustrare e scandagliare munito di manaide, rete da pesca,
con cui rievocare orizzonti lontani nel tempo che consentano di dissipare il caos e favoriscano il
ritorno alla bellezza dell’infanzia.
Il mare denota cromatismo, luminosità e proiezioni epiche fondate su innesti della cultura
ellenica atta a gratificare di spazialità il repertorio architettonico siciliano.
Nei dipinti di Farruggia si distinguono forme aperte alla classicità e all’equilibrio architettonico
proprio del ricordo della sua terra e dello splendore artistico e culturale fondante la civiltà
della Magna Grecia, assorbita dal pittore nel periodo della giovinezza e consolidata nella sua
memoria con l’esperienza. Le opere invitano poeticamente alla contemplazione: nell’intera
produzione prevalgono elementi di taglio classico come anfore, brocche, archi, capitelli, ruderi,
maschere, profili umani in una piena luce mediterranea, caratterizzati da una intensità di toni
che suscitano energie e vitalità consumate dal tempo ma ancora presenti sul territorio.
L’artista coglie varie angolazioni del repertorio storico-artistico della sua Sicilia, spingendo il
suo sguardo oltre il movimento oscillatorio del mare circostante. Ma le visioni sono lontane
nel tempo e nello spazio ed ecco che nelle composizioni irrompe la forza della metafisica. Il
rimando al verismo è pressoché nullo grazie ad una trasognata atmosfera “altra”. Le scene
dipinte e gli oggetti raffigurati sono desunti dalla realtà ma come fossero posti in contesto
alieno che nulla ha in comune con la quotidianità del presente. L’approccio dell’artista si muove
all’interno di percorsi geometrici, che non rinunciano alla molteplicità delle visioni, evocanti
un De Chirico che si spinge oltre le piazze ed esplora la stessa lontananza della storia e della
classicità ellenica, sulla via culturale della formazione dell’artista, nella sua trasferta abruzzese,
che per certi versi abbraccia gli ideali estetizzanti e mosaicistici di D’Annunzio.
Il vernissage dell'artista d'origine siciliana è occasione di ricerca di equilibrio tra natura e
memoria.
Tra il recupero dei riti antichi e dei mestieri persi di un tempo, si attesta il "sè", non soltanto
psichico, ma anche storico che impreziosisce le tele di un profondo, continuo legame con il
passato...
Toni e sfumature accese delle opere danno un'idea di vita e sospensione della stessa, in un
autentico andirivieni, una continua alternanza di eventi che scandiscono l'esistenza, sempre in
bilico tra passato e futuro.
Le tele, squadrate e regolari, non esplicitano un flusso temporale dallo snodo rettilineo, ma la
frantumazione e scomposizione dello stile che resta così enigmatico...
Come a dissolvere concezioni degli osservatori, che spogliati delle proprie certezze,
sono costretti ad interrogarsi sulle tele e dunque sulla vita che esse nascondono.
E intimamente sulle proprie identità.
Biografia
Vincenzo Farruggia nato in Sicilia nel 1958, attualmente vive e opera a Pescara. Tra le sue
esposizioni più recenti quella presso il Museo Casa Natale di D’Annunzio dal titolo “La Menaide
della memoria” a cura di Leo Strozzieri (luglio 2007), la partecipazione alla IV Biennale
internazionale di grafica 2006 “TERRA” a cura di Antonio Grimaldi presso il museo Michetti di
Francavilla e a cura di Joan-Lluìs De Yerba presso il Favellò Firal di San Carles de la Rapita,
rispettivamente patrocinate dall’assessorato alla Cultura del comune di Francavilla al Mare e
dall’Ajutamente de Sant Carles de la Rapita Regidoria de cultura. Sempre nel 2006 partecipa
alle collettive “I.S.d’A quarant’anni e oltre 1963/2005” presso l’Auditorium della Biblioteca
Comunale di Caltanissetta, patrocinate dal ministero dell’Istruzione, Assessorato Regionale
ai beni Culturali e Artistici e Pubblica Istruzione, dalla Provincia di Caltanissetta, dal Comune
di San Cataldo. Nel Dicembre 2005 è nella collettiva “I.S.d’A quarant’anni e oltre 1963/
2005” presso i locali dell’ISA di San Cataldo (CL). Nel Giugno 2005 è vincitore del 3° premio
nazionale per la sezione disegno nell’ambito della rassegna “I sentieri dell’anima” presso
la Sala Celestiniana di Collemaggio de L’Aquila, patrocinata dalla Regione Abruzzo e dalla
Provincia de L’Aquila. Nell’Agosto 2003 tiene la personale “La città delle pietre parlanti” presso
il castello medievale di Roccascalegna (CH) con il patrocinio della proloco, così come nel
Giugno 2003 presso il Ritrovo del Parrozzo a Pescara.
Orario di visita: lunedì/venerdì 18.00-20.00 | sabato/domenica 11.00-13.00 / 18.00-22.00
SPAZIO COMEL
via Neghelli, 68 Latina
Ingresso libero
Sito internet
Info stampa
Francesca Di Folco +39 320 55 83 888 fdifolco81@gmail.com
http://www.farruggiavincenzo.it/
Kronos. La poetica del tempo
12 | 27 Maggio 2012
Inaugurazione sabato 12 Maggio ore 18.30
Spazio Comel via Neghelli, 68 Latina
Comunicato stampa
Alle origini della ricerca pittorica di Vincenzo Farruggia, artista di origine siciliana residente a
Pescara, c’è l’attrazione per il mare in senso reale e concreto, ma ancor più metaforico, inteso
come perimetro della memoria da perlustrare e scandagliare munito di manaide, rete da pesca,
con cui rievocare orizzonti lontani nel tempo che consentano di dissipare il caos e favoriscano il
ritorno alla bellezza dell’infanzia.
