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Leonard Freed – Io amo l’Italia
100 fotografie in bianco e nero scattate tra Roma, Firenze, Napoli, Milano e Palermo che raccontano la vita quotidiana, i volti e i gesti del Belpaese senza l’uso di facili stereotipi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LEONARD FREED
IO AMO L’ITALIA
Dal 30 marzo al 27 maggio il Museo di Roma in Trastevere ospita
un grande omaggio all’Italia attraverso 100 storici scatti del celebre Leonard Freed
Roma, marzo 2011
Leonard Freed, grande fotografo newyorkese membro della Magnum dal 1972, amava parlare
del suo rapporto con l’Italia come di una “storia d’amore”. Un amore che lo portò a visitare il
nostro paese più di 45 volte e a scattare migliaia di indimenticabili immagini.
La mostra “Leonard Freed. Io amo l’Italia”, ospitata dal Museo di Roma in Trastevere
dal 30 marzo al 27 maggio, ne presenta una straordinaria selezione: 100 fotografie in
bianco e nero scattate tra Roma, Firenze, Napoli, Milano e Palermo che raccontano
la vita quotidiana, i volti e i gesti del Belpaese senza l’uso di facili stereotipi. L’esposizione
è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico -
Sovraintendenza ai Beni Culturali, ed è a cura di Enrica Viganò. Produzione Admira, supporto
organizzativo e servizi museali Zètema Progetto Cultura. Catalogo Admira Edizioni -QLP.
Freed amava definirsi un artista, non un fotoreporter. Considerava le sue immagini
fotografie “emotive” e non “informative” e, infatti, dai suoi scatti non traspare la ricerca della
notizia bensì la volontà di approfondire la dimensione più intima della natura umana.
L’Italia fu una delle sue principali fonti di ispirazione, una terra che lo affascinò tutta la vita
perché qui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana della
gente”. Infatti più che su paesaggi e architetture, il suo obiettivo si focalizzò proprio sulle
persone immortalandole con empatia e sensibilità nel corso dei decenni: dal desiderio di
rinascita del dopoguerra agli albori del nuovo benessere, dai riti collettivi alla eccezionalità di
un ritratto fotografico scattato per strada con una tovaglia bianca come sfondo, dalla vita dei
pescatori siciliani a quella delle donne di Napoli.
“Leonard Freed si poneva molte domande – scrive la curatrice Enrica Viganò - nei suoi
diari fitti fitti appuntava la profonda ricerca che stava svolgendo sull’esistenza e sulle
motivazioni del vivere umano. Il suo strumento era la macchina fotografica, il suo talento era
la comprensione istintiva delle forme visive, il suo impegno era tutto dedicato alle persone e,
di conseguenza, alla madre di tutte le domande: chi siamo?”
Biografia
Nato nel 1929 a Brooklyn, in una famiglia ebrea di origine russa e di classe operaia, Freed
dedica diversi anni alla pittura. Nei primi anni ’50 visita l’Italia in compagnia di un amico
pittore che si guadagna da vivere realizzando fotografie e capisce che anche per lui questa
soluzione sarebbe ideale per coniugare la sua curiosità e il suo desiderio di viaggiare, di
conoscere il mondo e se stesso. Torna negli Stati Uniti con il progetto di diventare fotografo
professionista e cerca i suoi primi soggetti proprio a Little Italy, dove la vitalità e le tradizioni
degli italoamericani catturano il suo sguardo e la sua simpatia per sempre.
Nel 1954 Freed inizia a studiare con il suo obiettivo le proprie radici ebraiche, prima a New
York e poi in ogni dove (Olanda, Germania, Israele) seguendo le tracce di un popolo senza
pace, ma fiero delle proprie origini. Molti anni dopo, nel 1984, le immagini saranno raccolte
nel libro La Danse des Fideles.
Nel 1958 si trasferisce in Olanda, dove sposa la tedesca Brigitte Klück, conosciuta due
anni prima a Roma. Quando nel 1963 rientra negli Stati Uniti il tema della discriminazione
razziale lo coinvolge visceralmente: segue la marcia su Washington e i suoi protagonisti,
ma anche la vita quotidiana degli afroamericani nel quartiere nero della sua Brooklyn. Dalla
documentazione del movimento per i diritti civili nasce nel 1965 il potentissimo libro Black In
White America.
