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Vito Mele – Il mondo che ci circonda
Mele raccoglie nella perfezione della sfera tutta la ricchezza del nucleo originario della vita, come l’uovo unicellulare. Attraverso la materia:marmo, bronzo, pietra e ulivo, entra nel simbolismo cosmogenico classico e si allaccia a una interpretazione mistica della storia.
Comunicato stampa
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Vito Mele nasce a Presicce (Le) nel 1942.
Durante la sua carriera lavorativa, arriva a dirigere le più importanti aziende leader mondiali nel settore artistico di medaglie,trofei e bronzi, dove conosce i migliori artisti nazionali e internazionali. Da queste frequentazioni scaturisce l’amore per il bronzo e quindi passa nel 1990, dalla pittura alla scultura. Artista instancabile produce nel giro di pochi anni un numero considerevole di opere.
Ispirandosi alla sua terra, il Salento, crea opere in bronzo che rappresentano la natura aggiungendo anche del sacro. Nel 2004 cominciano le prime sculture sull’introspezione interiore della cosmicità.
In questa mostra la maggior parte delle opere contengono una sfera; Mele raccoglie nella perfezione della sfera tutta la ricchezza del nucleo originario della vita, come l’uovo unicellulare. Attraverso la materia:marmo, bronzo, pietra e ulivo, entra nel simbolismo cosmogenico classico e si allaccia a una interpretazione mistica della storia. Fondatore nei primi anni del 2000, del Museo a lui dedicato, nei bellissimi locali adiacenti la Basilica-Santuario di S. Maria di Leuca (Lecce), che comprende 124 sculture di maestri tra i più noti in Italia e all’estero, da fine ottocento ai giorni nostri, arricchito di recente con circa 150 opere pittoriche di maestri del 900. Fa parte degli Artefici della Permanente di Milano. Il suo lavoro si svolge nel suo studio, nelle fonderie e a Carrara.
Paolo Levi curatore della mostra scrive:
Le sculture di Vito Mele hanno un segno distintivo molto raro, quel verismo tipico di chi può vantare molte vite e molte esperienze. Ad osservare l’excursus artistico dello scultore non si fa fatica a comprendere quanto della propria esistenza venga riprodotta nelle sue opere. Salentino di nascita e milanese di adozione, Mele negli anni è sempre rimasto fedele a quelle che sono le sue origini.Il territorio è diventato il mezzo espressivo più forte per questo artista, ma senza mai essere stucchevole o ripetitivo. ……Quello che colpisce è la sensazione di duttilità con cui riesce a lavorare il bronzo. Le forme, sempre complesse e ricche di particolari, sembrano quasi in movimento, come se si trovassero nel loro ambiente naturale. Ogni sua opera si compone da una serie di contrappunti emotivi molto forti, in cui si riconosce l’esperienza di un artista completo. Non ci dimentichiamo che Vito Mele è un pittore mutuato alla scultura, per cui la tradizione artistica da cui proviene ha forgiato in lui la grande capacità di assolvere il compito di rielaborazione dell’opera, fino a farla “muovere” all’interno di spazi immaginari, eppure così tangibili. La scultura di Vito Mele è anche condivisione di quelle sensazioni e di quegli stati d’animo che lo scultore riesce a imprimere non solo nel bronzo o nel marmo, ma anche nell’animo dello spettatore. Mele si cimenta con la tridimensionalità di opere armoniche in cui, unitamente al linguaggio naturalista, si percepisce l’importanza della fede e della speranza, alcuni dei suoi ultimi lavori, “Una Luce verso il Mondo” , “Segni nel Tempo”, “ Metamorfosi”, La Porta della Pace”, In Cerca di un Mondo Migliore”, “Serenità”, “Apriamo le Porte al Nuovo Mondo”. Questi sono gli argomenti cari a Mele, la vita e la natura che si intersecano in un gioco di equilibri a metà tra estetica e simbolismo, tra reale e divino. Come un novello Leopold Bloom, personaggio caro a James Joyce, Vito Mele compie un viaggio introspettivo alla ricerca di quella conoscenza che è anche attesa di quella serenità e della pace che da troppo tempo vagheggiano, rinfrancati dalla forza della fede.
