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UOMINI (illustri e non)
Collettiva di opere pittoriche dedicata al tema del personaggio maschile
Comunicato stampa
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MOSTRA COLLETTIVA: UOMINI (illustri e non)
Artisti: Luca Alinari, Paolo Avanzi, Enrico Baj, Remo Brindisi, Nino Caffè, Robert Carrol, Giorgio Forattini, Giovan Francesco Gonzaga, Giuseppe Migneco, Mino Maccari, Antonio Possenti, Saverio Terruso e Ernesto Treccani
SEDE: Spazio Intelvi 11
LUOGO Via Valle Intelvi, 11 - Dizzasco - loc. Muronico (Como)
PER INFORMAZIONI:
- Tel. Cell. 3401066977
- Web: www.spaziointelvi11.com
- email: spaziointelvi11@yahoo.com
VERNISSAGE: 28 Aprile 2012 - ore 17.00
FINISSAGE: 5 Maggio 2012
GENERE: Pittura, arte moderna e contemporanea.
ORARI APERTURA sabato ore 15.30 - 18.30 o su appuntamento
INGRESSO: libero
ORARIO VERNISSAGE: 17.00
CURATORE: Franca Doriguzzi
ABSTRACT
Collettiva di opere pittoriche di arte e moderna e contemporanea dedicata al tema del personaggio maschile.
TESTO.
Lo Spazio Intelvi 11 è una location ricavata all'interno di un edificio risalente all'800 nel borgo di Muronico, a meno di un chilometro da Argegno, sulla sponda occidentale del lago di Como.
Dopo la mostra sulle Figure di Donna, questo spazio (che espone in permanenza opere di Paolo Avanzi) ospita una esposizione dedicata agli Uomini.
La mostra offre un vario campionario variegato di ritrattii maschili, dall'uomo di Chiesa (vescovo o cardinale) al lussurioso, dal personaggio letterario all'uomo della strada, dal pastore all'uomo politico, rappresentati secondo la sensibilità degli artisti protagonisti del proprio tempo.
Luca Alinari con l'opera "Carte Castello Crollo" presenta un piccolo campione del suo mondo fantastico dove la figura umana è protagonista di un caleidoscopico universo in cui il sogno prevale sulla realtà disintegrandola in una congerie di emozioni e ricordi senza tempo.
"Uomini nello spogliatoio" di Paolo Avanzi è una sfilata di nudi maschili scomposti e ricomposti in una ordinata messinscena che suggerisce un dinamismo in contrasto con la staticità delle stesse figure. Antinomia che è una caratteristica della intima complessità non solo visiva ma anche psicologica delle figure rappresentate dall'artista.
L'uomo di Enrico Baj è un'icona anti-militarista. Un "piccolo generale" che riassume tutte le piccolezze della retorica e della arroganza non solo militarista ma anche e soprattutto maschilista. Lo svelamento di una grandezza solo apparente, dietro la quale, si cela poco più che un fantoccio senza anima né personalità.
Il tema della pastorale è senz'altro uno dei più rappresentativi di Remo Brindisi. Il pastore ritratto nell'opera in esposizione è una figura i cui tratti femminei, improntati ad una sensibilità e pacatezza quasi materne, sembrano prevalere su quelli maschili. Una sorta di ibrido che forse per questa intima ambivalenza sembra anticipare quello che cinquantanni fa poteva essere l'uomo del futuro.
Il soggetto di Nino Caffè, dietro l'abito talare, non appare poi così ligio a sacri dogmi e alle ritualità dell'istituzione. C'è sempre un diavoletto giocoso con cui fare i conti, come quello che fugge via dalla veste dopo una frettolosa benedizione del Cardinale.
Robert Carrol, artista statunitense, contestualizza l'uomo contemporaneo lungo una strada di una periferia metropolitana. C'è un senso di desolazione e di silenzio stemperato da un gioco di sfumature cromatiche (fra il grigio e l'arancione) che conferisce alla situazione un senso di raccoglimento meditativo.
Il noto vignettista Giorgio Forattini è rappresentato in questa collettiva dal ritratto di un uomo politico in versione caricaturale. Un gentiluomo del '500 con tanto di armatura ad ironizzare sulla distanza quasi siderale, in termini di ideali, che separa i potenti di allora da quelli di oggi, almeno in fatto di ideali.
