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Marco Grimaldi / Adelio Leoni – Silenzi in levare
La mostra unisce la poetica pittorica di Marco Grimaldi e la ricerca musicale di Adelio Leoni. L’esposizione oltre alle opere pittoriche è caratterizzata da un’istallazione dove il linguaggio pittorico – musicale creato dai due artisti, si fonde, creando un connubio tra materia e concetto. Ne scaturiscono un ambiente di grande fascino e reazione che porta lo spettatore a un continuo “stato iniziale” delle cose
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SILENZI IN LEVARE
SABATO 17 MARZO 2012, ore 18.30
Spazio Espositivo Le Stanze Trescore Balneario
Sabato 17 marzo 2012, ore 18.30, presso lo Spazio Espositivo Le Stanze a Trescore
Balneario sarà presentata al pubblico, la mostra Marco Grimaldi - Adelio Leoni dal
titolo Silenzi in levare. Primo appuntamento di dell’anno 2012 della rassegna Le Stanze.
Le Stanze è un progetto, curato da Mauro Zanchi e Raffaele Sicignano, giunto alla seconda
edizione, rivolge l’attenzione a varie esperienze dell’arte contemporanea: dalla pittura alla
scultura alla videoarte, è un progetto, promosso dal Comune di Trescore Balneario e
dell’Assessorato alla Cultura.
All’inaugurazione interverranno Alberto Finazzi, Sindaco di Trescore Balneario, Roberto
Belotti, Assessore alla Cultura del Comune di Trescore Balneario. Mauro Zanchi curatore
della mostra.
La mostra unisce la poetica pittorica di Marco Grimaldi e la ricerca musicale di Adelio Leoni.
L’esposizione oltre alle opere pittoriche è caratterizzata da un’istallazione dove il linguaggio
pittorico - musicale creato dai due artisti, si fonde, creando un connubio tra materia e
concetto. Ne scaturiscono un ambiente di grande fascino e reazione che porta lo spettatore
a un continuo “stato iniziale” delle cose.
Mauro Zanchi così scrive nel suo testo:
La collaborazione tra Marco Grimaldi e Adelio Leoni ha prodotto un’installazione pittorica -
sonora, dove contenuto e forma sono un respiro unitario: immagini di mondi molecolari
sospesi come in una proiezione cosmologica, forme come visioni di una componente
ritmica mandata in loop. Il soggetto principale è il mistero sotteso al silenzio in levare, allo
spazio dell’indicibile, alla pausa compresa in un corpo di segni entro una sequenza. Negli
spazi delle “Stanze”, la distribuzione delle forme in un flusso libero di energia – presenze
ovoidali e barriere ritmiche - diviene contemporaneamente apertura a simboli evocativi e
codifica estetica di una ricerca in divenire. Grimaldi incede nella continua declinazione,
sempre con accenti differenti e con lievi spostamenti di senso, di uno stesso gesto. E Leoni
lo accondiscende, lasciando dietro le orme visuali altre orme sonore, che parlano lo stesso
idioma. Il mezzo della pittura è inteso come continuo svolgimento, monomaniacale, di
un’ossessione. Si affida a un eterno ritorno, continuamente disatteso ma ostinatamente
riproposto. Si oppone al declino della pittura con un serrato corpo a corpo, nella continua
accumulazione e cancellazione di segni, forme e colori. Questa opposizione ribadita ricrea
continuamente un ulteriore habitat, un “hortus conclusus” fine a se stesso, puramente
pittorico, svincolato da ogni sovrastruttura concettuale, in cui viene data regalità alla mera
percezione retinica tanto contrastata da Duchamp. Ode al silenzio, dunque, al passo
indietro, per recuperare tempo e spazio. Tempo pittorico e spazio sonoro, che privilegiano
la potenza evocativa del silenzio e del non detto in levare. Un pittore e un compositore per
mettere in azione un isomorfismo strutturale, un travaso continuo di un flusso percettivo, da
una dimensione a un’altra, continuamente: “La parola isomorfismo si usa quando due
strutture complesse possono essere mappate una nell'altra, in modo che per ogni parte di
una struttura c'è una parte corrispondente nell'altra struttura, dove corrispondente significa
che le due parti giocano ruoli simili nelle loro rispettive strutture” (Douglas Hofstadter -
Gödel, Escher, Bach: Un'Eterna Ghirlanda Brillante, p. 49). Anche lo spettatore viene
indotto a lasciarsi portare dalla linea melodica e ritmica, entro un percorso continuamente
percorribile e costretto tra barriere in sospensione e mondi circoscritti. Ma il passo del
pensiero deve cogliere ciò che è stato volutamente levato in levare.