Durante la sua carriera lavorativa, arriva a dirigere le più importanti aziende leader mondiali nel settore artistico di medaglie,trofei e bronzi, dove conosce i migliori artisti nazionali e internazionali. Da queste frequentazioni scaturisce l’amore per il bronzo e quindi passa nel 1990, dalla pittura alla scultura. Artista instancabile produce nel giro di pochi anni un numero considerevole di opere.
Ispirandosi alla sua terra, il Salento, crea opere in bronzo che rappresentano la natura aggiungendo anche del sacro. Nel 2004 cominciano le prime sculture sull’introspezione interiore della cosmicità.
In questa mostra la maggior parte delle opere contengono una sfera; Mele raccoglie nella perfezione della sfera tutta la ricchezza del nucleo originario della vita, come l’uovo unicellulare. Attraverso la materia:marmo, bronzo, pietra e ulivo, entra nel simbolismo cosmogenico classico e si allaccia a una interpretazione mistica della storia. Fondatore nei primi anni del 2000, del Museo a lui dedicato, nei bellissimi locali adiacenti la Basilica-Santuario di S. Maria di Leuca (Lecce), che comprende 124 sculture di maestri tra i più noti in Italia e all’estero, da fine ottocento ai giorni nostri, arricchito di recente con circa 150 opere pittoriche di maestri del 900. Fa parte degli Artefici della Permanente di Milano. Il suo lavoro si svolge nel suo studio, nelle fonderie e a Carrara.
Paolo Levi curatore della mostra scrive:
Le sculture di Vito Mele hanno un segno distintivo molto raro, quel verismo tipico di chi può vantare molte vite e molte esperienze. Ad osservare l’excursus artistico dello scultore non si fa fatica a comprendere quanto della propria esistenza venga riprodotta nelle sue opere. Salentino di nascita e milanese di adozione, Mele negli anni è sempre rimasto fedele a quelle che sono le sue origini.Il territorio è diventato il mezzo espressivo più forte per questo artista, ma senza mai essere stucchevole o ripetitivo. ……Quello che colpisce è la sensazione di duttilità con cui riesce a lavorare il bronzo. Le forme, sempre complesse e ricche di particolari, sembrano quasi in movimento, come se si trovassero nel loro ambiente naturale. Ogni sua opera si compone da una serie di contrappunti emotivi molto forti, in cui si riconosce l’esperienza di un artista completo. Non ci dimentichiamo che Vito Mele è un pittore mutuato alla scultura, per cui la tradizione artistica da cui proviene ha forgiato in lui la grande capacità di assolvere il compito di rielaborazione dell’opera, fino a farla “muovere” all’interno di spazi immaginari, eppure così tangibili. La scultura di Vito Mele è anche condivisione di quelle sensazioni e di quegli stati d’animo che lo scultore riesce a imprimere non solo nel bronzo o nel marmo, ma anche nell’animo dello spettatore. Mele si cimenta con la tridimensionalità di opere armoniche in cui, unitamente al linguaggio naturalista, si percepisce l’importanza della fede e della speranza, alcuni dei suoi ultimi lavori, “Una Luce verso il Mondo” , “Segni nel Tempo”, “ Metamorfosi”, La Porta della Pace”, In Cerca di un Mondo Migliore”, “Serenità”, “Apriamo le Porte al Nuovo Mondo”. Questi sono gli argomenti cari a Mele, la vita e la natura che si intersecano in un gioco di equilibri a metà tra estetica e simbolismo, tra reale e divino. Come un novello Leopold Bloom, personaggio caro a James Joyce, Vito Mele compie un viaggio introspettivo alla ricerca di quella conoscenza che è anche attesa di quella serenità e della pace che da troppo tempo vagheggiano, rinfrancati dalla forza della fede.
17
marzo 2012
Vito Mele – Il mondo che ci circonda
Dal 17 marzo al primo aprile 2012
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SPAZIO ROCCO SCOTELLARO
Vigevano, Via Cesarea, 49, (Pavia)
Vigevano, Via Cesarea, 49, (Pavia)
Orario di apertura
giovedì sabato e domenica 17-19
Vernissage
17 Marzo 2012, h 17.30
Autore
Curatore