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Giuseppe Borsoi – La Luce che conduce
Foto artistiche, scatti d’autore, schegge di vita e di poesia visiva declinanti la peculiare cifra espressiva dell’Artista Giuseppe Borsoi, ispirato e guidato dalla sua Musa elettiva: la Luce
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artista per vocazione innata. Fotografo per passione coltivata. Due dimensioni esistenziali
ed espressive per Giuseppe Borsoi, necessarie e inscindibili per la sua identità, in grado di
compenetrarsi, dialogare e crescere all’unisono. Due modi d’essere oltre che di sentire e raccontare
il mondo, tenuti insieme dal Talento, che è la parola chiave, il punto nodale, il fulcro ispirativo di
tutta l’arte fotografica di Giuseppe. Qui c’è Talento. E’indubbio: lo si percepisce, lo si vede e lo si
ammira. Nucleo centrale della personale "La Luce che conduce", ospitata dal 17 marzo al 9 aprile
2012 nella pittoresca cornice del Molinetto della Croda a Refrontolo, è la luce come fenomeno
estetico assoluto. Immagini bellissime raccontano le mille trasformazioni della luce e dell’ombra.
Attraverso questo lavoro l’artista propone la sua personale ricerca sul quotidiano trasformato
in immagini in bilico tra reale e surreale, tra esplicito e misterioso: atmosfere magiche, spesso
oniriche, sempre evocative. La relazione tra realtà e finzione non risuona, nei suoi lavori di valenze
morali, ma, rivela, attraverso il delicato ricorso al bianco e nero, il gioco misterioso e fantastico
dell’intuizione senza regole. Vibra in essi, una luce che non definisce i contorni dei soggetti
fotografati, descrivendoli, ma è essa stessa protagonista dell’immagine. La Luce del Talento che
viene da Dio, la Luce dell’Arte e delle Muse, la Luce che ci appassiona alla Vita e ci svela la nostra
essenza: la Luce-Verità che ci contiene, ci delimita e ci consente di evolvere. Una poetica classica e
rinnovata, nel contempo, quella di Giuseppe Borsoi, germogliante da un campo di sperimentazione
artistica e di libertà creativa assolute, che Giuseppe Borsoi padroneggia in modo particolarmente
magistrale, come testimoniano le affascinanti fotografie della personale, nelle quali egli privilegia
composizioni nello stesso tempo ricercate e scarne, incisive e solfeggianti, caratterizzate da
inquadrature e tagli prospettici d’inedita audacia.
Biografia
Un “Crazy Horse” al servizio della propria libertà creativa, ovvero una personalità galoppante e
vulcanica, che vive in simbiosi con il medium fotografico, mezzo espressivo per eccellenza della
sua identità. Ecco l’immagine allegorica in grado di tratteggiare, forse più fedelmente, la personalità
eclettica e poliedrica di Giuseppe Borsoi. L’incontro fatale con l’Amore della sua vita, la
Fotografia, avviene intorno ai 18 anni: ambienti agresti, animali domestici, paesaggi collinari e
montani, la Natura in tutte le sue declinazioni più caratteristiche dominano le prime realizzazioni,
che rivelano, fin da subito, una mirabile padronanza esecutiva e una marcata autonomia ispirativa
verso le più consuete e diffuse traduzioni fotografiche della realtà circostante.
Tutela e difende per anni il suo talento da qualsiasi intrusione e invadenza, indotta dal proliferare di
mode e modi tecnologici, vincolanti e impoverenti. Ciò che conta per la sua etica-estetica è
l’espressione del sé più profondo nell’istantaneità e nella lucidità della “fotografia pura”. Nel 2009
esce dal suo “otium artis” privilegiato, quell’hortus quieto ove germogliano i suoi “shooting”, per
abbracciare il pubblico in carne e ossa, che già lo stima e lo segue con devozione nel mondo del
web. Eventi di rilievo scandiscono quest’ultimo anno. La collaborazione con la Società Artematica
di Andrea Brunello, in occasione della mostra di Conegliano Veneto, dal titolo “Giovanni Battista
Cima. Il Poeta del paesaggio”con un serie di scatti naturalistici per la sezione turistica
dell’iniziativa e la relativa pubblicazione, edita da Marsilio. La personale fotografica “Giuseppe
Borsoi e la Luce che conduce”, alla Libreria Lovat di Villorba (TV). La copertina del
volume “Storia del movimento cooperativo friulano” edito dalla casa editrice universitaria udinese.