Scheda tecnica della mostra
Titolo
MARCO GRIMALDI - ADELIO LEONI “SILENZI IN LEVARE”
Curatori
Mauro Zanchi - Raffaele Sicignano
Sede
Complesso espositivo LE STANZE presso la Biblioteca - Mediateca A. Meli via Roma 140
Trescore Balneario (Bg)
Periodo di esposizione
Inaugurazione 17 Marzo 2012, ore 18.30
dal 17 Marzo 2012 al 08 Aprile 2012
Chiusura
La mostra resterà aperta fino al 08 Aprile 2012
Orario
Martedì - Mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18
Venerdì - Sabato
dalle 10 alle 12
Giorni di chiusura Lunedì – Giovedì- Domenica
Per informazioni e appuntamenti:
Biblioteca di Trescore 035-942737
Per visite guidate e appuntamenti 340-2624932
Curriculum
MARCO GRIMALDI
Dopo gli studi artistici presso il liceo Liceo Artistico Statale di Bergamo e successivamente
presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, si dedica completamente all’attività artistica che
nel corso degli anni si consolida sia ambito nazionale che internazionale. La sua poetica
pittorica apparentemente astratta, costruisce con la sua pittura fatta di segni e gesti
luminescenti un microcosmo, che sembra arrivare direttamente da un’era post nucleare. I
segni dinamici che crea, siano essi tracciati e accarezzati con il carbone o i colori trasmessi
sulla tela sapientemente accostati dalla conoscenza tecnica e filosofica che essi esigono,
proiettano incessantemente in un mondo di atmosfere che non hanno tempo. Chi legge le
forme di Grimaldi è sottoposto a quesiti che arrivano dal dilemma umano che più ci porta a
vivere: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?
ADELIO LEONI
Studia chitarra classica con Antonio Rigamonti e jazz con Sandro Gibellini.
Approfondisce gli studi partecipando a seminari e workshop con musicisti jazz di alto livello,
tra i quali Pat Metheny, Mick Goodrick, Joe Diorio e Scott Henderson.
Si esibisce in diverse formazioni Jazz. Con l’orchestra Ensemble Mobile diretta da Roger
Rota suona al fianco dei solisti Gianluigi Trovesi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Tino Tracanna,
Emilio Soana e Rudi Migliardi in varie rassegne e festival jazz, fra cui Bergamo, Bologna,
Vicenza, Bolzano, Como, Clusone Jazz ’94 con la produzione ‘The Lodger’ e Bergamo
Jazz ’96 con l’esecuzione al Teatro Donizetti di una suite di Giorgio Gaslini ‘Jelly’s
back in town’ diretta dallo stesso Gaslini.Negli ultimi anni si dedica alla composizione e
realizzazione di ambienti sonori per mostre d’arte tra le più recenti Ascesi e caduti (2009) e
All Blood of water-melon (2011) di Ferrario Freres, Interno naturale (2010) della fotografa
Barbara Bartolone, Gabbie (2010) e Memorie II (2011) di Alfredo Colombo e la collettiva
Soffio (2010). Collabora con il video artista Alberto Nacci.
Silenzi in levare
“Il contorno di un colore è l'inizio di un altro colore e non deve essere conciliata la condizione
di una linea reale, perché niente interviene fra il contorno di un colore che è disposto contro
un altro. Di conseguenza, il pittore non fa i contorni pronunciati a una distanza (Martin Kemp,
Leonardo sulla pittura, pp. 86-87).
