Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Renzo Chiesa – Milano Rock. Piper, Palalido e dintorni
In occasione della manifestazione Photofestival gli eroici furori presenta una personale di Renzo Chiesa “Milano Rock – Piper, Palalido e dintorni”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La passione di Renzo Chiesa per la musica rock nasce da ragazzo, quando con al collo la sua Nikon F andava
ai concerti per fotografare le sue rockstar preferite. Il suo amore per la musica, per la fotografia e per il
ritratto in azione nascono insieme.
Le sue foto hanno dentro tutto il movimento del rock, tutta la forza della sonorità e delle altalene musicali
che dagli anni sessanta hanno rivoluzionato il “sentire” di molti, la percezione sonora che rifletteva una
nuova forma di vita. Come dice Wittgenstein, ogni linguaggio è lebensform, una forma di vita. Sono in gioco
il carattere sociale e culturale del linguaggio e dunque l’agire umano come modo personale di esprimersi.
Ognuno con la sua propria storia. In questo senso la musica come linguaggio apre a un mondo di percezioni
immaginifiche come una vera terapia. Può fare miracoli, disegnare percorsi, incantare.
"Noi facciamo della musica libera, dura, che picchi forte sull'Anima in modo da aprirla”
(Jimi Hendrix).
Il rock di anni mitici come gli anni sessanta-settanta è stato questo e molto altro. Con le sue icone e i suoi
miti. Spesso la vita di molti di loro ha abusato della “normalità” diventando sregolata, a brandelli,
drammatica, come un’opera di Bacon. In questo senso la frammentarietà e lo smembrarsi della figura sono il
segno del disgregarsi di un’idea di uomo, che non regge più al passo con i tempi. In musica come nell’arte,
cambiano i generi, come cambiano le forme di vita.
Questa mostra è anche un omaggio alla Milano di quegli anni mitici, una grande Milano che spendeva con
entusiasmo il suo tempo al ritmo di musica in locali storici come il Piper e il Palalido.
Ecco i ritratti dinamici: Mick Jagger che -in preda al demone del rock- sprigiona indomabile erotismo; la
concentrazione dello sguardo assorto di Jimi Hendrix sulla sua chitarra o forse dentro la sua musica; gli
intramontabili e diabolici Rolling Stones; il pifferaio magico Ian Anderson…! E poi BBKing, Canned Head,
John Mayall.
E la canzone d’autore, gli italiani... l’intenso volto di Giorgio Gaber che si affaccia dal sipario, un sorridente
Fabrizio De Andrè, un assorto Paolo Conte. E ancora Francesco Guccini, Demetrio Stratos. Tutti ritratti di
una suggestione intensa. La famosissima foto di Lucio Dalla, cover dell’omonimo album del 1980, scattata
da Renzo Chiesa, è il nostro omaggio al grande cantautore recentemente scomparso.
Lo scatto fotografico di Renzo Chiesa trasmette la forza interiore di ogni artista, come un ritratto dell’anima
di ognuno di loro. Persino la pellicola di allora, rispetto al digitale di oggi, è in grado di trasmetterci la forza
dell’emozione che in quel preciso istante avvolge e accomuna l’artista e il suo fotografo. Entrambi governati
da quell’istante in cui tutto avviene.
Ogni singolo scatto è “l’attimo fatale” che ci dà una mano ad entrare nel vivo dell’emozione musicale.
Dentro, fortissimamente dentro il rock, con le sue energie.
Perchè il rock cambia la vita…!
ai concerti per fotografare le sue rockstar preferite. Il suo amore per la musica, per la fotografia e per il
ritratto in azione nascono insieme.
Le sue foto hanno dentro tutto il movimento del rock, tutta la forza della sonorità e delle altalene musicali
che dagli anni sessanta hanno rivoluzionato il “sentire” di molti, la percezione sonora che rifletteva una
nuova forma di vita. Come dice Wittgenstein, ogni linguaggio è lebensform, una forma di vita. Sono in gioco
il carattere sociale e culturale del linguaggio e dunque l’agire umano come modo personale di esprimersi.
Ognuno con la sua propria storia. In questo senso la musica come linguaggio apre a un mondo di percezioni
immaginifiche come una vera terapia. Può fare miracoli, disegnare percorsi, incantare.
"Noi facciamo della musica libera, dura, che picchi forte sull'Anima in modo da aprirla”
(Jimi Hendrix).
Il rock di anni mitici come gli anni sessanta-settanta è stato questo e molto altro. Con le sue icone e i suoi
miti. Spesso la vita di molti di loro ha abusato della “normalità” diventando sregolata, a brandelli,
drammatica, come un’opera di Bacon. In questo senso la frammentarietà e lo smembrarsi della figura sono il
segno del disgregarsi di un’idea di uomo, che non regge più al passo con i tempi. In musica come nell’arte,
cambiano i generi, come cambiano le forme di vita.
Questa mostra è anche un omaggio alla Milano di quegli anni mitici, una grande Milano che spendeva con
entusiasmo il suo tempo al ritmo di musica in locali storici come il Piper e il Palalido.
Ecco i ritratti dinamici: Mick Jagger che -in preda al demone del rock- sprigiona indomabile erotismo; la
concentrazione dello sguardo assorto di Jimi Hendrix sulla sua chitarra o forse dentro la sua musica; gli
intramontabili e diabolici Rolling Stones; il pifferaio magico Ian Anderson…! E poi BBKing, Canned Head,
John Mayall.
E la canzone d’autore, gli italiani... l’intenso volto di Giorgio Gaber che si affaccia dal sipario, un sorridente
Fabrizio De Andrè, un assorto Paolo Conte. E ancora Francesco Guccini, Demetrio Stratos. Tutti ritratti di
una suggestione intensa. La famosissima foto di Lucio Dalla, cover dell’omonimo album del 1980, scattata
da Renzo Chiesa, è il nostro omaggio al grande cantautore recentemente scomparso.
Lo scatto fotografico di Renzo Chiesa trasmette la forza interiore di ogni artista, come un ritratto dell’anima
di ognuno di loro. Persino la pellicola di allora, rispetto al digitale di oggi, è in grado di trasmetterci la forza
dell’emozione che in quel preciso istante avvolge e accomuna l’artista e il suo fotografo. Entrambi governati
da quell’istante in cui tutto avviene.
Ogni singolo scatto è “l’attimo fatale” che ci dà una mano ad entrare nel vivo dell’emozione musicale.
Dentro, fortissimamente dentro il rock, con le sue energie.
Perchè il rock cambia la vita…!
04
aprile 2012
Renzo Chiesa – Milano Rock. Piper, Palalido e dintorni
Dal 04 aprile al 02 maggio 2012
fotografia
Location
GLI EROICI FURORI
Milano, Via Melzo, 30, (Milano)
Milano, Via Melzo, 30, (Milano)
Orario di apertura
dal lun al ven 16.00 – 19.30, Sab 15.00 – 18.00, mattina su appuntamento.
Vernissage
4 Aprile 2012, ore 18:30
Autore
Curatore