In preparazione il progetto di alcune esposizioni di qualità in gallerie d’arte pubbliche e private, in
varie località italiane, oltre alla partecipazione al Premio artistico internazionale “Arte Laguna”,
edizione 2011. La seconda mostra fotografica personale si svolge nelle sale espositive del Comune
di Pieve d’Alpago, dal 6 febbraio al 6 marzo 2011. Ne segue l’invito, caldeggiato dal sindaco della
medesima cittadina, il dottor Ermino Mazzucco, a unirsi ai 63 artisti, che compongono la
collettiva “Firme d’Arte a Pieve”, i quali offrono alla visione del pubblico, sempre nella medesima
sede, dal 12 marzo al 25 aprile 2011, opere pittoriche, fotografiche e scultoree, di notevole pregio
creativo. Sabato 12 marzo 2011 riceve dal Primo Cittadino di Pieve d’Alpago la cittadinanza
onoraria per meriti artisti. Nel luglio 2011 la Società Information Technology di Prato, che si
occupa di servizi per l’innovazione culturale, si avvale dello scatto “Artigiano al lavoro”, a corredo
delle sezioni sull’artigianato artistico, presenti in una serie di guide tematiche, in via di
pubblicazione per conto della Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del progetto Interreg
fanALP.
Nel secondo semestre del 2011, in collaborazione con la prestigiosa Galleria trevigiana di Christine
Polin, Giuseppe mette a segno due appuntamenti di rilievo, che raccolgono considerevole riscontro
di pubblico. Personale "La Luce che conduce", presso l'Hotel Croce di Malta, in via Altinate, Lido
di Jesolo, dal 28 luglio al 30 settembre 2011; partecipazione di prim'ordine, con uno stand
monografico, alla XVIIesima edizione della celebre rassegna, "Antiquari ai Carraresi", nell'ambito
dell'evento-debutto 2011, "L'Arte Moderna e Contemporanea a Ca' dei Carraresi", presso
l'importante polo espositivo del capoluogo della Marca, dal 9 al 18 settembre 2011. L'anno 2011 si
conclude con l'iscrizione al Concorso internazionale "Premio Art in the City", bandito e promosso
dall'Associazione artistico-culturale omonima di Villorba (TV), ancora in corso.
Il 2012 appare fecondo e foriero di appuntamenti di risonanza: una selezione di opere fotografiche,
firmate dall'Artista Borsoi, è in visione, fino al 29 febbraio 2012, al Liassidi Palace Hotel di
Venezia, nel Sestiere di San Marco, nella rassegna “Collettiva d'arte contemporanea e Design”, a
cura di Valentina Borotto e della gallerista Christine Polin. Fino al prossimo evento espositivo, che
ci ricongiungerà, da sabato 17 marzo 2012, alla Luce rigeneratrice della sua arte, lungo i gentili
declivi del Quartier del Piave e del Felettano, nell’amena cornice del Molinetto della Croda di
Refrontolo, terra d’illustri artisti e del rinomato Passito Marzemino. Il resto è storia corrente.
Sempre fotografica.
Elena Pilato
ed espressive per Giuseppe Borsoi, necessarie e inscindibili per la sua identità, in grado di
compenetrarsi, dialogare e crescere all’unisono. Due modi d’essere oltre che di sentire e raccontare
il mondo, tenuti insieme dal Talento, che è la parola chiave, il punto nodale, il fulcro ispirativo di
tutta l’arte fotografica di Giuseppe. Qui c’è Talento. E’indubbio: lo si percepisce, lo si vede e lo si
ammira. Nucleo centrale della personale "La Luce che conduce", ospitata dal 17 marzo al 9 aprile
2012 nella pittoresca cornice del Molinetto della Croda a Refrontolo, è la luce come fenomeno
estetico assoluto. Immagini bellissime raccontano le mille trasformazioni della luce e dell’ombra.
Attraverso questo lavoro l’artista propone la sua personale ricerca sul quotidiano trasformato
in immagini in bilico tra reale e surreale, tra esplicito e misterioso: atmosfere magiche, spesso
oniriche, sempre evocative. La relazione tra realtà e finzione non risuona, nei suoi lavori di valenze
morali, ma, rivela, attraverso il delicato ricorso al bianco e nero, il gioco misterioso e fantastico
dell’intuizione senza regole. Vibra in essi, una luce che non definisce i contorni dei soggetti
fotografati, descrivendoli, ma è essa stessa protagonista dell’immagine. La Luce del Talento che
viene da Dio, la Luce dell’Arte e delle Muse, la Luce che ci appassiona alla Vita e ci svela la nostra
essenza: la Luce-Verità che ci contiene, ci delimita e ci consente di evolvere. Una poetica classica e
rinnovata, nel contempo, quella di Giuseppe Borsoi, germogliante da un campo di sperimentazione
artistica e di libertà creativa assolute, che Giuseppe Borsoi padroneggia in modo particolarmente
magistrale, come testimoniano le affascinanti fotografie della personale, nelle quali egli privilegia
composizioni nello stesso tempo ricercate e scarne, incisive e solfeggianti, caratterizzate da
inquadrature e tagli prospettici d’inedita audacia.
Biografia
Un “Crazy Horse” al servizio della propria libertà creativa, ovvero una personalità galoppante e
vulcanica, che vive in simbiosi con il medium fotografico, mezzo espressivo per eccellenza della
sua identità. Ecco l’immagine allegorica in grado di tratteggiare, forse più fedelmente, la personalità
eclettica e poliedrica di Giuseppe Borsoi. L’incontro fatale con l’Amore della sua vita, la
Fotografia, avviene intorno ai 18 anni: ambienti agresti, animali domestici, paesaggi collinari e
montani, la Natura in tutte le sue declinazioni più caratteristiche dominano le prime realizzazioni,
che rivelano, fin da subito, una mirabile padronanza esecutiva e una marcata autonomia ispirativa
verso le più consuete e diffuse traduzioni fotografiche della realtà circostante.
