22 marzo 2010

Macro Future e Pelanda, 8mila metri quadrati tutti per la fiera Roma – The Road to Contemporary

 

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Interno della Pelanda
La “realpolitik” prevale alla fine sull’opzione estetica. Piaceva, in termini generali, la scelta della fiera Roma – The Road to Contemporary di dislocarsi su quattro diverse sedi, consentendo ai visitatori un tour da favola per eleganti palazzi normalmente chiusi al pubblico. Ma alla fine gli organizzatori hanno dato ascolto alle lamentele di molti espositori, che opponevano una risposta che in termini brutalmente commerciali non rispettava queste premesse.
Ed ecco quindi la terza edizione, che come ormai noto si terrà dal 26 al 30 maggio, parallelamente alle inaugurazioni dei musei Macro e Maxxi, riunificarsi in un’unica sede nell’ex Mattatoio del quartiere Testaccio, che mette insieme i due padiglioni del Macro Future e il grande e suggestivo Padiglione della Pelanda, recentemente restaurato. 8mila metri quadrati complessivi, per ospitare una sessantina di gallerie italiane ed estere, selezionate o invitate dal Comitato che riunisce una ventina di esperti internazionali tra galleristi, collezionisti, storici dell’arte. Accanto alla sezione principale della fiera torna poi Start-up, riservato invece alle gallerie emergenti, nate dopo il 2006, selezionate da un team di giovani curatori.
In contemporanea con la fiera si svolgono cinque mostre collaterali, tra le quali la nuova rassegna Accademie in festa, un progetto realizzato in collaborazione con 11 tra le più importanti Accademie e Istituti di Cultura stranieri a Roma, dal Forum Austriaco di Cultura all’Accademia di Danimarca, Accademia d’Egitto, Accademia di Francia, Istituto Svizzero, Goethe Institute, IILA Istituto Italo-Latino Americano, Istituto Polacco, Accademia di Romania, Accademia Reale di Spagna, Accademia Americana.
Il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia ospita tre mostre: la terza edizione di Cose Mai Viste, a cura di Achille Bonito Oliva, che indaga e sottolinea l’importanza del collezionismo di opere d’arte che quest’anno vede protagoniste – dopo le collezioni dei galleristi e degli artisti – le opere dei collezionisti; la seconda edizione della mostra Accademia delle Accademie, curata da Shara Wasserman, che presenta gli artisti borsisti ospitati a Roma dalle prestigiose istituzioni culturali; Spirito, a cura di Valentina Ciarallo e Pier Paolo Pancotto, dedicata ad una installazione site specific di Mat Collishaw allestita nel Chiostro del Commendatore.
Alla Casa dell’Architettura – Acquario Romano, Piazza d’Arte presenta una cinquantina di immagini fotografiche di Peppe Avallone per una mostra che celebra la ricorrenza dei quindici anni di installazioni realizzate per Piazza del Plebiscito a Napoli: un percorso partito nel 1995 con la Montagna di sale di Mimmo Paladino e culminato, nel 2009, con Pionier II di Carsten Nicolai.

link correlati
www.romacontemporary.it
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[exibart]

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