Nel 1972 Freed diventa socio della prestigiosa agenzia Magnum.
All’inizio degli anni ’70 si dedica intensamente a quello che lui stesso ha definito uno studio
sociologico sulla polizia. Il risultato è un reportage approfondito che verrà pubblicato su
numerose importanti testate in tutto il mondo.
Le sue opere sono presenti nelle principali collezioni museali in tutto il mondo.
Leonard Freed si spegne il 20 novembre 2006 nella città dove abitava dal 1975, Garrison
(New York). Fino all’ultimo ha lavorato instancabilmente a nuovi progetti tra cui un libro
dedicato all’Italia, il suo grande amore.
Mostra
Preview stampa
Inaugurazione
Quando
Dove
Orari
Biglietti
Enti proponenti
A cura di
Produzione
Supporto organizzativo e servizi museali
Sponsor Sistema Musei Civici
Con il contributo tecnico di
Info
Scheda Info
Leonard Freed. Io amo l’Italia
Giovedì 29 marzo ore 11-13
Giovedì 29 marzo ore 18
Dal 30 marzo al 27 maggio 2012, chiuso il lunedì
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1B
Martedì-domenica 10.00-20.00
La Biglietteria chiude un’ora prima
€ 6,50 intero, € 5,50 ridotto; gratuito per le categorie
previste dalla tariffazione vigente
Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico –
Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
Enrica Viganò
Admira
Zètema Progetto Cultura
Banche tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP
Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena; Acqua
Claudia; Finmeccanica; Il Gioco del Lotto; Vodafone
La Repubblica; ATAC
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museodiromaintrastevere.it - www.060608.it
Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura
Giusi Alessio Tel. (+39) 06 82 077 327 Cell. (+39) 340 4206562 g.alessio@zetema.it www.zetema.it
IO AMO L’ITALIA
Dal 30 marzo al 27 maggio il Museo di Roma in Trastevere ospita
un grande omaggio all’Italia attraverso 100 storici scatti del celebre Leonard Freed
Roma, marzo 2011
Leonard Freed, grande fotografo newyorkese membro della Magnum dal 1972, amava parlare
del suo rapporto con l’Italia come di una “storia d’amore”. Un amore che lo portò a visitare il
nostro paese più di 45 volte e a scattare migliaia di indimenticabili immagini.
La mostra “Leonard Freed. Io amo l’Italia”, ospitata dal Museo di Roma in Trastevere
dal 30 marzo al 27 maggio, ne presenta una straordinaria selezione: 100 fotografie in
bianco e nero scattate tra Roma, Firenze, Napoli, Milano e Palermo che raccontano
la vita quotidiana, i volti e i gesti del Belpaese senza l’uso di facili stereotipi. L’esposizione
è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico -
Sovraintendenza ai Beni Culturali, ed è a cura di Enrica Viganò. Produzione Admira, supporto
organizzativo e servizi museali Zètema Progetto Cultura. Catalogo Admira Edizioni -QLP.
Freed amava definirsi un artista, non un fotoreporter. Considerava le sue immagini
fotografie “emotive” e non “informative” e, infatti, dai suoi scatti non traspare la ricerca della
notizia bensì la volontà di approfondire la dimensione più intima della natura umana.
L’Italia fu una delle sue principali fonti di ispirazione, una terra che lo affascinò tutta la vita
perché qui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana della
gente”. Infatti più che su paesaggi e architetture, il suo obiettivo si focalizzò proprio sulle
persone immortalandole con empatia e sensibilità nel corso dei decenni: dal desiderio di
rinascita del dopoguerra agli albori del nuovo benessere, dai riti collettivi alla eccezionalità di
un ritratto fotografico scattato per strada con una tovaglia bianca come sfondo, dalla vita dei
pescatori siciliani a quella delle donne di Napoli.
