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CORTOCIRCUITO
Punto di partenza della mostra è un film del 1967 dal titolo Le Streghe, diviso in cinque episodi, ognuno dei quali diretto da un grande regista del passato (Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti, Franco Rossi, Vittorio De Sica, Mauro Bolognini), che documenta uno spaccato essenziale e diversificato del “ritratto” femminile nella società civile di quegli anni, presentando cinque modelli differenti di donna – attraverso l’interpretazione della splendida Silvana Mangano, unica protagonista – che ne restituiscono la complessità dell’essere.
Comunicato stampa
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Prende avvio il 16 marzo (ore 18.30) la particolare collettiva intitolata CORTOCIRCUITO, ospitata dal Hotel Akropolis di Taranto (Vico I Seminario, centro storico), a cura di Simona Caramia.
Punto di partenza della mostra è un film del 1967 dal titolo Le Streghe, diviso in cinque episodi, ognuno dei quali diretto da un grande regista del passato (Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti, Franco Rossi, Vittorio De Sica, Mauro Bolognini), che documenta uno spaccato essenziale e diversificato del “ritratto” femminile nella società civile di quegli anni, presentando cinque modelli differenti di donna - attraverso l’interpretazione della splendida Silvana Mangano, unica protagonista - che ne restituiscono la complessità dell’essere.
È evidente che a partire dagli anni Sessanta la condizione della donna nel mondo occidentale sia molto migliorata, anche grazie all’ideologia femminista, che ha permesso una maggiore consapevolezza individuale e sociale dei propri diritti, determinando la progressiva affermazione del principio della parità dei sessi e l’affrancamento da rigidi stereotipi circa i ruoli maschili e femminili.
Tuttavia, ai nostri giorni - in una società dominata dalla "mentalità tecnologica" - sebbene la donna si stia conquistando, non senza vincere forti resistenze e/o pregiudizi, nuovi spazi vitali, soprattutto nel mondo del lavoro, alcuni avvenimenti a noi contemporanei, dimostrano quanto la donna debba ancora emanciparsi, “vittima” - a volte volontaria - di un perverso processo di mercificazione sessuale.
In tale contesto, sembra indispensabile riflettere e fare chiarezza.
Così i cinque giovani artisti in mostra, Maria Grazia Carriero, Danilo De Mitri, Maria Elena Diaco Mayer, Giovanni Felle, Rita Soccio, operano questa riflessione. Appartenenti a formazioni, geografie e linguaggi artistici diversi, gli artisti si confrontano con questi noti registi del passato, analizzando la condizione della donna, la sua realtà, le sue emozioni.
Ulteriore evocazione del film e dei lavori degli artisti, nonché dimostrazione dello stretto rapporto tra le arti, è la performance Nuda Veritas interpretata, durante la serata inaugurale della mostra, da un gruppo di attori (Anna Isa Locaputo, Danilo Giuva, Andrea Petrini, Ilaria Turlione, con la regia di Piera Del Giudice) che restituisce - con vivida ironia - un ritratto tutto femminile.
Note sui cinque episodi del film Le Streghe:
1 ) La strega bruciata viva di L. Visconti.
Un'attrice famosa in cerca di pace e serenità trascorre una serata a casa di alcuni amici in una località invernale. Tuttavia il giorno seguente la donna riparte ancora più turbata di prima: ingabbiata dalla sovrastruttura del mondo a cui appartiene, viene a conoscenza di essere incinta, ma di non poter diventare madre perché attrice.
2) Senso Civico di M. Bolognini.
Una donna, capitata casualmente sul luogo in cui è avvenuto un incidente stradale, carica a bordo della sua auto il ferito per attraversare la città più in fretta ed arrivare così puntuale al suo appuntamento, abbandonando il ferito, anziché in ospedale, sul luogo del proprio appuntamento, dimostrando un mancato senso civico.
3) La Terra vista dalla Luna di P. P. Pasolini.
Ciancicato Miao, rimasto vedovo, cerca una brava donna da sposare. Le sue richieste sono esaudite quando incontra Assurdina, giovane donna sordomuta che lo aiuta e lo sostiene. Poiché poveri, i due coniugi escogitano un piano per raggranellare qualche soldo, ma per un caso fortuito Assurdina muore, scivolando su una buccia di banana. Sotto le spoglie di un fantasma torna a vivere nella casa dal marito, continuando ad aiutarlo. Dunque, essere vivi o essere morti è la stessa cosa.
4) La siciliana di F. Rosso.
Delusa dalla scarsa attenzione dedicatale da un suo pretendente, Nunzia aizza contro di lui la furia dei suoi parenti, dando avvio ad una faida tra le due famiglie che termina solo quando tutti i componenti di entrambi i gruppi saranno morti.
5) Una sera come le altre di V. De Sica.
