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LuBott- La Contrada della Locanda degli Antichi Sospiri
Prosegue da sabato 24 marzo 2012, con la mostra fotografica personale dei LuBott, La Contrada della Locanda degli Antichi Sospiri, a cura di Barbara Pavan, la 3° Rassegna Fotografica Annuale del Lungovelinocafé e Galleria Fotografica di Rieti (Via Salaria 26), coordinata da Studio7.
Comunicato stampa
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rosegue da sabato 24 marzo 2012, con la mostra fotografica personale dei LuBott, La Contrada della Locanda degli Antichi Sospiri, a cura di Barbara Pavan, la 3° Rassegna Fotografica Annuale del Lungovelinocafé e Galleria Fotografica di Rieti (Via Salaria 26), coordinata da Studio7.
Per la prima volta, se si escludono le foto Polaroid, i LuBott si esprimono con immagini a colori e si allontanano dal classico reportage per rivolgersi ad una fotografia dai contenuti più concettuali, dove alla persona si sostituisce ciò che essa ha prodotto: un paesaggio dove è sempre riconoscibile la sua impronta.
E’ la topografia imprecisa di un ambiente antropizzato, dove gli autori ricercano la serenità in un tempo e in un paesaggio sospeso. In questo lavoro non si vogliono esprimere esattezze ma sensazioni, rappresentando con un senso di mistero e di fascino ciò che normalmente viene dato per scontato.
Come diceva Andrè Gide: “Ho sempre ritenuto grandi artisti coloro che osano dare diritto di bellezza a cose talmente naturali che fanno dire dopo a chi le vede: “Come mai non avevo capito sinora che anche questo era bello?”.
LuBott è l’acronimo derivato dalle iniziali dei cognomi di Gianfranco Lunardo e Maria Bottari. I due artisti lavorano sotto questa sigla da alcuni anni, si sono occupati a lungo di fotografia etnografica collaborando periodicamente con l’Università della Calabria, Centro Interdipartimentale di Documentazione Demo-Antropologica e indirizzando le loro ricerche soprattutto verso i mestieri in via di estinzione (mastri bottai, costruttori di basti, pastori dentro il raccordo anulare di Roma, carbonai,ecc.), e le tradizioni popolari (vita monastica femminile e maschile, i serpari di Cocullo, il Mandala di sabbie costruito dai monaci tibetani, strumenti giocattolo e da suono a Terranova da Sibari, ecc.). Quasi tutti i lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive, e nel 2003 nell’ambito del Festival Internazionale di Fotografia di Roma. Tra le mostre recenti segnaliamo: Rieti, Libreria Moderna, GIALLO E DINTORNI, a cura di Barbara Pavan, collettiva nell’ambito di A.A.A.Giallo cercasi, Festival Biennale del Giallo e del Noir, Promosso e patrocinato da Provincia di Rieti, collettiva, catalogo; Terni, Met, FOTOGRAFIKA Vol. 3, collettiva, a cura di Barbara Pavan, catalogo; Rieti, Studio7 Arte Contemporanea, UN CHIODO FISSO PER L’ARTE, personale a cura di Barbara Pavan; Terni, Spazio Salerosa, ALFAOMEGA, personale a cura di Barbara Pavan; Avellino, ALFAOMEGA, a cura di Monnalisa Salvati
Per la prima volta, se si escludono le foto Polaroid, i LuBott si esprimono con immagini a colori e si allontanano dal classico reportage per rivolgersi ad una fotografia dai contenuti più concettuali, dove alla persona si sostituisce ciò che essa ha prodotto: un paesaggio dove è sempre riconoscibile la sua impronta.
E’ la topografia imprecisa di un ambiente antropizzato, dove gli autori ricercano la serenità in un tempo e in un paesaggio sospeso. In questo lavoro non si vogliono esprimere esattezze ma sensazioni, rappresentando con un senso di mistero e di fascino ciò che normalmente viene dato per scontato.
Come diceva Andrè Gide: “Ho sempre ritenuto grandi artisti coloro che osano dare diritto di bellezza a cose talmente naturali che fanno dire dopo a chi le vede: “Come mai non avevo capito sinora che anche questo era bello?”.
LuBott è l’acronimo derivato dalle iniziali dei cognomi di Gianfranco Lunardo e Maria Bottari. I due artisti lavorano sotto questa sigla da alcuni anni, si sono occupati a lungo di fotografia etnografica collaborando periodicamente con l’Università della Calabria, Centro Interdipartimentale di Documentazione Demo-Antropologica e indirizzando le loro ricerche soprattutto verso i mestieri in via di estinzione (mastri bottai, costruttori di basti, pastori dentro il raccordo anulare di Roma, carbonai,ecc.), e le tradizioni popolari (vita monastica femminile e maschile, i serpari di Cocullo, il Mandala di sabbie costruito dai monaci tibetani, strumenti giocattolo e da suono a Terranova da Sibari, ecc.). Quasi tutti i lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive, e nel 2003 nell’ambito del Festival Internazionale di Fotografia di Roma. Tra le mostre recenti segnaliamo: Rieti, Libreria Moderna, GIALLO E DINTORNI, a cura di Barbara Pavan, collettiva nell’ambito di A.A.A.Giallo cercasi, Festival Biennale del Giallo e del Noir, Promosso e patrocinato da Provincia di Rieti, collettiva, catalogo; Terni, Met, FOTOGRAFIKA Vol. 3, collettiva, a cura di Barbara Pavan, catalogo; Rieti, Studio7 Arte Contemporanea, UN CHIODO FISSO PER L’ARTE, personale a cura di Barbara Pavan; Terni, Spazio Salerosa, ALFAOMEGA, personale a cura di Barbara Pavan; Avellino, ALFAOMEGA, a cura di Monnalisa Salvati
24
marzo 2012
LuBott- La Contrada della Locanda degli Antichi Sospiri
Dal 24 marzo al 19 maggio 2012
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
LUNGOVELINOCAFE’
Rieti, Via Salaria, 26, (Rieti)
Rieti, Via Salaria, 26, (Rieti)
Autore
Curatore