24 marzo 2010

Smartarea presenta Stefano Abbiati. A Milano durante la fiera

 

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[24|03|2010] |||arte contemporanea/personale

Smartarea presenta Stefano Abbiati. A Milano durante la fiera
 

MINERALIZZAZIONI

a cura di gianluca marziani | una mostra di smartarea | via tortona 27, milano | tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00 ingresso libero

Smartarea dedica una personale a Stefano Abbiati, a cura di Gianluca Marziani. “Mineralizzazioni” è visibile fino al 30 marzo 2010 a Milano, in via Tortona 27 ed è tra gli eventi principali del (con)TemporaryArt, il percorso d’arte contemporanea al Superstudio più

La galleria d’arte contemporanea Smartarea presenta “Mineralizzazioni”,una personale con cinquanta opere di Stefano Abbiati (Milano, 1979), a cura di Gianluca Marziani.
La mostra rimarrà aperta fino al 30 marzo 2010 e si può visitare ogni giorno, dalle 10.00 alle 20.00, in via Tortona 27, a Milano, negli spazi della MyOwnGallery.

In coincidenza con il MiArt 2010 (26-29 marzo 2010) e nell’ambito della terza edizione del (con)TemporaryArt (22-30 marzo 2010) al Superstudio più in zona Tortona, “Mineralizzazioni” è un appuntamento da non perdere per seguire uno dei più interessanti pittori della nuova generazione.

Smartarea è una galleria d’arte contemporanea nata nel 2008 e produce eventi ad alta densità artistica ma molto leggeri e flessibili nell’organizzazione. La dimensione comunicativa e commerciale della galleria è sul web, mentre le sedi espositive delle mostre sono scelte di volta in volta con lo scopo di coniugare innovazione e visibilità.

In parallelo Smartarea offre molte occasioni per seguire e commentare sul web la costruzione della mostra attraverso una galleria virtuale, il catalogo consultabile e commentabile online, videointerviste e aggiornamenti continui su twitter e facebook

LA MOSTRA
La mineralizzazione, più volte nominata nel mastodontico “Canti del Caos” di Antonio Moresco, esprime la vitalità complessa che scorre sotto la superficie del reale. Assume un valore filosofico che abbraccia la natura naturans ed espande la figura umana oltre il suo status apparente. Stefano Abbiati rende visibile quel mineralizzarsi che da matrice chimica si trasforma in atto morale, quasi a ribadire la complessità metastorica della pittura e della stessa umanità che crea (l’opera) e viene ricreata (come soggetto dell’opera).
La scansione espositiva è la stessa che definisce l’andamento della tragedia classica. Un ritmo sincronico dove le opere diventano cicli tra passaggi narrativi e metafore. Come mai legare mineralizzazione e tragedia? Perché entrambe hanno una vitalità esteriore e una gigantesca battaglia sotto l’estetica del visibile; perché agiscono oltre la misura umana del tempo e dello spazio solitamente percepiti; perché la natura (mineralizzazione) e il sapere (tragedia come archetipo della specularità tra arte e vita) sono ossigeno e sangue dell’umana specie.
Si parte con un prologo dal titolo Fetus, ovvero, una serie di opere sui feti, visti dall’artista come precondizione della crescita evolutiva, fase chimica che definisce la natura organica della nostra complessità adulta. Un testo del curatore (da leggere su una parete della galleria) identifica ciò che nella tradizione si chiamava parodo, ovvero, il canto d’apertura del Coro.
Il primo episodio si intitola Infanzia e riguarda alcune opere sul tema dei bambini, punto di sintesi della contraddizione tra corpo e livelli interiori. É qui che la mineralizzazione elabora un archetipo decisivo, codificando la purezza complessa che solo nell’infanzia rende il senso di una formazione in atto.
Lo stasimo, meglio noto come commentario tra gli episodi, viene sviluppato dal testo del curatore. L’apporto curatoriale, oltre agli aspetti canonici del ruolo, elabora per l’occasione una funzione analitica, speculare agli usi letterari del Coro greco.
Il secondo episodio, denominato MetaCirkus, riprende immagini antiche di spettacoli circensi, rielaborate da Abbiati in versione noir.
Un altro stasimo, in attesa dell’epilogo catartico, viene elaborato dalle parole del curatore (anche questo leggibile sul muro e, come tutti gli altri, sulle pagine del catalogo).
L’esodo, intitolato Fissione Organica, mette al centro figure angeliche e demoniache in piena libertà. Corpi estremi che identificano il punto di chiusura del cerchio narrativo: prima una condizione fetale di metaforico sonno incosciente (Fetus), poi uno stato di coscienza dinamica (Infanzia), quindi una condizione di sonno cosciente (MetaCirkus), fino al fatidico atto finale che porta alla trasformazione definitiva (Fissione Organica) e davvero “rivoluzionaria”.


Stefano Abbiati. Mineralizzazioni
MyOwnGallery
Via Tortona, 27
20122 – Milano
Tutti i giorni fino al 30 marzo 2010 dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Ingresso libero
Per informazioni:
Smartarea
Online – Milano – Verona
Direttore artistico: Gino Spezzacatene
info@smartarea.it
Tel.: +39 0245074757
Cell.: +39 3317784459
Skype: smartarea.it
Web: www.smartarea.it
Twitter: http://twitter.com/smartweet
Facebook: www.facebook.com/pages/Smartarea/14010374506
YouTube: www.youtube.com/user/smartareaTV

Immagine: MetaCirkus 1, olio su lino, 100×140, 2009

Sede legale della galleria:
Via Savona, 94 20144 – Milano
Tel.: + 39 0245074757
P.Iva: 06101180963
Email: info@smartarea.it

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