La collaborazione tra Marco Grimaldi e Adelio Leoni ha prodotto un’installazione pittorico-
sonora, dove contenuto e forma sono un respiro unitario: immagini di mondi molecolari
sospesi come in una proiezione cosmologica, forme come visioni di una componente ritmica
mandata in loop. Il soggetto principale è il mistero sotteso al silenzio in levare, allo spazio
dell’indicibile, alla pausa compresa in un corpo di segni entro una sequenza. Negli spazi
delle “Stanze”, la distribuzione delle forme in un flusso libero di energia – presenze ovoidali e
barriere ritmiche - diviene contemporaneamente apertura a simboli evocativi e codifica estetica
di una ricerca in divenire. Grimaldi incede nella continua declinazione, sempre con accenti
differenti e con lievi spostamenti di senso, di uno stesso gesto. E Leoni lo accondiscende,
lasciando dietro le orme visuali altre orme sonore, che parlano lo stesso idioma. Il mezzo della
pittura è inteso come continuo svolgimento, monomaniacale, di un’ossessione. Si affida a un
eterno ritorno, continuamente disatteso ma ostinatamente riproposto. Si oppone al declino
della pittura con un serrato corpo a corpo, nella continua accumulazione e cancellazione di
segni, forme e colori. Questa opposizione ribadita ricrea continuamente un ulteriore habitat,
un “hortus conclusus” fine a se stesso, puramente pittorico, svincolato da ogni sovrastruttura
concettuale, in cui viene data regalità alla mera percezione retinica tanto contrastata da
Duchamp. Ode al silenzio, dunque, al passo indietro, per recuperare tempo e spazio. Tempo
pittorico e spazio sonoro, che privilegiano la potenza evocativa del silenzio e del non detto
in levare. Un pittore e un compositore per mettere in azione un isomorfismo strutturale,
un travaso continuo di un flusso percettivo, da una dimensione a un’altra, continuamente:
“La parola isomorfismo si usa quando due strutture complesse possono essere mappate una
nell'altra, in modo che per ogni parte di una struttura c'è una parte corrispondente nell'altra
struttura, dove corrispondente significa che le due parti giocano ruoli simili nelle loro rispettive
strutture” (Douglas Hofstadter - Gödel, Escher, Bach: Un'Eterna Ghirlanda Brillante, p. 49).
Anche lo spettatore viene indotto a lasciarsi portare dalla linea melodica e ritmica, entro un
percorso continuamente percorribile e costretto tra barriere in sospensione e mondi circoscritti.
Ma il passo del pensiero deve cogliere ciò che è stato volutamente levato in levare.
Mauro Zanchi
SABATO 17 MARZO 2012, ore 18.30
Spazio Espositivo Le Stanze Trescore Balneario
Sabato 17 marzo 2012, ore 18.30, presso lo Spazio Espositivo Le Stanze a Trescore
Balneario sarà presentata al pubblico, la mostra Marco Grimaldi - Adelio Leoni dal
titolo Silenzi in levare. Primo appuntamento di dell’anno 2012 della rassegna Le Stanze.
Le Stanze è un progetto, curato da Mauro Zanchi e Raffaele Sicignano, giunto alla seconda
edizione, rivolge l’attenzione a varie esperienze dell’arte contemporanea: dalla pittura alla
scultura alla videoarte, è un progetto, promosso dal Comune di Trescore Balneario e
dell’Assessorato alla Cultura.
All’inaugurazione interverranno Alberto Finazzi, Sindaco di Trescore Balneario, Roberto
Belotti, Assessore alla Cultura del Comune di Trescore Balneario. Mauro Zanchi curatore
della mostra.
La mostra unisce la poetica pittorica di Marco Grimaldi e la ricerca musicale di Adelio Leoni.
L’esposizione oltre alle opere pittoriche è caratterizzata da un’istallazione dove il linguaggio
pittorico - musicale creato dai due artisti, si fonde, creando un connubio tra materia e
concetto. Ne scaturiscono un ambiente di grande fascino e reazione che porta lo spettatore
a un continuo “stato iniziale” delle cose.
