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Le cravatte impossibili del Professore
L’esposizione presenta parte della ricchissima collezione di ottocentocinquanta cravatte collocabili cronologicamente dagli anni Settanta ad oggi, appartenuta al Professor Piergiovanni Marzili
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ministero per i Beni e le Attività
Culturali
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze
INAUGURAZIONE MOSTRA
Le cravatte impossibili del Professore
Galleria del Costume di Palazzo Pitti, Firenze
Martedì 17 aprile 2012 alle ore 17.00
La Galleria del Costume di Palazzo Pitti dedica dal 18 aprile al 10 giugno una mostra all’accessorio
maschile per eccellenza: la cravatta. L’esposizione presenta parte della ricchissima collezione di
ottocentocinquanta cravatte collocabili cronologicamente dagli anni Settanta ad oggi, appartenuta al Professor
Piergiovanni Marzili.
La cravatta, dotata di un intenso valore estetico, grazie ai colori, i disegni e i materiali nobili che la
compongono, continua a mantenere indenne una posizione privilegiata nel panorama del mondo della moda
oltre ad essere oggetto prezioso e ricercato di collezionismo. La cravatta sostiene l’immagine, attribuisce
un’identità e distingue stili di vita. Gli accessori di moda fanno parte del nostro patrimonio storico, un
patrimonio che deve essere attivo e vitale e in quest’ottica la mostra è uno stimolo per porre l’attenzione su
questo singolare capo d’abbigliamento.
Nel mondo del tessile, questo capo risulta uno dei più complessi e articolati dal momento in cui si afferma
come indumento moderno e gli stilisti finiscono per dare il meglio di loro stessi nella sua creazione, alternando
cangianti tessuti dai motivi operati, a disegni realizzati a stampa, e spesso fondendo le due tecniche. In questo
prezioso monile tessile, quasi sempre serico, convivono così e dialogano fra loro la superficie operata e quella
stampata.
La collezione è ricca di esemplari che recano firme quali, ad esempio, Leonard, Versace, Fornasetti,
Ferragamo, Emilio Pucci, Armani, Mila Schön, Roberto Cavalli, ecc., i più singolari dei quali verranno
evidenziati in sede espositiva usando dei particolari accorgimenti, quali collocarli all’interno di cornici,
riproducendo con uno speciale allestimento l’atelier di un pittore attraverso la ridondanza di segni e colori delle
cravatte.
In mostra gli esemplari saranno suddivisi per tipologie di soggetti rappresentati: fiori, animali, optical,
soggetti riproduecenti capolavori dell’arte moderna e soprattutto contemporanea, nonché per tonalità di colori.
Con la mostra, la cravatta, fa la sua grande “rentrée” e torna a far suscitare fantasie e a far rivivere
esperienze mondane e sceniche, catturando sempre più l’attenzione del pubblico. L’esposizione rappresenta
un’occasione culturale e comunicativa che concorre a celebrare il successo di questo emblematico indumento e
soprattutto un’opportunità per impegnarsi a far conoscere l’importanza di collezioni prestigiose quali quella di
Piergiovanni Marzili. Le sue mille cravatte sono - come ci fa notare il Soprintendente Cristina Acidini - “ (…)
le interpreti privilegiate della sua personalità. In loro si ritrova il suo gusto sicuro, il suo amore per il bello, la
sua apertura verso l’arte di ogni tipo. Si riconosce (…) la sintonia del suo temperamento con il lato giocoso,
solare, talora esuberante della creazione artistica (…). Si ammira il lascito di quella sua curiosità perspicace e
affettuosa per quanto di nuovo e di bello la nostra civiltà, tutt’altro che esausta, è in grado di esprimere ”.
La Galleria del Costume, attraverso la sua Sala da Ballo, diventa osservatorio privilegiato di questa
collezione, valorizzata dalla campagna fotografica di Niccolò Guasti che ha cercato con successo di presentare le cravatte in contesti artistici ben articolati, così come si potrà vedere nelle preziose illustrazioni della pubblicazione, curata da Riccardo Monni, edita da Giunti.
