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Prove di realtà
L’artista ‘prova’ a rappresentare la realtà e al tempo stesso, con questa azione, mette alla prova la realtà: ne ipotizza non solo l’esistenza ma anche la consistenza, l’essenza, le caratteristiche generali e particolari.
Comunicato stampa
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Forse la realtà non esiste. Forse quello che chiamiamo realtà è solo un sogno. O una rappresentazione, un’idea. L’ombra di un sogno. La realtà va messa alla prova. Come per le prove dell’esistenza di Dio, vexata quaestio filosofica: occorre affrontare la questione delle prove dell’esistenza della realtà. Ma un artista non è un filosofo, e allora questo esercizio, questa necessità diviene per l’artista un altra cosa: meno razionale, meno scientifica, ma ugualmente ‘probante’. Una sorta di messa alla prova, qualche volta quasi una prova teatrale della realtà. L’artista ‘prova’ a rappresentare la realtà e al tempo stesso, con questa azione, mette alla prova la realtà: ne ipotizza non solo l’esistenza ma anche la consistenza, l’essenza, le caratteristiche generali e particolari. Con un esercizio di metonimia nel disegnare, nel cogliere uno scorcio di una possibile realtà getta una luce su tutta la realtà, una luce che a seconda del taglio, dell’intensità, del colore cambia in qualche modo la realtà stessa. La prova diviene interpretazione. E dunque ciascuno di questi nove artisti nel mettere alla prova la realtà ci prova l’esistenza ciascuno di una realtà diversa, anche se poi possiamo individuare due tendenze, due traiettorie comuni e in parte divergenti. Da una parte troviamo una realtà vista sotto luci abbaglianti, come quelle di una camera operatoria, che ci mostrano ogni singolo dettaglio fin nei minimi particolari. La realtà che ci illustrano Crini, Pasotti, Rossetto, Sabbatini e in parte, lo scultore Genemans è una realtà vivisezionata col rasoio di Occam: lucida, razionale. Dall’altra parte Curioni, Moretti Sanlorano, Petrucci e la scultrice Guazzarini, attraverso antichi strumenti dell’arte pittorica e plastica (velature, sfumato, ombreggiature, schiariture, modellato) gettano luci soffuse o radenti sulla realtà facendo affiorare aspetti più emotivi, soggettivi. E’ una realtà mutevole, inquieta che affiora sul lago dei sogni e oscilla tra luci abbacinanti e atmosfere soffuse. Tra ragione e sentimento.
Virgilio Patarini
Virgilio Patarini
05
maggio 2012
Prove di realtà
Dal 05 al 17 maggio 2012
arte contemporanea
Location
ZAMENHOF
Milano, Via Ludovico Lazzaro Zamenhof, 11, (Milano)
Milano, Via Ludovico Lazzaro Zamenhof, 11, (Milano)
Orario di apertura
Mercoledì – Sabato, dalle 15.00 – 19.00
Domenica dalle 11.00 – 19.00
Lunedì e Martedì chiuso. Ingresso libero
Vernissage
5 Maggio 2012, Ore 16.00
Autore
Curatore