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Senso Plurimo #3: Sandro Marasco
Primo appuntamento per l’edizione 2012 di Senso Plurimo
la rassegna di arti visive a cura di Marinilde Giannandrea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Riparte nel foyer dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce SENSO PLURIMO#3 2012, la rassegna di arti visive, curata da Marinilde Giannandrea, giornalista, critica e docente presso il Liceo Artistico “V. Ciardo” di Lecce, offre per il terzo anno consecutivo uno spaccato della giovane arte pugliese in una pluralità di linguaggi che mette in campo l’energia e la ricchezza delle forme del contemporaneo. Tra gli aspetti costanti c’è il format espositivo, progettato da Rune Ricciardelli per il foyer del teatro, un box mutevole che ha l’ambizione di proporsi come piccolo deposito dei sogni e delle contraddizioni del presente.
Anche quest’anno si rinuncia alle tematizzazioni e si prova a registrare la complessità dei fenomeni artistici in una visone multipla e dialettica che si concentra su quattro artisti, Sandro Marasco, Pierpaolo Miccolis, Maria Grazia Carriero, Alessandro Passaro, che per Senso Plurimo realizzeranno quattro mostre personali site specific con l’obiettivo di tracciare una relazione con lo spazio e il pubblico del teatro.
Alla rassegna partecipa anche Carlo Michele Schirinzi con un omaggio a Carmelo Bene al quale il video artista salentino è sempre stato legato e nel quale riconosce una delle sue principali fonti d’ispirazione.
Vernissage venerdì 24 febbraio 2012 alle ore 18.30 per LA STANZA (ingresso libero) il nuovo lavoro di Sandro Marasco (visitabile fino al 10 marzo 2012).
Alla presentazione, Stefano Cristante, docente di Sociologia delle comunicazioni di massa presso l'Università di studi di Lecce, discuterà con l'artista e il pubblico di CONAR (Centro Nazionale per la Raccomandazione) la performance realizzata dallo stesso Marasco nel 2008.
La “stanzetta adolescenziale” riprodotta da Sandro Marasco nel box del foyer del teatro Koreja rappresenta per l’artista la propria “storia personale e privata” la quale, oggi, diventa pubblica nel momento in cui viene condivisa con lo spettatore. Chi entra in questo luogo si ritrova immerso in un ambiente reso vivido dalla fluorescenza delle luci di Wood che non delineano i profili delle cose ma, con il chiarore più o meno intenso di una luce blu, ne rivelano l’essenza per evidenziare ciò che apparentemente non è visibile. Affacciati da una finestrella del box ci si ritrova in una camera con molti oggetti familiari alla vita di un adolescente: il letto disfatto, un calzino abbandonato, una pantofola persa, tanti fazzoletti usati sparsi un po’ ovunque (tracce di una pratica onanistica frequente).
[…] Un letto disfatto e un disordine consumato, un televisore con immagini senza sonoro e tracce di residui organici che stanno a indicare un luogo dove è passata della vita. L’environment di Sandro Marasco, occupato dalle sonorità contemporanee di Stefano Urkuma De Santis, implica tre distinte presenze: l’artista, lo spettatore e la sfuggente realtà degli oggetti in una camera piena di segnali dell’esistenza di un ipotetico abitante.
Le ossessioni sociali nascono da universi privati e il senso di solitudine è una dichiarazione della permanenza di un universo alienato e individuale; chi osserva dà significato a un racconto che si sviluppa sul diaframma permeabile tra privato e pubblico e si dipana attraverso la psicologia degli cose e delle frasi familiari che ricoprono le pareti. Sandro Marasco si è accostato al format espositivo ripensandolo totalmente e l’ha fatto diventare un micro edificio abitabile con un allestimento scenografico che racconta di problematiche personali, sessuali, socio-culturali, pensato e illuminato in maniera innaturale. La Stanza ha un’anima che fa emergere la persistenza del desiderio, della memoria, e degli affetti e si rivolge direttamente all’esperienza multisensoriale dello spettatore spingendolo a una pratica da voyer che confonde diversi ordini esperienza minando qualsiasi interpretazione semplicistica. Gli oggetti costituiscono un puzzle di enigmi separati ma collegabili tra loro, il letto in disordine e i fazzoletti di carta alludono a una pratica masturbatoria ed entrano in relazione con le frasi di amici e parenti attaccate alle pareti, la scelta delle luci contribuisce allo spiazzamento e provoca disagio e claustrofobia con un’unica e incerta via di fuga.
Nella produzione recente di Marasco si avverte la necessità urgente e quasi inevitabile di una dichiarazione, di uno slogan, di una presa di posizione pubblica e lo fa da un osservatorio marginale e periferico ma non per questo meno incisivo. Una tattica che riflette una lettura attenta della scena attuale e una pratica che introduce gli spettatori alla presa d’atto della realtà. Le operazioni performative di CONAR (Comitato Nazionale per la Raccomandazione), la torta piena di mosche presentata alla Biennale, le installazioni luminose in arabo dichiarano ciò che sappiamo e cosa siamo diventati: la pratica strutturale della raccomandazione, l’intreccio delle culture, il senso di morte e di disfacimento. Ciò che costituisce il nucleo di questi suoi interventi è dunque la dimensione processuale e concettuale che non soffre di complesse elaborazioni accademiche e si organizza in una pratica provocatoria libera da frustrazioni intellettuali o estetiche […]
Marinilde Giannandrea
Sandro Marasco Presicce (LE) 1973
Utilizza prevalentemente la pittura, la scultura e la fotografia a contenuto relazionale e sociale e ha al suo attivo il progetto Conar sulla pratica consolidata della raccomandazione con il quale ha mandato in cortocircuito i sistemi di comunicazione televisiva e giornalistica. È stato tra i protagonisti di Illuminando Lecce con un’installazione dedicata al dialogo tra i popoli ed ha partecipato al padiglione regionale della 54° Biennale di Venezia. Ha esposto in numerose mostre collettive e personali, tra le più recenti: Il cuoco, l’architetto, l’artista e il suo curatore – Plenilunio alla fortezza a Mola di Bari Paintings – Dolochi Art Visual & Music Meeting Hall nell’Isola di Samo in Grecia; Sound Res - Residenza artistica - Masseria "Ospitale" – Lecce.
24
febbraio 2012
Senso Plurimo #3: Sandro Marasco
Dal 24 febbraio al 10 marzo 2012
arte contemporanea
Location
CANTIERI TEATRALI KOREJA
Lecce, Via Guido Dorso, 70, (Lecce)
Lecce, Via Guido Dorso, 70, (Lecce)
Vernissage
24 Febbraio 2012, ore 18.30
Autore
Curatore