“Leonard Freed si poneva molte domande – scrive la curatrice Enrica Viganò - nei suoi
diari fitti fitti appuntava la profonda ricerca che stava svolgendo sull’esistenza e sulle
motivazioni del vivere umano. Il suo strumento era la macchina fotografica, il suo talento era
la comprensione istintiva delle forme visive, il suo impegno era tutto dedicato alle persone e,
di conseguenza, alla madre di tutte le domande: chi siamo?”
Biografia
Nato nel 1929 a Brooklyn, in una famiglia ebrea di origine russa e di classe operaia, Freed
dedica diversi anni alla pittura. Nei primi anni ’50 visita l’Italia in compagnia di un amico
pittore che si guadagna da vivere realizzando fotografie e capisce che anche per lui questa
soluzione sarebbe ideale per coniugare la sua curiosità e il suo desiderio di viaggiare, di
conoscere il mondo e se stesso. Torna negli Stati Uniti con il progetto di diventare fotografo
professionista e cerca i suoi primi soggetti proprio a Little Italy, dove la vitalità e le tradizioni
degli italoamericani catturano il suo sguardo e la sua simpatia per sempre.
Nel 1954 Freed inizia a studiare con il suo obiettivo le proprie radici ebraiche, prima a New
York e poi in ogni dove (Olanda, Germania, Israele) seguendo le tracce di un popolo senza
pace, ma fiero delle proprie origini. Molti anni dopo, nel 1984, le immagini saranno raccolte
nel libro La Danse des Fideles.
Nel 1958 si trasferisce in Olanda, dove sposa la tedesca Brigitte Klück, conosciuta due
anni prima a Roma. Quando nel 1963 rientra negli Stati Uniti il tema della discriminazione
razziale lo coinvolge visceralmente: segue la marcia su Washington e i suoi protagonisti,
ma anche la vita quotidiana degli afroamericani nel quartiere nero della sua Brooklyn. Dalla
documentazione del movimento per i diritti civili nasce nel 1965 il potentissimo libro Black In
White America.
Nel 1972 Freed diventa socio della prestigiosa agenzia Magnum.
All’inizio degli anni ’70 si dedica intensamente a quello che lui stesso ha definito uno studio
sociologico sulla polizia. Il risultato è un reportage approfondito che verrà pubblicato su
numerose importanti testate in tutto il mondo.
Le sue opere sono presenti nelle principali collezioni museali in tutto il mondo.
Leonard Freed si spegne il 20 novembre 2006 nella città dove abitava dal 1975, Garrison
(New York). Fino all’ultimo ha lavorato instancabilmente a nuovi progetti tra cui un libro
dedicato all’Italia, il suo grande amore.
Mostra
Preview stampa
Inaugurazione
Quando
Dove
Orari
Biglietti
Enti proponenti
A cura di
Produzione
Supporto organizzativo e servizi museali
Sponsor Sistema Musei Civici
Con il contributo tecnico di
Info
Scheda Info
Leonard Freed. Io amo l’Italia
Giovedì 29 marzo ore 11-13
Giovedì 29 marzo ore 18
Dal 30 marzo al 27 maggio 2012, chiuso il lunedì
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1B
Martedì-domenica 10.00-20.00
La Biglietteria chiude un’ora prima
€ 6,50 intero, € 5,50 ridotto; gratuito per le categorie
previste dalla tariffazione vigente
Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico –
Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
Enrica Viganò
Admira
Zètema Progetto Cultura
Banche tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP
Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena; Acqua
Claudia; Finmeccanica; Il Gioco del Lotto; Vodafone
La Repubblica; ATAC
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museodiromaintrastevere.it - www.060608.it
Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura
Giusi Alessio Tel. (+39) 06 82 077 327 Cell. (+39) 340 4206562 g.alessio@zetema.it www.zetema.it
29
marzo 2012
Leonard Freed – Io amo l’Italia
Dal 29 marzo al 27 maggio 2012
fotografia
Location
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Biglietti
€ 6,50 intero, € 5,50 ridotto; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Orario di apertura
Martedì-domenica 10.00-20.00
Vernissage
29 Marzo 2012, ore 18
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore