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Tommaso Bet
Nelle sale di L.I.Art, grazie alla consolidata collaborazione con la Fondazione Archivio Afro, viene proposto un ventaglio di opere di Tommaso Bet, un giovane artista friulano, che dà prova della precoce versalità spaziando dalla grafica alla pittura, dal figurativo all’astratto, mettendo in scena un repertorio a tratti cupo e tenebroso a tratti ironico e pungente
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nelle sale di L.I.Art, grazie alla consolidata collaborazione con la Fondazione Archivio Afro, viene proposto un
ventaglio di opere di Tommaso Bet, un giovane artista friulano, che dà prova della precoce versalità spaziando dalla
grafica alla pittura, dal figurativo all’astratto, mettendo in scena un repertorio a tratti cupo e tenebroso a tratti ironico e
pungente.
Le sue grafiche, con cui ha già ottenuto riconoscimenti in ambito europeo, rimandano ad un immaginario surreale e
fantastico alla Escher ma con un tratto più graffiante e dai toni foschi. La stessa forza corrosiva con cui interviene in
tali lavori emerge anche nelle opere pittoriche in cui volti scarnificati colpiscono lo spettatore per la prorompente
matericità e il penetrante utilizzo del colore. Nella sua pittura si possono cogliere echi della disperazione dei visi
stravolti di Francis Bacon e dell’ intensa fisicità con cui Jenny Saville racconta la sofferenza del corpo femminile. Ma
in Bet pare insinuarsi una dimensione temporale nello scarto fra tratti somatici perfettamente integri e quelli ormai in
disfacimento. Una sorta di “memento mori” contemporaneo a cui spesso si aggiunge un’ ironia dai toni ora beffardi ora
taglienti capace di raggiungere livelli apocalittici e disfattisti, le sue immagini quando abbandonano l’ironia “macabra”,
paiono assumere il sapore di una tragica premonizione o di un’illuminante critica. Nelle tele non figurative, in cui si
ritrova la sua cifra stilistica nella traboccante matericità unita all’ uso prorompente del colore, riesce a raggiungere
l’osservatore toccando le corde più istintive.
CENNI BIOGRAFICI
Tommaso Bet nasce a Maniago nel 1980. Sin da giovanissimo si accosta al fare artistico e negli anni ’90 frequenta
l’Istituto d’Arte di VittorioVeneto. Dopo il diploma si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia specializzandosi
nelle tecniche della stampa sotto la guida di G. Quaresimin. Partecipa a diversi premi e biennali d’arte, italiane e
internazionali, ottenendo premi e riconoscimeni, come al “Concorso nazionale di calcografia” di Gorlago nel 2008,
al premio Fibrenus dello stesso anno, fino alla prestigiosa Biennale di grafica d’arte ad Istanbul. Partecipa poi
alla “Biennale d’incisione di MonsummanoTerme” di Pistoia e al “III International Printmaking Competition” sempre
ad Istanbul ed espone le proprie opere al Resim veHeykel Muzeleri Dernegi. Nel frattempo si dedica anche alla pittura
prediligendo un’accentuata matericità, opera anche nell'ambito della scultura e dell'installazione polimaterica. Conta
numerose incursioni dell’ambiente della scenografia teatrale ed esperienze come curatore grafico di eventi legati alla
realtà artistica e musicale dell’underground culturale veneto. Attualmente vive e lavora a Londra.
Ingresso gratuito - Orari di apertura al pubblico
Lun - Ven dalle 15,30 alle 18,30 - La mattina su appuntamento - Sabato e Domenica chiuso
Informazioni
L.I.Art 063202673 casinagiustiniani@gmail.com – Fondazione Archivio Afro 068080610 archivioafro@virgilio.it
00196 - Roma - via D.Lubin,4 - Villa Borghese- Tel 063202673 068080610
ventaglio di opere di Tommaso Bet, un giovane artista friulano, che dà prova della precoce versalità spaziando dalla
grafica alla pittura, dal figurativo all’astratto, mettendo in scena un repertorio a tratti cupo e tenebroso a tratti ironico e
pungente.
Le sue grafiche, con cui ha già ottenuto riconoscimenti in ambito europeo, rimandano ad un immaginario surreale e
fantastico alla Escher ma con un tratto più graffiante e dai toni foschi. La stessa forza corrosiva con cui interviene in
tali lavori emerge anche nelle opere pittoriche in cui volti scarnificati colpiscono lo spettatore per la prorompente
matericità e il penetrante utilizzo del colore. Nella sua pittura si possono cogliere echi della disperazione dei visi
stravolti di Francis Bacon e dell’ intensa fisicità con cui Jenny Saville racconta la sofferenza del corpo femminile. Ma
in Bet pare insinuarsi una dimensione temporale nello scarto fra tratti somatici perfettamente integri e quelli ormai in
disfacimento. Una sorta di “memento mori” contemporaneo a cui spesso si aggiunge un’ ironia dai toni ora beffardi ora
taglienti capace di raggiungere livelli apocalittici e disfattisti, le sue immagini quando abbandonano l’ironia “macabra”,
paiono assumere il sapore di una tragica premonizione o di un’illuminante critica. Nelle tele non figurative, in cui si
ritrova la sua cifra stilistica nella traboccante matericità unita all’ uso prorompente del colore, riesce a raggiungere
l’osservatore toccando le corde più istintive.
CENNI BIOGRAFICI
Tommaso Bet nasce a Maniago nel 1980. Sin da giovanissimo si accosta al fare artistico e negli anni ’90 frequenta
l’Istituto d’Arte di VittorioVeneto. Dopo il diploma si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia specializzandosi
nelle tecniche della stampa sotto la guida di G. Quaresimin. Partecipa a diversi premi e biennali d’arte, italiane e
internazionali, ottenendo premi e riconoscimeni, come al “Concorso nazionale di calcografia” di Gorlago nel 2008,
al premio Fibrenus dello stesso anno, fino alla prestigiosa Biennale di grafica d’arte ad Istanbul. Partecipa poi
alla “Biennale d’incisione di MonsummanoTerme” di Pistoia e al “III International Printmaking Competition” sempre
ad Istanbul ed espone le proprie opere al Resim veHeykel Muzeleri Dernegi. Nel frattempo si dedica anche alla pittura
prediligendo un’accentuata matericità, opera anche nell'ambito della scultura e dell'installazione polimaterica. Conta
numerose incursioni dell’ambiente della scenografia teatrale ed esperienze come curatore grafico di eventi legati alla
realtà artistica e musicale dell’underground culturale veneto. Attualmente vive e lavora a Londra.
Ingresso gratuito - Orari di apertura al pubblico
Lun - Ven dalle 15,30 alle 18,30 - La mattina su appuntamento - Sabato e Domenica chiuso
Informazioni
L.I.Art 063202673 casinagiustiniani@gmail.com – Fondazione Archivio Afro 068080610 archivioafro@virgilio.it
00196 - Roma - via D.Lubin,4 - Villa Borghese- Tel 063202673 068080610
26
marzo 2012
Tommaso Bet
Dal 26 marzo al 03 maggio 2012
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CASINA GIUSTINIANI – L.I.ART
Roma, Viale David Lubin, 4, (Roma)
Roma, Viale David Lubin, 4, (Roma)
Orario di apertura
Lun - Ven dalle 15,30 alle 18,30 - La mattina su appuntamento - sabato e Domenica chiuso
Vernissage
26 Marzo 2012, ore 11.30
Autore