04 dicembre 2001

Fino al 13.I.2002 Stefania Massaccesi Ancona, Mole Vanvitelliana

 
40 grandi oli su tela e 20 acquerelli disvelano un’arte impetuosa tra solennità e mistero, limpida modernità ed echi barocchi...

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La Mole Vanvitelliana, ospita fino alla metà di gennaio, la prima personale dell’artista marchigiana Stefania Massaccesi. Una mostra unica nel suo genere ripercorre la carriera di un’artista autodidatta che vantava tra i suoi ammiratori il grande Federico Zeri.
Un allestimento particolarissimo – pensato da Massimo di Matteo – caratterizzato da un notevole rigore formale, mette in risalto attraverso i pannelli grigi e le enormi ‘gabbie’ d’acciaio, le ‘geometrie’ mentali dell’artista.
60 opere tra acquarelli e oli mettono in luce un animo inquieto, dotato di una fortissima creatività votata all’autoanalisi ed alla rappresentazione/interpretazione della realtà contemporanea, il tutto attraverso un gioco di metafore e di rimandi in una situazione a dir poco paradossale. La tecnica raffinatissima, quasi iper reale, ed il rigore si scontrano con i soggetti e con la composizione, la perfezione formale ordina una realtà confusa quale è quella del sogno.
Vedendo le opere della Massaccesi diventa difficile e quasi limitativo parlare di quadri, essi sono in effetti -come li definiva Zeri- dei veri e propri ‘romanzi’.
Un cantiere aperto, dei grattacieli, la pista di un aeroporto, una processione, il mercato, un laboratorio scientifico o un palazzo cinquecentesco diventano gli scenari atipici dell’umanità indagata dall’artista, personaggi ricorrenti, più o meno famosi, più o meno riconoscibili ‘abitano’ questo romanzo pittorico con le loro angosce e con i loro pensieri, in atteggiamenti impossibili, come in un enorme flusso di coscienza generato dall’artista. Massaccesi, ANSIA GENERALIZZATA I olio cm. 140x120
Le opere diventano la rappresentazione fisica e visiva della sua riflessione, nulla è veramente reale, tutto esula dal controllo dello spazio e del tempo, ogni elemento, avulso dal contesto in cui si trova, è simbolo e metafora di un pensiero, di una riflessione. Ogni elemento è icona dell’umanità. L’artista crea attraverso le sue opere un ‘montaggio analogico’ dal ritmo inquieto, nervoso, quasi psicotico, in cui l’estremo intimismo e la mancanza di appigli logici contribuiscono a creare nello spettatore una situazione di ansia e sgomento.
Interessantissimo il catalogo presente in mostra che, magistralmente introdotto da Vittorio Sgarbi, contiene parte della corrispondenza intercorsa negli ultimi anni tra Federico Zeri e Stefania Massaccesi.

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Stefano Verri
mostra visitata il 16.XI.2001


Dal 10.XI al 13.I.2002
Massaccesi, Mole Vanvitelliana, banchina di chio, Ancona. Catalogo a cura di Vittorio Sgarbi
Orario: dal lunedì al venerdì 16.30-19.30 sabto e domenica 10-13/16.30-19.30, chiuso il lunedì. Ingresso libero
Info 0712072348, Ufficio Stampa Economia&Cultura.


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