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Elisabeth Hoelzl – Libera Viva
Libera Viva è l’esito di una relazione lunga un anno e a distanza ravvicinata tra Elisabeth Hölzl e gli spazi dell’ex ospedale psichiatrico Leonardi Bianchi di Napoli. Il luogo e la sua storia hanno coinvolto l’artista tanto da divenire prima, materia di ricerca, e conseguentemente lavoro artistico.
Comunicato stampa
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Elisabeth Hoelzl
Libera viva
______________________________________________________
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY ART
INAUGURAZIONE martedì 17 aprile 2012, ore 18.30 L’artista sarà presente
INTERVIENE Emanuela De Cecco
Libera Viva, Verlag fuer Moderne Kunst Nuernberg, è il libro edito per l’occasione con testi a cura di
Emanuela De Cecco, Silvie Aigner e Anna Sicolo.
Libera Viva è l’esito di una relazione lunga un anno e a distanza ravvicinata tra Elisabeth Hölzl e gli spazi dell’ex ospedale psichiatrico Leonardi Bianchi di Napoli. Il luogo e la sua storia hanno coinvolto l’artista tanto da divenire prima, materia di ricerca, e conseguentemente lavoro artistico.
Inizialmente si è trattato quindi di conoscere l’immensa area, circa 20 ettari, occupata dall’imponente complesso del 1909, costituito da ben 54 edifici con spazi apparentemente aperti ma dove in realtà solo la luce non ha mai trovato ostacoli. E’ seguita una raccolta di dati e documenti storici relativi alla gestione del manicomio di cui fanno parte le fotografie d’archivio e il cosidetto fardellario, ovvero il registro compilato per ogni paziente nel momento dell’ammissione.
A questo punto, come rileva Emanuela De Cecco nel testo del catalogo, è interessante osservare come si è sviluppato il lavoro di Elisabeth Hoelzl: tutto si registra su una variazione di temperatura tra il calore dello sguardo empatico dell’artista e il gelo dei dati reali.
Sono i dettagli individuati e fotografati da Hoelzl negli spazi immensi del Leonardo Bianchi che ci restituiscono il mistero attuale di un edificio un tempo potentissimo e ne mettono a nudo lo stato di abbandono; la forza di un tempo trova così una rispondenza nell’ampiezza della decadenza che genera uno stato di sospensione fino a trasformarsi, allo sguardo, in sensazione fisica.
Per far riemergere il passato, l’artista ha evidenziato alcune tracce essenziali come i graffiti, segni fisici sulla pelle dell’edificio, gesti di sopravvivenza ora attutiti dalla polvere e dai calcinacci che non eliminano comunque l’eco dolente che le fotografie ci restituiscono. Quest’ultime, assieme agli scatti di interni come la sala TV, rimandano direttamente alle attività che hanno caratterizzato il luogo; altre fotografie registrano invece la presenza di una natura vigorosa e selvaggia che, nel corso degli anni, ha invaso la struttura architettonica, cambiandone i connotati.
Scrive Elisabeth Hoelzl nella nota introduttiva:”La riconquista degli spazi da parte della vegetazione è come una metafora della rivincita della vita sulla costrizione”. È in queste parole che la risonanza con quanto scrive il paesaggista Gilles Clement a proposito dei giardini incolti sembra trasformarsi in una comunanza di sguardi - “L’abbandono di un suolo a se stesso è la condizione essenziale perché si inneschi un processo che porta una terra a maggiori scambi e contaminazioni rispetto a ciò che avviene in condizioni protette”. –
Le osservazioni di entrambi confluiscono in una visione che mette a nudo i limiti dell’azione umana ed esalta invece la maggiore efficacia dell’azione della natura nel reinventarsi, nel dare spazio alla diversità, nell’includere, traendo da questa attitudine la possibilità di continuare a vivere.
Elisabeth Hölzl è nata nel 1962 a Merano, dove vive e lavora. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha ottenuto due borse di studio per New York e La Havana. Dagli anni Novanta ha intensificato la sua attività espositiva in Italia e all’estero.
Mostre (selezione) From&T(w)o, Kunst Merano Arte, Merano, 2010 / New entries, Museion, Bolzano 2009/ Hotel Bristol, Antonella Cattani Contemporary Art, Bolzano / Galerie Walderdorff Köln, (D)/ Artambassy Berlin,(D) 2008/ Die Kunst des Alterns, ArgeKunst Galerie Museum, Bolzano 2007/ Ti voglio bene, from Italy with love, Raid projects, Los Angeles 2005/ Fuori tema-italian feeling, XIV Quadriennale di Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 2007/ In faccia al mondo, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova 2003/ Warm up, Galleria Neon, Bologna 2002/
La mostra Libera Viva è articolata ed allestita in due sezioni:
BOLZANO - Antonella Cattani contemporary art
DURATA DELLA MOSTRA dal 17 aprile al 28 maggio 2012
ORARIO dal martedi al venerdi 10.00 - 12.30 16.30 - 19.30 / sabato 10.00 - 12.00
MERANO - ES contemporary art gallery
DURATA DELLA MOSTRA dal 12 aprile al 5 maggio 2012 ORARIO ME/VE 16.00 - 19.00 SA 10.00-13.00
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY ART I- Bolzano, Via Catinaccio 1/a T. +39 0471 981884
www.accart.it info@accart.it
Libera viva
______________________________________________________
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY ART
INAUGURAZIONE martedì 17 aprile 2012, ore 18.30 L’artista sarà presente
INTERVIENE Emanuela De Cecco
Libera Viva, Verlag fuer Moderne Kunst Nuernberg, è il libro edito per l’occasione con testi a cura di
Emanuela De Cecco, Silvie Aigner e Anna Sicolo.
