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Cristiano Carloni / Stefano Franceschetti – Lingua Madre
In mostra un’installazione site specific dei due artisti marchigiani pensata in esclusiva per lo Studio Tommaseo di Trieste.
Comunicato stampa
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Il vuoto nero di una lavagna diventa un supporto negativo dove la lingua si consuma in errori e correzioni e diventa polvere di gesso. Nel buio labirinto della sala espositiva questa memoria visibile di scrittura, negazione e cancellazione è accompagnata da visioni luminose che trovano corrispondenze con materie simili alle rocce e alle ragnatele.
Secondo gli autori: “Le immagini e i suoni su cui lavoriamo oscillano in un tempo indeterminato. Siamo attratti verso quelle visioni che escono dal nulla, poggiano sul vuoto e riflettono la loro provenienza dal mondo della non esistenza e dell’antimateria.”. I due artisti marchigiani hanno studiato cinema d'animazione e pittura a Urbino e lavorano insieme dal 1995. Le loro tecniche indagano i procedimenti ottici della visione. Dal 1999 collaborano con la Socìetas Raffaello Sanzio per la quale realizzano il Ciclo filmico della Tragedia Endogonidia (che abbiamo visto anche allo Studio Tommaseo nel 2005). Loro opere sono state ospitate presso importanti istituzioni culturali pubbliche e private: Museo di Arte Contemporanea, Chicago; Auditorium del Museo del Louvre, Parigi; Museo d'Arte Moderna, Strasburgo; La Biennale Teatro, Venezia; Accademia Centrale di Belle Arti, Pechino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino.
una produzione Trieste Contemporanea e Studio Tommaseo
una attività del network internazionale Continental Breakfast nell'ambito del progetto Words Room
con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
con l'adesione della Casa dell'Arte di Trieste
Secondo gli autori: “Le immagini e i suoni su cui lavoriamo oscillano in un tempo indeterminato. Siamo attratti verso quelle visioni che escono dal nulla, poggiano sul vuoto e riflettono la loro provenienza dal mondo della non esistenza e dell’antimateria.”. I due artisti marchigiani hanno studiato cinema d'animazione e pittura a Urbino e lavorano insieme dal 1995. Le loro tecniche indagano i procedimenti ottici della visione. Dal 1999 collaborano con la Socìetas Raffaello Sanzio per la quale realizzano il Ciclo filmico della Tragedia Endogonidia (che abbiamo visto anche allo Studio Tommaseo nel 2005). Loro opere sono state ospitate presso importanti istituzioni culturali pubbliche e private: Museo di Arte Contemporanea, Chicago; Auditorium del Museo del Louvre, Parigi; Museo d'Arte Moderna, Strasburgo; La Biennale Teatro, Venezia; Accademia Centrale di Belle Arti, Pechino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino.
una produzione Trieste Contemporanea e Studio Tommaseo
una attività del network internazionale Continental Breakfast nell'ambito del progetto Words Room
con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
con l'adesione della Casa dell'Arte di Trieste
28
aprile 2012
Cristiano Carloni / Stefano Franceschetti – Lingua Madre
Dal 28 aprile al 12 giugno 2012
arte contemporanea
Location
STUDIO TOMMASEO
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 17-20
Vernissage
28 Aprile 2012, ore 18.30
Autore