Ufficio Stampa: Camilla Speranza – Tel. 333
5315190 – e-mail: camilla.speranza@virgilio.it
Culturali
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze
INAUGURAZIONE MOSTRA
Le cravatte impossibili del Professore
Galleria del Costume di Palazzo Pitti, Firenze
Martedì 17 aprile 2012 alle ore 17.00
La Galleria del Costume di Palazzo Pitti dedica dal 18 aprile al 10 giugno una mostra all’accessorio
maschile per eccellenza: la cravatta. L’esposizione presenta parte della ricchissima collezione di
ottocentocinquanta cravatte collocabili cronologicamente dagli anni Settanta ad oggi, appartenuta al Professor
Piergiovanni Marzili.
La cravatta, dotata di un intenso valore estetico, grazie ai colori, i disegni e i materiali nobili che la
compongono, continua a mantenere indenne una posizione privilegiata nel panorama del mondo della moda
oltre ad essere oggetto prezioso e ricercato di collezionismo. La cravatta sostiene l’immagine, attribuisce
un’identità e distingue stili di vita. Gli accessori di moda fanno parte del nostro patrimonio storico, un
patrimonio che deve essere attivo e vitale e in quest’ottica la mostra è uno stimolo per porre l’attenzione su
questo singolare capo d’abbigliamento.
Nel mondo del tessile, questo capo risulta uno dei più complessi e articolati dal momento in cui si afferma
come indumento moderno e gli stilisti finiscono per dare il meglio di loro stessi nella sua creazione, alternando
cangianti tessuti dai motivi operati, a disegni realizzati a stampa, e spesso fondendo le due tecniche. In questo
prezioso monile tessile, quasi sempre serico, convivono così e dialogano fra loro la superficie operata e quella
stampata.
La collezione è ricca di esemplari che recano firme quali, ad esempio, Leonard, Versace, Fornasetti,
Ferragamo, Emilio Pucci, Armani, Mila Schön, Roberto Cavalli, ecc., i più singolari dei quali verranno
evidenziati in sede espositiva usando dei particolari accorgimenti, quali collocarli all’interno di cornici,
riproducendo con uno speciale allestimento l’atelier di un pittore attraverso la ridondanza di segni e colori delle
cravatte.
In mostra gli esemplari saranno suddivisi per tipologie di soggetti rappresentati: fiori, animali, optical,
soggetti riproduecenti capolavori dell’arte moderna e soprattutto contemporanea, nonché per tonalità di colori.
Con la mostra, la cravatta, fa la sua grande “rentrée” e torna a far suscitare fantasie e a far rivivere
esperienze mondane e sceniche, catturando sempre più l’attenzione del pubblico. L’esposizione rappresenta
un’occasione culturale e comunicativa che concorre a celebrare il successo di questo emblematico indumento e
soprattutto un’opportunità per impegnarsi a far conoscere l’importanza di collezioni prestigiose quali quella di
Piergiovanni Marzili. Le sue mille cravatte sono - come ci fa notare il Soprintendente Cristina Acidini - “ (…)
le interpreti privilegiate della sua personalità. In loro si ritrova il suo gusto sicuro, il suo amore per il bello, la
sua apertura verso l’arte di ogni tipo. Si riconosce (…) la sintonia del suo temperamento con il lato giocoso,
solare, talora esuberante della creazione artistica (…). Si ammira il lascito di quella sua curiosità perspicace e
affettuosa per quanto di nuovo e di bello la nostra civiltà, tutt’altro che esausta, è in grado di esprimere ”.
La Galleria del Costume, attraverso la sua Sala da Ballo, diventa osservatorio privilegiato di questa
collezione, valorizzata dalla campagna fotografica di Niccolò Guasti che ha cercato con successo di presentare le cravatte in contesti artistici ben articolati, così come si potrà vedere nelle preziose illustrazioni della pubblicazione, curata da Riccardo Monni, edita da Giunti.
Ufficio Stampa: Camilla Speranza – Tel. 333
5315190 – e-mail: camilla.speranza@virgilio.it
17
aprile 2012
Le cravatte impossibili del Professore
Dal 17 aprile al 10 giugno 2012
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO PITTI – GALLERIA D’ARTE MODERNA E GALLERIA DEL COSTUME
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Vernissage
17 Aprile 2012, h 17
Editore
GIUNTI
Ufficio stampa
CAMILLA SPERANZA
Curatore