Libera Viva è l’esito di una relazione lunga un anno e a distanza ravvicinata tra Elisabeth Hölzl e gli spazi dell’ex ospedale psichiatrico Leonardi Bianchi di Napoli. Il luogo e la sua storia hanno coinvolto l’artista tanto da divenire prima, materia di ricerca, e conseguentemente lavoro artistico.
Inizialmente si è trattato quindi di conoscere l’immensa area, circa 20 ettari, occupata dall’imponente complesso del 1909, costituito da ben 54 edifici con spazi apparentemente aperti ma dove in realtà solo la luce non ha mai trovato ostacoli. E’ seguita una raccolta di dati e documenti storici relativi alla gestione del manicomio di cui fanno parte le fotografie d’archivio e il cosidetto fardellario, ovvero il registro compilato per ogni paziente nel momento dell’ammissione.
A questo punto, come rileva Emanuela De Cecco nel testo del catalogo, è interessante osservare come si è sviluppato il lavoro di Elisabeth Hoelzl: tutto si registra su una variazione di temperatura tra il calore dello sguardo empatico dell’artista e il gelo dei dati reali.
Sono i dettagli individuati e fotografati da Hoelzl negli spazi immensi del Leonardo Bianchi che ci restituiscono il mistero attuale di un edificio un tempo potentissimo e ne mettono a nudo lo stato di abbandono; la forza di un tempo trova così una rispondenza nell’ampiezza della decadenza che genera uno stato di sospensione fino a trasformarsi, allo sguardo, in sensazione fisica.
Per far riemergere il passato, l’artista ha evidenziato alcune tracce essenziali come i graffiti, segni fisici sulla pelle dell’edificio, gesti di sopravvivenza ora attutiti dalla polvere e dai calcinacci che non eliminano comunque l’eco dolente che le fotografie ci restituiscono. Quest’ultime, assieme agli scatti di interni come la sala TV, rimandano direttamente alle attività che hanno caratterizzato il luogo; altre fotografie registrano invece la presenza di una natura vigorosa e selvaggia che, nel corso degli anni, ha invaso la struttura architettonica, cambiandone i connotati.
Scrive Elisabeth Hoelzl nella nota introduttiva:”La riconquista degli spazi da parte della vegetazione è come una metafora della rivincita della vita sulla costrizione”. È in queste parole che la risonanza con quanto scrive il paesaggista Gilles Clement a proposito dei giardini incolti sembra trasformarsi in una comunanza di sguardi - “L’abbandono di un suolo a se stesso è la condizione essenziale perché si inneschi un processo che porta una terra a maggiori scambi e contaminazioni rispetto a ciò che avviene in condizioni protette”. –
Le osservazioni di entrambi confluiscono in una visione che mette a nudo i limiti dell’azione umana ed esalta invece la maggiore efficacia dell’azione della natura nel reinventarsi, nel dare spazio alla diversità, nell’includere, traendo da questa attitudine la possibilità di continuare a vivere.
Elisabeth Hölzl è nata nel 1962 a Merano, dove vive e lavora. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha ottenuto due borse di studio per New York e La Havana. Dagli anni Novanta ha intensificato la sua attività espositiva in Italia e all’estero.
Mostre (selezione) From&T(w)o, Kunst Merano Arte, Merano, 2010 / New entries, Museion, Bolzano 2009/ Hotel Bristol, Antonella Cattani Contemporary Art, Bolzano / Galerie Walderdorff Köln, (D)/ Artambassy Berlin,(D) 2008/ Die Kunst des Alterns, ArgeKunst Galerie Museum, Bolzano 2007/ Ti voglio bene, from Italy with love, Raid projects, Los Angeles 2005/ Fuori tema-italian feeling, XIV Quadriennale di Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 2007/ In faccia al mondo, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova 2003/ Warm up, Galleria Neon, Bologna 2002/
La mostra Libera Viva è articolata ed allestita in due sezioni:
BOLZANO - Antonella Cattani contemporary art
DURATA DELLA MOSTRA dal 17 aprile al 28 maggio 2012
ORARIO dal martedi al venerdi 10.00 - 12.30 16.30 - 19.30 / sabato 10.00 - 12.00
MERANO - ES contemporary art gallery
DURATA DELLA MOSTRA dal 12 aprile al 5 maggio 2012 ORARIO ME/VE 16.00 - 19.00 SA 10.00-13.00
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY ART I- Bolzano, Via Catinaccio 1/a T. +39 0471 981884
www.accart.it info@accart.it
17
aprile 2012
Elisabeth Hoelzl – Libera Viva
Dal 17 aprile al 31 maggio 2012
arte contemporanea
Location
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY ART
Bolzano, Rosengartenstrasse, 1a, (Bolzano)
Bolzano, Rosengartenstrasse, 1a, (Bolzano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì: 10 - 12.30 / 16.30 - 19.30 sabato solo mattino
Vernissage
17 Aprile 2012, ore 18.30
Autore
Curatore