Una figura d'altri tempi, ma senza ironia alcuna invece l'uomo di Giovan Francesco Gonzaga: il picador di una corrida. Una figura virile. in senso ampio. che trae vigore dalla sfida con il toro nell'arena, e che pure viene nobilitata dal rapporto con l'altro animale, il cavallo, che il picador stesso guida.
Giuseppe Migneco riversa nella personalità maschile tutta la sofferta e dura passionalità della propria terra di origine: la sicilia degli umili lavoratori della prima metà del '900. Ed anche in figure religiose, come quella dell'opera in esposizione (calata in una scena del paradiso dantesco), traspare il senso di fatica e di impegno molto più terreni che celestiali.
Nella litografia di Mino Maccari l'uomo è un personaggio istrionico in piedi sopra un tavolo attorniato da due nudi femminili. Una rappresentazione in cui l'erotismo si carica di una ironia beffarda quasi a dileggiare la virillità maschile che apparentemente appare trionfante al cospetto della figura femminile.
Il "monsieur Jean Macè" di Antonio Possenti sembra un personaggio uscito da un racconto di Alice nel paese delle meraviglie: un uomo con un cappello a cilindro che suona la fisarmonica di fronte a tre conigli dalle sembianze umane. Un esempio della capacità di questo artista di trasfigurare la realtà quotidiana inserendola in un contesto fantastico che appare visto con gli occhi di un bambino di altri tempi.
Gli uomini di Saverio Terruso sono una coppia di personaggi dei "Promessi sposi" del Manzoni. Due "bravi" intenti a discutere tra loro di chissà quali losche trame. Un ritorno ad un passato ricco di suggestioni letterarie che ci fa un po' rimpiangere il fascino, seppure malefico, ma di uno spessore d'altri tempi.
In "Omaggio a Melissa" Treccani dà vita ad un personaggio calato in una atmosfera bucolica. Un uomo che nella sua semplice serenità non sembra aver nulla di virile; una sorta di alter ego di una delle tanti fanciulle sognanti ritratte dal maestro sulla scorta di un'illusione che impone la propria verità su una labile realtà.
Le opere in esposizione sono in permanenza nello spazio in oggetto, e su richiesta potranno essere viste anche dopo la conclusione della mostra.
Franca Doriguzzi
Artisti: Luca Alinari, Paolo Avanzi, Enrico Baj, Remo Brindisi, Nino Caffè, Robert Carrol, Giorgio Forattini, Giovan Francesco Gonzaga, Giuseppe Migneco, Mino Maccari, Antonio Possenti, Saverio Terruso e Ernesto Treccani
SEDE: Spazio Intelvi 11
LUOGO Via Valle Intelvi, 11 - Dizzasco - loc. Muronico (Como)
PER INFORMAZIONI:
- Tel. Cell. 3401066977
- Web: www.spaziointelvi11.com
- email: spaziointelvi11@yahoo.com
VERNISSAGE: 28 Aprile 2012 - ore 17.00
FINISSAGE: 5 Maggio 2012
GENERE: Pittura, arte moderna e contemporanea.
ORARI APERTURA sabato ore 15.30 - 18.30 o su appuntamento
INGRESSO: libero
ORARIO VERNISSAGE: 17.00
CURATORE: Franca Doriguzzi
ABSTRACT
Collettiva di opere pittoriche di arte e moderna e contemporanea dedicata al tema del personaggio maschile.
TESTO.
Lo Spazio Intelvi 11 è una location ricavata all'interno di un edificio risalente all'800 nel borgo di Muronico, a meno di un chilometro da Argegno, sulla sponda occidentale del lago di Como.
Dopo la mostra sulle Figure di Donna, questo spazio (che espone in permanenza opere di Paolo Avanzi) ospita una esposizione dedicata agli Uomini.
La mostra offre un vario campionario variegato di ritrattii maschili, dall'uomo di Chiesa (vescovo o cardinale) al lussurioso, dal personaggio letterario all'uomo della strada, dal pastore all'uomo politico, rappresentati secondo la sensibilità degli artisti protagonisti del proprio tempo.
Luca Alinari con l'opera "Carte Castello Crollo" presenta un piccolo campione del suo mondo fantastico dove la figura umana è protagonista di un caleidoscopico universo in cui il sogno prevale sulla realtà disintegrandola in una congerie di emozioni e ricordi senza tempo.
"Uomini nello spogliatoio" di Paolo Avanzi è una sfilata di nudi maschili scomposti e ricomposti in una ordinata messinscena che suggerisce un dinamismo in contrasto con la staticità delle stesse figure. Antinomia che è una caratteristica della intima complessità non solo visiva ma anche psicologica delle figure rappresentate dall'artista.