Mauro Zanchi così scrive nel suo testo:
La collaborazione tra Marco Grimaldi e Adelio Leoni ha prodotto un’installazione pittorica -
sonora, dove contenuto e forma sono un respiro unitario: immagini di mondi molecolari
sospesi come in una proiezione cosmologica, forme come visioni di una componente
ritmica mandata in loop. Il soggetto principale è il mistero sotteso al silenzio in levare, allo
spazio dell’indicibile, alla pausa compresa in un corpo di segni entro una sequenza. Negli
spazi delle “Stanze”, la distribuzione delle forme in un flusso libero di energia – presenze
ovoidali e barriere ritmiche - diviene contemporaneamente apertura a simboli evocativi e
codifica estetica di una ricerca in divenire. Grimaldi incede nella continua declinazione,
sempre con accenti differenti e con lievi spostamenti di senso, di uno stesso gesto. E Leoni
lo accondiscende, lasciando dietro le orme visuali altre orme sonore, che parlano lo stesso
idioma. Il mezzo della pittura è inteso come continuo svolgimento, monomaniacale, di
un’ossessione. Si affida a un eterno ritorno, continuamente disatteso ma ostinatamente
riproposto. Si oppone al declino della pittura con un serrato corpo a corpo, nella continua
accumulazione e cancellazione di segni, forme e colori. Questa opposizione ribadita ricrea
continuamente un ulteriore habitat, un “hortus conclusus” fine a se stesso, puramente
pittorico, svincolato da ogni sovrastruttura concettuale, in cui viene data regalità alla mera
percezione retinica tanto contrastata da Duchamp. Ode al silenzio, dunque, al passo
indietro, per recuperare tempo e spazio. Tempo pittorico e spazio sonoro, che privilegiano
la potenza evocativa del silenzio e del non detto in levare. Un pittore e un compositore per
mettere in azione un isomorfismo strutturale, un travaso continuo di un flusso percettivo, da
una dimensione a un’altra, continuamente: “La parola isomorfismo si usa quando due
strutture complesse possono essere mappate una nell'altra, in modo che per ogni parte di
una struttura c'è una parte corrispondente nell'altra struttura, dove corrispondente significa
che le due parti giocano ruoli simili nelle loro rispettive strutture” (Douglas Hofstadter -
Gödel, Escher, Bach: Un'Eterna Ghirlanda Brillante, p. 49). Anche lo spettatore viene
indotto a lasciarsi portare dalla linea melodica e ritmica, entro un percorso continuamente
percorribile e costretto tra barriere in sospensione e mondi circoscritti. Ma il passo del
pensiero deve cogliere ciò che è stato volutamente levato in levare.
Scheda tecnica della mostra
Titolo
MARCO GRIMALDI - ADELIO LEONI “SILENZI IN LEVARE”
Curatori
Mauro Zanchi - Raffaele Sicignano
Sede
Complesso espositivo LE STANZE presso la Biblioteca - Mediateca A. Meli via Roma 140
Trescore Balneario (Bg)
Periodo di esposizione
Inaugurazione 17 Marzo 2012, ore 18.30
dal 17 Marzo 2012 al 08 Aprile 2012
Chiusura
La mostra resterà aperta fino al 08 Aprile 2012
Orario
Martedì - Mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18
Venerdì - Sabato
dalle 10 alle 12
Giorni di chiusura Lunedì – Giovedì- Domenica
Per informazioni e appuntamenti:
Biblioteca di Trescore 035-942737
Per visite guidate e appuntamenti 340-2624932
Curriculum
MARCO GRIMALDI
Dopo gli studi artistici presso il liceo Liceo Artistico Statale di Bergamo e successivamente
presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, si dedica completamente all’attività artistica che
nel corso degli anni si consolida sia ambito nazionale che internazionale. La sua poetica
pittorica apparentemente astratta, costruisce con la sua pittura fatta di segni e gesti
luminescenti un microcosmo, che sembra arrivare direttamente da un’era post nucleare. I
segni dinamici che crea, siano essi tracciati e accarezzati con il carbone o i colori trasmessi
sulla tela sapientemente accostati dalla conoscenza tecnica e filosofica che essi esigono,
proiettano incessantemente in un mondo di atmosfere che non hanno tempo. Chi legge le
forme di Grimaldi è sottoposto a quesiti che arrivano dal dilemma umano che più ci porta a
vivere: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?
ADELIO LEONI
Studia chitarra classica con Antonio Rigamonti e jazz con Sandro Gibellini.
Approfondisce gli studi partecipando a seminari e workshop con musicisti jazz di alto livello,
tra i quali Pat Metheny, Mick Goodrick, Joe Diorio e Scott Henderson.
