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Pervinca Paccini – Viola
Il reading del romanzo “Viola” di Pervinca Paccini è introdotto da una breve lectio del Prof. Carlo Franza, docente e giornalista, che mette in luce valenze formali, stilistiche e contenutistiche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Evento è promosso dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del secondo Novecento. Il reading del romanzo “Viola” di Pervinca Paccini è introdotto da una breve lectio del Prof. Carlo Franza, docente e giornalista, che mette in luce valenze formali, stilistiche e contenutistiche. Bene si adatta all’Evento la bellissima mostra “Il cuore del paesaggio” dell’artista Valeria Mariotti, presente nello spazio fino al 17 marzo. La presenza di intellettuali ed artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l'ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.
Al di là dei personaggi, l’autentica protagonista del romanzo è Milano. La città di oggi, in bilico fra la memoria delle proprie radici morali e i nuovi miti del presunto progresso; e la Milano di ieri, con i suoi quartieri, le osterie, la cultura vissuta come rivoluzione, l’intransigenza, le ingenuità e gli eccessi di una partecipazione politica che credeva negli ideali non ancora offesi dalla banalizzazione del qualunquismo mediatico.
Il romanzo mette a confronto, e in rapporto, la generazione che “ha fatto il sessantotto” e quella dei figli, senza indulgere a facili sentimentalismi, senza rimpianti e senza pentimenti.
Due sorelle, Giulia e Viola, agli inizi degli anni settanta, Un legame intenso, che proviene dai giochi dell’infanzia e dai sogni dell’adolescenza: l’università, le lotte del movimento studentesco, la disubbidienza femminista, l’amore e il sesso sperimentati come liberazione, la politica come passione. Succede qualcosa, qualcosa di oscuro che non le riguarda direttamente, ma che le coinvolge.
Aprile 2003: una serie di eventi casuali pone Giulia di fronte agli interrogativi inquietanti sulla morte della sorella, avvenuta trent’anni prima. L’incontro con Gabriele le dà la consapevolezza di non essere più sola e di poter intraprendere quel viaggio nel passato, doloroso ma necessario, per restituire la morte di Viola alla quiete del ricordo senza cedere alla rassegnazione.
Il presente, narrato da Gabriele, e il passato, una sorta di monologo d’autore che si rivolge a Viola con un tu quasi inquisitorio (ma carico di condivisione), prendono il via da luoghi e motivazioni distanti per poi mescolarsi, nei capitoli seguenti, con ritmi sempre più serrati, fino a quasi a confondersi.
“Viola” ha ricevuto nel 2010, attraverso il voto dei lettori, il premio per il miglior incipit tra i romanzi pubblicati su il IlMioLibro.
Pervinca Paccini è nata e vive a Milano. Ha insegnato materie letterarie nella scuola media e come dirigente scolastico ha diretto per diciotto anni un istituto scolastico statale.
Nella professione, nella vita e nella scrittura considera irrinunciabile l’attenzione all’uomo nella sua dimensione individuale, sociale e culturale.
Con Autodafé Edizioni ha già pubblicato la raccolta di racconti “Vuoti a perdere” vincendo il Premio delle Arti – Premio della Cultura per la narrativa, XXIII edizione 2011 del Circolo della Stampa di Milano.
In copertina “Anteprima”, tecnica mista dell’artista Marisa Settembrini, 2011
Sarà presente il violinista Lorenzo Barbagli con una performance.
Leggerà alcuni brani la Prof.ssa Gabriella Zani
Seguirà aperitivo e degustazione di pasticceria di eccellenza “Le Cuspidi” di Nocera F. e Vizzì G.s.n.c. – Raffadali (AG).
Al di là dei personaggi, l’autentica protagonista del romanzo è Milano. La città di oggi, in bilico fra la memoria delle proprie radici morali e i nuovi miti del presunto progresso; e la Milano di ieri, con i suoi quartieri, le osterie, la cultura vissuta come rivoluzione, l’intransigenza, le ingenuità e gli eccessi di una partecipazione politica che credeva negli ideali non ancora offesi dalla banalizzazione del qualunquismo mediatico.
Il romanzo mette a confronto, e in rapporto, la generazione che “ha fatto il sessantotto” e quella dei figli, senza indulgere a facili sentimentalismi, senza rimpianti e senza pentimenti.
Due sorelle, Giulia e Viola, agli inizi degli anni settanta, Un legame intenso, che proviene dai giochi dell’infanzia e dai sogni dell’adolescenza: l’università, le lotte del movimento studentesco, la disubbidienza femminista, l’amore e il sesso sperimentati come liberazione, la politica come passione. Succede qualcosa, qualcosa di oscuro che non le riguarda direttamente, ma che le coinvolge.
Aprile 2003: una serie di eventi casuali pone Giulia di fronte agli interrogativi inquietanti sulla morte della sorella, avvenuta trent’anni prima. L’incontro con Gabriele le dà la consapevolezza di non essere più sola e di poter intraprendere quel viaggio nel passato, doloroso ma necessario, per restituire la morte di Viola alla quiete del ricordo senza cedere alla rassegnazione.
Il presente, narrato da Gabriele, e il passato, una sorta di monologo d’autore che si rivolge a Viola con un tu quasi inquisitorio (ma carico di condivisione), prendono il via da luoghi e motivazioni distanti per poi mescolarsi, nei capitoli seguenti, con ritmi sempre più serrati, fino a quasi a confondersi.
“Viola” ha ricevuto nel 2010, attraverso il voto dei lettori, il premio per il miglior incipit tra i romanzi pubblicati su il IlMioLibro.
Pervinca Paccini è nata e vive a Milano. Ha insegnato materie letterarie nella scuola media e come dirigente scolastico ha diretto per diciotto anni un istituto scolastico statale.
Nella professione, nella vita e nella scrittura considera irrinunciabile l’attenzione all’uomo nella sua dimensione individuale, sociale e culturale.
Con Autodafé Edizioni ha già pubblicato la raccolta di racconti “Vuoti a perdere” vincendo il Premio delle Arti – Premio della Cultura per la narrativa, XXIII edizione 2011 del Circolo della Stampa di Milano.
In copertina “Anteprima”, tecnica mista dell’artista Marisa Settembrini, 2011
Sarà presente il violinista Lorenzo Barbagli con una performance.
Leggerà alcuni brani la Prof.ssa Gabriella Zani
Seguirà aperitivo e degustazione di pasticceria di eccellenza “Le Cuspidi” di Nocera F. e Vizzì G.s.n.c. – Raffadali (AG).
08
marzo 2012
Pervinca Paccini – Viola
08 marzo 2012
serata - evento
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
ore 18.00-20.00
Vernissage
8 Marzo 2012, ore 18.00
Autore
Curatore