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Percorsi d’identità
Una ricognizione trasversale che mette a confronto due generazioni di artefici, vicini tanto nella figurazione neopop quanto nelle tematiche affrontate, che, pur sperimentando i linguaggi della performance, dell’avanguardia teatrale e musicale e del video, privilegiano la pittura come mezzo d’espressione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PERCORSI DI IDENTITA’: Alessandro Calizza, Claudio Di Carlo, Giusy Lauriola, Nicola Mette
Giovedì 19 aprile ore 20.30 – wine-bar Camponeschi
Presentazione di Takeawaygallery
Giovedì 19 aprile si rinnovano gli appuntamenti dell’Electronicartcafè_Aperitivo d’arte a cura di Achille Bonito
Oliva ed Umberto Scrocca in collaborazione con Takeawaygallery, presso il wine-bar Camponeschi di Roma. Invitati
ad esporre quattro artisti della galleria: Alessandro Calizza, Claudio Di Carlo, Giusy Lauriola e Nicola Mette; una
ricognizione trasversale che mette a confronto due generazioni di artefici, vicini tanto nella figurazione neopop
quanto nelle tematiche affrontate, che, pur sperimentando i linguaggi della performance, dell’avanguardia teatrale e
musicale e del video, privilegiano la pittura come mezzo d’espressione.
Nella mostra viene presentata una riflessione sul concetto ed il significato di identità, spesso approfondita nei loro
quadri. Partendo dall’analisi del contesto politico e sociale in cui siamo immersi, caratterizzato da una crescente
fluidità, mobilità ed indeterminatezza, gli artisti indagano problematiche ed urgenze scaturite da confini identitari
costantemente più labili e confusi, dalla continua mancanza di punti di riferimento comunitari e dalla progressiva
omogeneizzazione culturale, rinnovando, fronteggiando o esorcizzando incertezze, inquietudini, ma anche tutte le
opportunità originate da questa realtà sempre più sfuggente e mutevole.
Tematiche rese attraverso un linguaggio figurativo colorato ed accattivante, dove fascino, erotismo e bellezza
superficiali divengono veicolo di messaggi pungenti e radicali, quasi un dolce-amaro che irrita e seduce. La tecnica
pittorica precisa ed avvolgente, le atmosfere stranianti e sospese, i riferimenti iconografici che spaziano dai fumetti,
al cinema, alla pubblicità, “saccheggiando” tutta la cultura di massa e popolare da cui siamo sempre stati avvolti,
cercano di dar senso all’assurdità ed incoerenza che ci circondano.
Le tre opere di Alessandro Calizza, quasi un ideale trittico, prevedono una doppia analisi, interrogandosi sulla genesi
di identità soggettiva ed oggettiva e sul funzionamento dei meccanismi di riconoscimento, mettendo in scena un
confronto-incontro tanto con il proprio “gruppo di appartenenza” (“Who am I?”) che con l’altro da sé (“Who is
him?”). Il protagonista, un essere/avatar viola di nome SNUB, ed i paesaggi da girone dantesco o prelevati da dipinti
rinascimentali, disseminati di oggetti emblematici, divengono paradossali ed ironiche chiavi di lettura della realtà
quotidiana, attraverso un linguaggio ascrivibile ad un ambito pop surrealista.
Claudio Di Carlo presenta le sue icone della società massmediatica, con due tele dalla serie dei “Rebus”. Donne
bellissime immortalate con un taglio fotografico che predilige posizioni forzate ed innaturali e pone l’accento su
minuti dettagli e particolari evocativi. Una potente carica erotica, i colori sensuali, un gioco costante tra esplicito ed
allusivo celano una corrosiva critica a limitazioni e forzature cui veniamo costantemente sottoposti, trasformandoci
in vittime di modelli standard di comportamento; gettano uno sguardo sui concetti di diversità ed esclusione;
sfondano porte per poter sfuggire da uniformità ed omologazione.
Protagonisti delle tele di Giusy Lauriola donne e uomini di cui non si scorge il volto. La caratterizzazione avviene
attraverso l’abito, quindi il corpo, mezzo primario di relazione con il mondo, specchio di personalità e strumento di
identificazione. Se le resine che usa divengono un filtro attraverso il quale creare distanza e guardare dentro di noi,
la riflessione che Lauriola ci induce a compiere riguarda la costante ricerca di appartenenza ad un’identità sociale,
l’incessante necessità di essere approvati dall’altro: il bisogno di accettazione diviene impulso più potente, anche a
scapito della propria individualità.
Nicola Mette propone quattro piccoli acrilici, realizzati con una particolare tecnica che l’artista stesso
definisce “pittura liquida”, fatti di sgocciolature, sovrapposizioni ed improvvisi vuoti, appartenenti ad un ciclo del
2011 intitolato appunto “ID.entity”. Sfila nei suoi quadri un’umanità disumanizzata: volti delineati da un tratto fermo
ma evanescente, lo sguardo assente, nessun accenno ad un’emozione o espressione. Bianchi come in un’immagine
in negativo, fantasmi anziché “esseri” reali, i suoi uomini, donne o divinità, prigionieri di una società sempre più folle
ed avvilente, hanno perso ogni connotazione identitaria, hanno perso se stessi, non più in grado di riconoscersi né di
essere riconosciuti.