Giovanna, moglie e casalinga degli anni Sessanta, volta ai propri doveri coniugali e domestici, non sopporta più la quotidianità del suo rapporto matrimoniale, nel quale il marito si è adagiato. In cerca di attenzione dal marito poco interessato a lusingare la sua femminilità, Giovanna si accontenta di tradirlo nel sogno.
Punto di partenza della mostra è un film del 1967 dal titolo Le Streghe, diviso in cinque episodi, ognuno dei quali diretto da un grande regista del passato (Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti, Franco Rossi, Vittorio De Sica, Mauro Bolognini), che documenta uno spaccato essenziale e diversificato del “ritratto” femminile nella società civile di quegli anni, presentando cinque modelli differenti di donna - attraverso l’interpretazione della splendida Silvana Mangano, unica protagonista - che ne restituiscono la complessità dell’essere.
È evidente che a partire dagli anni Sessanta la condizione della donna nel mondo occidentale sia molto migliorata, anche grazie all’ideologia femminista, che ha permesso una maggiore consapevolezza individuale e sociale dei propri diritti, determinando la progressiva affermazione del principio della parità dei sessi e l’affrancamento da rigidi stereotipi circa i ruoli maschili e femminili.
Tuttavia, ai nostri giorni - in una società dominata dalla "mentalità tecnologica" - sebbene la donna si stia conquistando, non senza vincere forti resistenze e/o pregiudizi, nuovi spazi vitali, soprattutto nel mondo del lavoro, alcuni avvenimenti a noi contemporanei, dimostrano quanto la donna debba ancora emanciparsi, “vittima” - a volte volontaria - di un perverso processo di mercificazione sessuale.
In tale contesto, sembra indispensabile riflettere e fare chiarezza.
Così i cinque giovani artisti in mostra, Maria Grazia Carriero, Danilo De Mitri, Maria Elena Diaco Mayer, Giovanni Felle, Rita Soccio, operano questa riflessione. Appartenenti a formazioni, geografie e linguaggi artistici diversi, gli artisti si confrontano con questi noti registi del passato, analizzando la condizione della donna, la sua realtà, le sue emozioni.
Ulteriore evocazione del film e dei lavori degli artisti, nonché dimostrazione dello stretto rapporto tra le arti, è la performance Nuda Veritas interpretata, durante la serata inaugurale della mostra, da un gruppo di attori (Anna Isa Locaputo, Danilo Giuva, Andrea Petrini, Ilaria Turlione, con la regia di Piera Del Giudice) che restituisce - con vivida ironia - un ritratto tutto femminile.
Note sui cinque episodi del film Le Streghe:
1 ) La strega bruciata viva di L. Visconti.
Un'attrice famosa in cerca di pace e serenità trascorre una serata a casa di alcuni amici in una località invernale. Tuttavia il giorno seguente la donna riparte ancora più turbata di prima: ingabbiata dalla sovrastruttura del mondo a cui appartiene, viene a conoscenza di essere incinta, ma di non poter diventare madre perché attrice.
2) Senso Civico di M. Bolognini.
Una donna, capitata casualmente sul luogo in cui è avvenuto un incidente stradale, carica a bordo della sua auto il ferito per attraversare la città più in fretta ed arrivare così puntuale al suo appuntamento, abbandonando il ferito, anziché in ospedale, sul luogo del proprio appuntamento, dimostrando un mancato senso civico.
3) La Terra vista dalla Luna di P. P. Pasolini.
Ciancicato Miao, rimasto vedovo, cerca una brava donna da sposare. Le sue richieste sono esaudite quando incontra Assurdina, giovane donna sordomuta che lo aiuta e lo sostiene. Poiché poveri, i due coniugi escogitano un piano per raggranellare qualche soldo, ma per un caso fortuito Assurdina muore, scivolando su una buccia di banana. Sotto le spoglie di un fantasma torna a vivere nella casa dal marito, continuando ad aiutarlo. Dunque, essere vivi o essere morti è la stessa cosa.
4) La siciliana di F. Rosso.
Delusa dalla scarsa attenzione dedicatale da un suo pretendente, Nunzia aizza contro di lui la furia dei suoi parenti, dando avvio ad una faida tra le due famiglie che termina solo quando tutti i componenti di entrambi i gruppi saranno morti.
5) Una sera come le altre di V. De Sica.
Giovanna, moglie e casalinga degli anni Sessanta, volta ai propri doveri coniugali e domestici, non sopporta più la quotidianità del suo rapporto matrimoniale, nel quale il marito si è adagiato. In cerca di attenzione dal marito poco interessato a lusingare la sua femminilità, Giovanna si accontenta di tradirlo nel sogno.
16
marzo 2012
CORTOCIRCUITO
Dal 16 marzo al 07 aprile 2012
arte contemporanea
Location
HOTEL AKROPOLIS
Taranto, Vico I Seminario, 3, (Taranto)
Taranto, Vico I Seminario, 3, (Taranto)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato, dalle 19.30 alle 21.30.
Vernissage
16 Marzo 2012, ore 18.30
Autore
Curatore