Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Jean Louis Poveda – Vedute e capricci
Presenta una suite di dipinti a tempera che sono suggestioni astratte di Venezia, rappresentazioni parzialmente o totalmente immaginarie conosciute con il nome di vedute ideate o capricci secondo l’espressione vasariana.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Jean Louis Poveda è nato nel 1947 a Mascara, in Africa del Nord.
Dopo aver frequentato la Scuola di Belle Arti di Montpellier e parallelamente alla sua carriera nel cinema e al lavoro come scenografo, ha consacrato la maggior parte del suo tempo alla pittura e all'incisione, spostandosi tra Parigi, Montpellier e il mar Egeo.
La sua pittura attinge la forza che la caratterizza da Venezia e dai numerosi viaggi in barca nell'est del Mediterraneo fra cultura, luce e vestigia. E' il frutto dell'incontro di due mondi: l'immaginario mediterraneo e la poetica del mondo orientale.
Nel cuore del ghetto ebraico di Venezia, presso la galleria Françoise Calcagno Art Studio, Jean Louis Poveda ritorna con una seconda esposizione. Dopo “Le dèsert – il deserto”del 2007, presenta una suite di dipinti a tempera che sono suggestioni astratte di Venezia, rappresentazioni parzialmente o totalmente immaginarie conosciute con il nome di vedute ideate o capricci secondo l'espressione vasariana. Per Giorgio Vasari il termine capriccio fa riferimento agli elementi di fantasia che testimoniano l'originalità di un pittore “strani capricci che egli esprime nella pittura”.
I capricci di Poveda sono dei frammenti di immaginario, delle pepite di memoria che non possono essere tradotte in modo letterale. Queste “vedute ideate” sono il riflesso dell'immaginazione felice del pittore che sposa elementi della natura con elementi della finzione per trasportarci con leggerezza fino al limite di un mondo nel quale la realtà si trasforma in sogno.
La morsa del tempo e delle intemperie, il silenzio della laguna, la nostalgia e la solitudine, incarnano la quintessenza di Venezia e, proprio come una musica o delle frasi appaiono e ritornano, questa serie di immagini alla tempera, che uniscono i blu e gli ocra facendo l'occhiolino all'iconografia bizantina, ci trasportano lasciandoci il gusto del mistero.
Con preghiera di pubblicazione e diffusione
Dopo aver frequentato la Scuola di Belle Arti di Montpellier e parallelamente alla sua carriera nel cinema e al lavoro come scenografo, ha consacrato la maggior parte del suo tempo alla pittura e all'incisione, spostandosi tra Parigi, Montpellier e il mar Egeo.
La sua pittura attinge la forza che la caratterizza da Venezia e dai numerosi viaggi in barca nell'est del Mediterraneo fra cultura, luce e vestigia. E' il frutto dell'incontro di due mondi: l'immaginario mediterraneo e la poetica del mondo orientale.
Nel cuore del ghetto ebraico di Venezia, presso la galleria Françoise Calcagno Art Studio, Jean Louis Poveda ritorna con una seconda esposizione. Dopo “Le dèsert – il deserto”del 2007, presenta una suite di dipinti a tempera che sono suggestioni astratte di Venezia, rappresentazioni parzialmente o totalmente immaginarie conosciute con il nome di vedute ideate o capricci secondo l'espressione vasariana. Per Giorgio Vasari il termine capriccio fa riferimento agli elementi di fantasia che testimoniano l'originalità di un pittore “strani capricci che egli esprime nella pittura”.
I capricci di Poveda sono dei frammenti di immaginario, delle pepite di memoria che non possono essere tradotte in modo letterale. Queste “vedute ideate” sono il riflesso dell'immaginazione felice del pittore che sposa elementi della natura con elementi della finzione per trasportarci con leggerezza fino al limite di un mondo nel quale la realtà si trasforma in sogno.
La morsa del tempo e delle intemperie, il silenzio della laguna, la nostalgia e la solitudine, incarnano la quintessenza di Venezia e, proprio come una musica o delle frasi appaiono e ritornano, questa serie di immagini alla tempera, che uniscono i blu e gli ocra facendo l'occhiolino all'iconografia bizantina, ci trasportano lasciandoci il gusto del mistero.
Con preghiera di pubblicazione e diffusione
14
aprile 2012
Jean Louis Poveda – Vedute e capricci
Dal 14 aprile al 05 maggio 2012
arte contemporanea
Location
CALCAGNO ART STUDIO
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10 - 16
lunedì e venerdì 12 - 18
Vernissage
14 Aprile 2012, ore 18.00
Autore
Curatore