Si esibisce in diverse formazioni Jazz. Con l’orchestra Ensemble Mobile diretta da Roger
Rota suona al fianco dei solisti Gianluigi Trovesi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Tino Tracanna,
Emilio Soana e Rudi Migliardi in varie rassegne e festival jazz, fra cui Bergamo, Bologna,
Vicenza, Bolzano, Como, Clusone Jazz ’94 con la produzione ‘The Lodger’ e Bergamo
Jazz ’96 con l’esecuzione al Teatro Donizetti di una suite di Giorgio Gaslini ‘Jelly’s
back in town’ diretta dallo stesso Gaslini.Negli ultimi anni si dedica alla composizione e
realizzazione di ambienti sonori per mostre d’arte tra le più recenti Ascesi e caduti (2009) e
All Blood of water-melon (2011) di Ferrario Freres, Interno naturale (2010) della fotografa
Barbara Bartolone, Gabbie (2010) e Memorie II (2011) di Alfredo Colombo e la collettiva
Soffio (2010). Collabora con il video artista Alberto Nacci.
Silenzi in levare
“Il contorno di un colore è l'inizio di un altro colore e non deve essere conciliata la condizione
di una linea reale, perché niente interviene fra il contorno di un colore che è disposto contro
un altro. Di conseguenza, il pittore non fa i contorni pronunciati a una distanza (Martin Kemp,
Leonardo sulla pittura, pp. 86-87).
La collaborazione tra Marco Grimaldi e Adelio Leoni ha prodotto un’installazione pittorico-
sonora, dove contenuto e forma sono un respiro unitario: immagini di mondi molecolari
sospesi come in una proiezione cosmologica, forme come visioni di una componente ritmica
mandata in loop. Il soggetto principale è il mistero sotteso al silenzio in levare, allo spazio
dell’indicibile, alla pausa compresa in un corpo di segni entro una sequenza. Negli spazi
delle “Stanze”, la distribuzione delle forme in un flusso libero di energia – presenze ovoidali e
barriere ritmiche - diviene contemporaneamente apertura a simboli evocativi e codifica estetica
di una ricerca in divenire. Grimaldi incede nella continua declinazione, sempre con accenti
differenti e con lievi spostamenti di senso, di uno stesso gesto. E Leoni lo accondiscende,
lasciando dietro le orme visuali altre orme sonore, che parlano lo stesso idioma. Il mezzo della
pittura è inteso come continuo svolgimento, monomaniacale, di un’ossessione. Si affida a un
eterno ritorno, continuamente disatteso ma ostinatamente riproposto. Si oppone al declino
della pittura con un serrato corpo a corpo, nella continua accumulazione e cancellazione di
segni, forme e colori. Questa opposizione ribadita ricrea continuamente un ulteriore habitat,
un “hortus conclusus” fine a se stesso, puramente pittorico, svincolato da ogni sovrastruttura
concettuale, in cui viene data regalità alla mera percezione retinica tanto contrastata da
Duchamp. Ode al silenzio, dunque, al passo indietro, per recuperare tempo e spazio. Tempo
pittorico e spazio sonoro, che privilegiano la potenza evocativa del silenzio e del non detto
in levare. Un pittore e un compositore per mettere in azione un isomorfismo strutturale,
un travaso continuo di un flusso percettivo, da una dimensione a un’altra, continuamente:
“La parola isomorfismo si usa quando due strutture complesse possono essere mappate una
nell'altra, in modo che per ogni parte di una struttura c'è una parte corrispondente nell'altra
struttura, dove corrispondente significa che le due parti giocano ruoli simili nelle loro rispettive
strutture” (Douglas Hofstadter - Gödel, Escher, Bach: Un'Eterna Ghirlanda Brillante, p. 49).
Anche lo spettatore viene indotto a lasciarsi portare dalla linea melodica e ritmica, entro un
percorso continuamente percorribile e costretto tra barriere in sospensione e mondi circoscritti.
Ma il passo del pensiero deve cogliere ciò che è stato volutamente levato in levare.
Mauro Zanchi
17
marzo 2012
Marco Grimaldi / Adelio Leoni – Silenzi in levare
Dal 17 marzo all'otto aprile 2012
arte contemporanea
Location
COMPLESSO LE STANZE – BIBLIOTECA COMUNALE
Trescore Balneario, Via Roma, 140, (Bergamo)
Trescore Balneario, Via Roma, 140, (Bergamo)
Orario di apertura
Martedì - Mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18
Venerdì - Sabato
dalle 10 alle 12. Giorni di chiusura Lunedì – Giovedì - Domenica
Vernissage
17 Marzo 2012, ore 18.30
Autore
Curatore