Il mare denota cromatismo, luminosità e proiezioni epiche fondate su innesti della cultura
ellenica atta a gratificare di spazialità il repertorio architettonico siciliano.
Nei dipinti di Farruggia si distinguono forme aperte alla classicità e all’equilibrio architettonico
proprio del ricordo della sua terra e dello splendore artistico e culturale fondante la civiltà
della Magna Grecia, assorbita dal pittore nel periodo della giovinezza e consolidata nella sua
memoria con l’esperienza. Le opere invitano poeticamente alla contemplazione: nell’intera
produzione prevalgono elementi di taglio classico come anfore, brocche, archi, capitelli, ruderi,
maschere, profili umani in una piena luce mediterranea, caratterizzati da una intensità di toni
che suscitano energie e vitalità consumate dal tempo ma ancora presenti sul territorio.
L’artista coglie varie angolazioni del repertorio storico-artistico della sua Sicilia, spingendo il
suo sguardo oltre il movimento oscillatorio del mare circostante. Ma le visioni sono lontane
nel tempo e nello spazio ed ecco che nelle composizioni irrompe la forza della metafisica. Il
rimando al verismo è pressoché nullo grazie ad una trasognata atmosfera “altra”. Le scene
dipinte e gli oggetti raffigurati sono desunti dalla realtà ma come fossero posti in contesto
alieno che nulla ha in comune con la quotidianità del presente. L’approccio dell’artista si muove
all’interno di percorsi geometrici, che non rinunciano alla molteplicità delle visioni, evocanti
un De Chirico che si spinge oltre le piazze ed esplora la stessa lontananza della storia e della
classicità ellenica, sulla via culturale della formazione dell’artista, nella sua trasferta abruzzese,
che per certi versi abbraccia gli ideali estetizzanti e mosaicistici di D’Annunzio.
Il vernissage dell'artista d'origine siciliana è occasione di ricerca di equilibrio tra natura e
memoria.
Tra il recupero dei riti antichi e dei mestieri persi di un tempo, si attesta il "sè", non soltanto
psichico, ma anche storico che impreziosisce le tele di un profondo, continuo legame con il
passato...
Toni e sfumature accese delle opere danno un'idea di vita e sospensione della stessa, in un
autentico andirivieni, una continua alternanza di eventi che scandiscono l'esistenza, sempre in
bilico tra passato e futuro.
Le tele, squadrate e regolari, non esplicitano un flusso temporale dallo snodo rettilineo, ma la
frantumazione e scomposizione dello stile che resta così enigmatico...
Come a dissolvere concezioni degli osservatori, che spogliati delle proprie certezze,
sono costretti ad interrogarsi sulle tele e dunque sulla vita che esse nascondono.
E intimamente sulle proprie identità.
Biografia
Vincenzo Farruggia nato in Sicilia nel 1958, attualmente vive e opera a Pescara. Tra le sue
esposizioni più recenti quella presso il Museo Casa Natale di D’Annunzio dal titolo “La Menaide
della memoria” a cura di Leo Strozzieri (luglio 2007), la partecipazione alla IV Biennale
internazionale di grafica 2006 “TERRA” a cura di Antonio Grimaldi presso il museo Michetti di
Francavilla e a cura di Joan-Lluìs De Yerba presso il Favellò Firal di San Carles de la Rapita,
rispettivamente patrocinate dall’assessorato alla Cultura del comune di Francavilla al Mare e
dall’Ajutamente de Sant Carles de la Rapita Regidoria de cultura. Sempre nel 2006 partecipa
alle collettive “I.S.d’A quarant’anni e oltre 1963/2005” presso l’Auditorium della Biblioteca
Comunale di Caltanissetta, patrocinate dal ministero dell’Istruzione, Assessorato Regionale
ai beni Culturali e Artistici e Pubblica Istruzione, dalla Provincia di Caltanissetta, dal Comune
di San Cataldo. Nel Dicembre 2005 è nella collettiva “I.S.d’A quarant’anni e oltre 1963/
2005” presso i locali dell’ISA di San Cataldo (CL). Nel Giugno 2005 è vincitore del 3° premio
nazionale per la sezione disegno nell’ambito della rassegna “I sentieri dell’anima” presso
la Sala Celestiniana di Collemaggio de L’Aquila, patrocinata dalla Regione Abruzzo e dalla
Provincia de L’Aquila. Nell’Agosto 2003 tiene la personale “La città delle pietre parlanti” presso
il castello medievale di Roccascalegna (CH) con il patrocinio della proloco, così come nel
Giugno 2003 presso il Ritrovo del Parrozzo a Pescara.
Orario di visita: lunedì/venerdì 18.00-20.00 | sabato/domenica 11.00-13.00 / 18.00-22.00
SPAZIO COMEL
via Neghelli, 68 Latina
Ingresso libero
Sito internet
Info stampa
Francesca Di Folco +39 320 55 83 888 fdifolco81@gmail.com
http://www.farruggiavincenzo.it/
12
maggio 2012
Vincenzo Farruggia – Kronos. La poetica del tempo
Dal 12 al 27 maggio 2012
arte contemporanea
Location
SPAZIO ARTE CONTEMPORANEA
Latina, Via Neghelli, 68, (Latina)
Latina, Via Neghelli, 68, (Latina)
Orario di apertura
lunedì/venerdì 18-20, sabato/domenica 11-13 / 18-22
Vernissage
12 Maggio 2012, ore 18.30
Sito web
www.farruggiavincenzo.it
Autore