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Katia – Percorsi visivi
L’intero corpo delle opere è frutto della memoria, di luoghi che Katia ha precedentemente osservato, sedimentato nella sua sensibilità e poi ha rievocato attraverso la pittura.
Comunicato stampa
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“Nei soggetti delle opere di Katia ogni traccia del loro essere è testimonianza dell’interattività con l’uomo, ricordo di azioni svolte, di strade e di palazzi che non testimoniano solo il nostro passaggio ma è come se avessero assorbito il nostro pensiero che, distratto o meno, su di essi si è posato.
Questa descrizione per immagini ha infatti una estetica fragile, perché non segna il trionfo del prossimo incontro ma la materia sommessa dei ricordi e la natura impercettibile delle sensazioni legate a essi.
L’intero corpo delle opere è frutto della memoria, di luoghi che Katia ha precedentemente osservato, sedimentato nella sua sensibilità e poi ha rievocato attraverso la pittura. Gli oggetti al pari dei luoghi hanno escluso la diretta presenza dell’uomo, anche se la presuppongono, come se ne avessero però assorbito la fragilità del suo esistere. Le strade, come le sedie e i tavoli e le cabine telefoniche o i sedili di un autobus cittadino diventano intimità del sentire, la materia sensibile dell’umana presenza che riviviamo ora attraverso un’estetica precaria, lirica e talvolta commovente. Le stesse forme hanno una consistenza lieve, appaiono leggere e delicate, caratteristiche proprie della memoria del ricordo. Talmente delicate che sembra quasi che una possibile presenza imminente dell’uomo, così come ricordano di aver ospitato in passato, ora potrebbe distruggerle. Contigue ma opposte in questo senso alle periferie di Mario Sironi, ancora forti e strutturate che lasciano immaginare il potenziale arrivo dell’uomo, nei dipinti di Katia Dilella, al contrario, la visione non è descrizione ma ricostruzione del ricordo.” (Sonia Zampini)
Katia Dilella nasce a Milano nel 1975. Nel 2002 si Laurea in Pittura presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano.
Dal 1998 al 2004 collabora in qualità di assistente presso lo studio d'arte del maestro Edoardo Franceschini. Vive e lavora a Milano
Questa descrizione per immagini ha infatti una estetica fragile, perché non segna il trionfo del prossimo incontro ma la materia sommessa dei ricordi e la natura impercettibile delle sensazioni legate a essi.
L’intero corpo delle opere è frutto della memoria, di luoghi che Katia ha precedentemente osservato, sedimentato nella sua sensibilità e poi ha rievocato attraverso la pittura. Gli oggetti al pari dei luoghi hanno escluso la diretta presenza dell’uomo, anche se la presuppongono, come se ne avessero però assorbito la fragilità del suo esistere. Le strade, come le sedie e i tavoli e le cabine telefoniche o i sedili di un autobus cittadino diventano intimità del sentire, la materia sensibile dell’umana presenza che riviviamo ora attraverso un’estetica precaria, lirica e talvolta commovente. Le stesse forme hanno una consistenza lieve, appaiono leggere e delicate, caratteristiche proprie della memoria del ricordo. Talmente delicate che sembra quasi che una possibile presenza imminente dell’uomo, così come ricordano di aver ospitato in passato, ora potrebbe distruggerle. Contigue ma opposte in questo senso alle periferie di Mario Sironi, ancora forti e strutturate che lasciano immaginare il potenziale arrivo dell’uomo, nei dipinti di Katia Dilella, al contrario, la visione non è descrizione ma ricostruzione del ricordo.” (Sonia Zampini)
Katia Dilella nasce a Milano nel 1975. Nel 2002 si Laurea in Pittura presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano.
Dal 1998 al 2004 collabora in qualità di assistente presso lo studio d'arte del maestro Edoardo Franceschini. Vive e lavora a Milano
14
aprile 2012
Katia – Percorsi visivi
Dal 14 al 28 aprile 2012
arte contemporanea
Location
FORNACIAI ART GALLERY
Firenze, Borgo San Jacopo, 53r, (Firenze)
Firenze, Borgo San Jacopo, 53r, (Firenze)
Orario di apertura
lun-sab:10.00-13.30/15.30-19.30
Vernissage
14 Aprile 2012, ore 18.30
Autore