Info:
Collettiva di pittura
Artisti: Alessandro Calizza, Claudio Di Carlo, Giusy Lauriola, Nicola Mette
Inaugurazione: giovedì 19 aprile ore 20.30 fino a tarda serata
Dal 19 aprile al 2 maggio 2012
Orari: lunedì – sabato 17.00-23.30
Wine-bar Camponeschi
Piazza Farnese 50, Roma
+39 066874927 camponeschi@mclink.it
Altri contatti: takeawaygallery@gmail.com
Giovedì 19 aprile ore 20.30 – wine-bar Camponeschi
Presentazione di Takeawaygallery
Giovedì 19 aprile si rinnovano gli appuntamenti dell’Electronicartcafè_Aperitivo d’arte a cura di Achille Bonito
Oliva ed Umberto Scrocca in collaborazione con Takeawaygallery, presso il wine-bar Camponeschi di Roma. Invitati
ad esporre quattro artisti della galleria: Alessandro Calizza, Claudio Di Carlo, Giusy Lauriola e Nicola Mette; una
ricognizione trasversale che mette a confronto due generazioni di artefici, vicini tanto nella figurazione neopop
quanto nelle tematiche affrontate, che, pur sperimentando i linguaggi della performance, dell’avanguardia teatrale e
musicale e del video, privilegiano la pittura come mezzo d’espressione.
Nella mostra viene presentata una riflessione sul concetto ed il significato di identità, spesso approfondita nei loro
quadri. Partendo dall’analisi del contesto politico e sociale in cui siamo immersi, caratterizzato da una crescente
fluidità, mobilità ed indeterminatezza, gli artisti indagano problematiche ed urgenze scaturite da confini identitari
costantemente più labili e confusi, dalla continua mancanza di punti di riferimento comunitari e dalla progressiva
omogeneizzazione culturale, rinnovando, fronteggiando o esorcizzando incertezze, inquietudini, ma anche tutte le
opportunità originate da questa realtà sempre più sfuggente e mutevole.
Tematiche rese attraverso un linguaggio figurativo colorato ed accattivante, dove fascino, erotismo e bellezza
superficiali divengono veicolo di messaggi pungenti e radicali, quasi un dolce-amaro che irrita e seduce. La tecnica
pittorica precisa ed avvolgente, le atmosfere stranianti e sospese, i riferimenti iconografici che spaziano dai fumetti,
al cinema, alla pubblicità, “saccheggiando” tutta la cultura di massa e popolare da cui siamo sempre stati avvolti,
cercano di dar senso all’assurdità ed incoerenza che ci circondano.
Le tre opere di Alessandro Calizza, quasi un ideale trittico, prevedono una doppia analisi, interrogandosi sulla genesi
di identità soggettiva ed oggettiva e sul funzionamento dei meccanismi di riconoscimento, mettendo in scena un
confronto-incontro tanto con il proprio “gruppo di appartenenza” (“Who am I?”) che con l’altro da sé (“Who is
him?”). Il protagonista, un essere/avatar viola di nome SNUB, ed i paesaggi da girone dantesco o prelevati da dipinti
rinascimentali, disseminati di oggetti emblematici, divengono paradossali ed ironiche chiavi di lettura della realtà
quotidiana, attraverso un linguaggio ascrivibile ad un ambito pop surrealista.
Claudio Di Carlo presenta le sue icone della società massmediatica, con due tele dalla serie dei “Rebus”. Donne
bellissime immortalate con un taglio fotografico che predilige posizioni forzate ed innaturali e pone l’accento su
minuti dettagli e particolari evocativi. Una potente carica erotica, i colori sensuali, un gioco costante tra esplicito ed
allusivo celano una corrosiva critica a limitazioni e forzature cui veniamo costantemente sottoposti, trasformandoci
in vittime di modelli standard di comportamento; gettano uno sguardo sui concetti di diversità ed esclusione;
sfondano porte per poter sfuggire da uniformità ed omologazione.
Protagonisti delle tele di Giusy Lauriola donne e uomini di cui non si scorge il volto. La caratterizzazione avviene
attraverso l’abito, quindi il corpo, mezzo primario di relazione con il mondo, specchio di personalità e strumento di
identificazione. Se le resine che usa divengono un filtro attraverso il quale creare distanza e guardare dentro di noi,
la riflessione che Lauriola ci induce a compiere riguarda la costante ricerca di appartenenza ad un’identità sociale,
l’incessante necessità di essere approvati dall’altro: il bisogno di accettazione diviene impulso più potente, anche a
scapito della propria individualità.
Nicola Mette propone quattro piccoli acrilici, realizzati con una particolare tecnica che l’artista stesso
definisce “pittura liquida”, fatti di sgocciolature, sovrapposizioni ed improvvisi vuoti, appartenenti ad un ciclo del
2011 intitolato appunto “ID.entity”. Sfila nei suoi quadri un’umanità disumanizzata: volti delineati da un tratto fermo
ma evanescente, lo sguardo assente, nessun accenno ad un’emozione o espressione. Bianchi come in un’immagine
in negativo, fantasmi anziché “esseri” reali, i suoi uomini, donne o divinità, prigionieri di una società sempre più folle
ed avvilente, hanno perso ogni connotazione identitaria, hanno perso se stessi, non più in grado di riconoscersi né di
essere riconosciuti.
Info:
Collettiva di pittura
Artisti: Alessandro Calizza, Claudio Di Carlo, Giusy Lauriola, Nicola Mette
Inaugurazione: giovedì 19 aprile ore 20.30 fino a tarda serata
Dal 19 aprile al 2 maggio 2012
Orari: lunedì – sabato 17.00-23.30
Wine-bar Camponeschi
Piazza Farnese 50, Roma
+39 066874927 camponeschi@mclink.it
Altri contatti: takeawaygallery@gmail.com
19
aprile 2012
Percorsi d’identità
Dal 19 aprile al 02 maggio 2012
arte contemporanea
Location
WINE BAR CAMPONESCHI
Roma, Piazza Farnese, (ROMA)
Roma, Piazza Farnese, (ROMA)
Orario di apertura
lunedì – sabato 17.00-23.30
Vernissage
19 Aprile 2012, ore 20.30
Autore
Curatore