L'uomo di Enrico Baj è un'icona anti-militarista. Un "piccolo generale" che riassume tutte le piccolezze della retorica e della arroganza non solo militarista ma anche e soprattutto maschilista. Lo svelamento di una grandezza solo apparente, dietro la quale, si cela poco più che un fantoccio senza anima né personalità.
Il tema della pastorale è senz'altro uno dei più rappresentativi di Remo Brindisi. Il pastore ritratto nell'opera in esposizione è una figura i cui tratti femminei, improntati ad una sensibilità e pacatezza quasi materne, sembrano prevalere su quelli maschili. Una sorta di ibrido che forse per questa intima ambivalenza sembra anticipare quello che cinquantanni fa poteva essere l'uomo del futuro.
Il soggetto di Nino Caffè, dietro l'abito talare, non appare poi così ligio a sacri dogmi e alle ritualità dell'istituzione. C'è sempre un diavoletto giocoso con cui fare i conti, come quello che fugge via dalla veste dopo una frettolosa benedizione del Cardinale.
Robert Carrol, artista statunitense, contestualizza l'uomo contemporaneo lungo una strada di una periferia metropolitana. C'è un senso di desolazione e di silenzio stemperato da un gioco di sfumature cromatiche (fra il grigio e l'arancione) che conferisce alla situazione un senso di raccoglimento meditativo.
Il noto vignettista Giorgio Forattini è rappresentato in questa collettiva dal ritratto di un uomo politico in versione caricaturale. Un gentiluomo del '500 con tanto di armatura ad ironizzare sulla distanza quasi siderale, in termini di ideali, che separa i potenti di allora da quelli di oggi, almeno in fatto di ideali.
Una figura d'altri tempi, ma senza ironia alcuna invece l'uomo di Giovan Francesco Gonzaga: il picador di una corrida. Una figura virile. in senso ampio. che trae vigore dalla sfida con il toro nell'arena, e che pure viene nobilitata dal rapporto con l'altro animale, il cavallo, che il picador stesso guida.
Giuseppe Migneco riversa nella personalità maschile tutta la sofferta e dura passionalità della propria terra di origine: la sicilia degli umili lavoratori della prima metà del '900. Ed anche in figure religiose, come quella dell'opera in esposizione (calata in una scena del paradiso dantesco), traspare il senso di fatica e di impegno molto più terreni che celestiali.
Nella litografia di Mino Maccari l'uomo è un personaggio istrionico in piedi sopra un tavolo attorniato da due nudi femminili. Una rappresentazione in cui l'erotismo si carica di una ironia beffarda quasi a dileggiare la virillità maschile che apparentemente appare trionfante al cospetto della figura femminile.
Il "monsieur Jean Macè" di Antonio Possenti sembra un personaggio uscito da un racconto di Alice nel paese delle meraviglie: un uomo con un cappello a cilindro che suona la fisarmonica di fronte a tre conigli dalle sembianze umane. Un esempio della capacità di questo artista di trasfigurare la realtà quotidiana inserendola in un contesto fantastico che appare visto con gli occhi di un bambino di altri tempi.
Gli uomini di Saverio Terruso sono una coppia di personaggi dei "Promessi sposi" del Manzoni. Due "bravi" intenti a discutere tra loro di chissà quali losche trame. Un ritorno ad un passato ricco di suggestioni letterarie che ci fa un po' rimpiangere il fascino, seppure malefico, ma di uno spessore d'altri tempi.
In "Omaggio a Melissa" Treccani dà vita ad un personaggio calato in una atmosfera bucolica. Un uomo che nella sua semplice serenità non sembra aver nulla di virile; una sorta di alter ego di una delle tanti fanciulle sognanti ritratte dal maestro sulla scorta di un'illusione che impone la propria verità su una labile realtà.
Le opere in esposizione sono in permanenza nello spazio in oggetto, e su richiesta potranno essere viste anche dopo la conclusione della mostra.
Franca Doriguzzi
28
aprile 2012
UOMINI (illustri e non)
Dal 28 aprile al 05 maggio 2012
arte contemporanea
Location
SPAZIO INTELVI 11
Dizzasco, Via Valle Intelvi, 11, (Como)
Dizzasco, Via Valle Intelvi, 11, (Como)
Orario di apertura
sabato ore 15.30 - 18.30 o su appuntamento
Vernissage
28 Aprile 2012, ore 17
Autore
Curatore