Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Annamaria Di Giacomo / Stefania Zocco – L’ospite ostile
Primo appuntamento al BOCS per il duo di artiste siciliane Annamaria Di Giacomo e Stefania Zocco, con il contributo di Alessandra Ferlito e Giusi Diana.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A due mesi dall'apertura, dopo aver ospitato incontri, dibattiti, video-proiezioni e altri eventi che hanno realizzato il significato più profondo della sua presenza al BOCS, l'Agorà di Sebastiano Mortellaro - esplicito invito a vivere lo spazio espositivo come "spazio delle relazioni" - si trova a dialogare con l'intervento di Annamaria Di Giacomo e Stefania Zocco, che vediamo lavorare insieme per la prima volta.
L'opera delle due siciliane, anticipazione di un progetto nato nel 2011 e ancora in via di sviluppo, si innesta su quella preesistente con un peso tale da impedirle di rispondere alla sua funzione primaria: raccogliere i visitatori al suo interno, chiamandoli a sostare di fronte a un dubbio amletico rispetto al quale interrogarsi e confrontarsi. Se l'Agorà (una serra di dimensioni ambientali, il cui ingresso coincide con quello del BOCS) è stata concepita in maniera tale da includere e costringere tutti gli agenti e gli attori all'interno di un'unica scena (un unico volume compatto e chiuso, con un'unica via di entrata/uscita), l'azione del duo vìola - apparentemente - questa premessa basilare e ribalta le posizioni iniziali; si libera dei limiti fisici imposti dalla serra-tempio, ne espande i propositi e agisce attraverso lo "spazio interstiziale" (intermedio, tra le cose, Chôra platonica), dove altri scambi, incontri e relazioni sono ancora possibili.
L'ospite ostile (prima opera del progetto Devi piegarti verso ciò che raccogli) è insieme conseguenza, effetto e, a sua volta, causa; risponde a una richiesta di partecipazione critica, nasce da un'urgenza creativa condivisa e sfocia in impulso all'integrazione. Un corposo strato di cotone grezzo in fiocchi (che Annamaria e Stefania hanno raccolto a mano, nei campi di Gela, ormai incolti da decenni), occupa interamente la superficie calpestabile dell'Agorà, rendendola di fatto impraticabile; allo stesso tempo, la sua presenza ambigua (hospes e hostis, ospite e nemico/estraneo) spinge il fruitore ad esplorare nuove traiettorie (quelle che finora gli erano state negate) e a rinnovare la propria esperienza percettiva e relazionale, in un continuo muoversi tra contenitori e contenuti.
L'opera delle due siciliane, anticipazione di un progetto nato nel 2011 e ancora in via di sviluppo, si innesta su quella preesistente con un peso tale da impedirle di rispondere alla sua funzione primaria: raccogliere i visitatori al suo interno, chiamandoli a sostare di fronte a un dubbio amletico rispetto al quale interrogarsi e confrontarsi. Se l'Agorà (una serra di dimensioni ambientali, il cui ingresso coincide con quello del BOCS) è stata concepita in maniera tale da includere e costringere tutti gli agenti e gli attori all'interno di un'unica scena (un unico volume compatto e chiuso, con un'unica via di entrata/uscita), l'azione del duo vìola - apparentemente - questa premessa basilare e ribalta le posizioni iniziali; si libera dei limiti fisici imposti dalla serra-tempio, ne espande i propositi e agisce attraverso lo "spazio interstiziale" (intermedio, tra le cose, Chôra platonica), dove altri scambi, incontri e relazioni sono ancora possibili.
L'ospite ostile (prima opera del progetto Devi piegarti verso ciò che raccogli) è insieme conseguenza, effetto e, a sua volta, causa; risponde a una richiesta di partecipazione critica, nasce da un'urgenza creativa condivisa e sfocia in impulso all'integrazione. Un corposo strato di cotone grezzo in fiocchi (che Annamaria e Stefania hanno raccolto a mano, nei campi di Gela, ormai incolti da decenni), occupa interamente la superficie calpestabile dell'Agorà, rendendola di fatto impraticabile; allo stesso tempo, la sua presenza ambigua (hospes e hostis, ospite e nemico/estraneo) spinge il fruitore ad esplorare nuove traiettorie (quelle che finora gli erano state negate) e a rinnovare la propria esperienza percettiva e relazionale, in un continuo muoversi tra contenitori e contenuti.
11
marzo 2012
Annamaria Di Giacomo / Stefania Zocco – L’ospite ostile
Dall'undici marzo al 14 aprile 2012
arte contemporanea
Location
BOCS – BOCS OF CONTEMPORARY SPACE
Catania, Via Grimaldi, 150, (Catania)
Catania, Via Grimaldi, 150, (Catania)
Orario di apertura
Visite su appuntamento +39 338 22 03 041
Vernissage
11 Marzo 2012, ore 18.00
Autore
Curatore