Tutela e difende per anni il suo talento da qualsiasi intrusione e invadenza, indotta dal proliferare di
mode e modi tecnologici, vincolanti e impoverenti. Ciò che conta per la sua etica-estetica è
l’espressione del sé più profondo nell’istantaneità e nella lucidità della “fotografia pura”. Nel 2009
esce dal suo “otium artis” privilegiato, quell’hortus quieto ove germogliano i suoi “shooting”, per
abbracciare il pubblico in carne e ossa, che già lo stima e lo segue con devozione nel mondo del
web. Eventi di rilievo scandiscono quest’ultimo anno. La collaborazione con la Società Artematica
di Andrea Brunello, in occasione della mostra di Conegliano Veneto, dal titolo “Giovanni Battista
Cima. Il Poeta del paesaggio”con un serie di scatti naturalistici per la sezione turistica
dell’iniziativa e la relativa pubblicazione, edita da Marsilio. La personale fotografica “Giuseppe
Borsoi e la Luce che conduce”, alla Libreria Lovat di Villorba (TV). La copertina del
volume “Storia del movimento cooperativo friulano” edito dalla casa editrice universitaria udinese.
In preparazione il progetto di alcune esposizioni di qualità in gallerie d’arte pubbliche e private, in
varie località italiane, oltre alla partecipazione al Premio artistico internazionale “Arte Laguna”,
edizione 2011. La seconda mostra fotografica personale si svolge nelle sale espositive del Comune
di Pieve d’Alpago, dal 6 febbraio al 6 marzo 2011. Ne segue l’invito, caldeggiato dal sindaco della
medesima cittadina, il dottor Ermino Mazzucco, a unirsi ai 63 artisti, che compongono la
collettiva “Firme d’Arte a Pieve”, i quali offrono alla visione del pubblico, sempre nella medesima
sede, dal 12 marzo al 25 aprile 2011, opere pittoriche, fotografiche e scultoree, di notevole pregio
creativo. Sabato 12 marzo 2011 riceve dal Primo Cittadino di Pieve d’Alpago la cittadinanza
onoraria per meriti artisti. Nel luglio 2011 la Società Information Technology di Prato, che si
occupa di servizi per l’innovazione culturale, si avvale dello scatto “Artigiano al lavoro”, a corredo
delle sezioni sull’artigianato artistico, presenti in una serie di guide tematiche, in via di
pubblicazione per conto della Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del progetto Interreg
fanALP.
Nel secondo semestre del 2011, in collaborazione con la prestigiosa Galleria trevigiana di Christine
Polin, Giuseppe mette a segno due appuntamenti di rilievo, che raccolgono considerevole riscontro
di pubblico. Personale "La Luce che conduce", presso l'Hotel Croce di Malta, in via Altinate, Lido
di Jesolo, dal 28 luglio al 30 settembre 2011; partecipazione di prim'ordine, con uno stand
monografico, alla XVIIesima edizione della celebre rassegna, "Antiquari ai Carraresi", nell'ambito
dell'evento-debutto 2011, "L'Arte Moderna e Contemporanea a Ca' dei Carraresi", presso
l'importante polo espositivo del capoluogo della Marca, dal 9 al 18 settembre 2011. L'anno 2011 si
conclude con l'iscrizione al Concorso internazionale "Premio Art in the City", bandito e promosso
dall'Associazione artistico-culturale omonima di Villorba (TV), ancora in corso.
Il 2012 appare fecondo e foriero di appuntamenti di risonanza: una selezione di opere fotografiche,
firmate dall'Artista Borsoi, è in visione, fino al 29 febbraio 2012, al Liassidi Palace Hotel di
Venezia, nel Sestiere di San Marco, nella rassegna “Collettiva d'arte contemporanea e Design”, a
cura di Valentina Borotto e della gallerista Christine Polin. Fino al prossimo evento espositivo, che
ci ricongiungerà, da sabato 17 marzo 2012, alla Luce rigeneratrice della sua arte, lungo i gentili
declivi del Quartier del Piave e del Felettano, nell’amena cornice del Molinetto della Croda di
Refrontolo, terra d’illustri artisti e del rinomato Passito Marzemino. Il resto è storia corrente.
Sempre fotografica.
Elena Pilato
17
marzo 2012
Giuseppe Borsoi – La Luce che conduce
Dal 17 marzo al 09 aprile 2012
fotografia
Location
MOLINETTO DELLA CRODA
Refrontolo, (Treviso)
Refrontolo, (Treviso)
Biglietti
1,50 € a persona; gratis fino a 14 anni
Orario di apertura
dalle 15.00 alle 18.00 mercoledì, giovedì e venerdì: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30, sabato e domenica
Vernissage
17 Marzo 2012, ore 17
Sito web
www.giuseppeborsoi.it
Autore
Curatore