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Stefano Argenti – Accumulando
Non mancheranno anche i 7 vizi capitali dipinti dall’artista.
Comunicato stampa
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"Accumulando".
Da un insieme di viaggi ed esperienze personali, Stefano Argenti ha accumulato, catalogato e riordinato un insieme di flyers pubblicitari e non, allo scopo di creare insiemi dai molteplici aspetti.
Sfruttando le singole idee e gli schemi mentali altrui, l’artista ha voluto creare un gioco matematico di associazioni, un analisi di simboli, per creare una voce portatrice di messaggi.
Attraverso il colore, l'allegria e la leggerezza delle immagini l'artista si pone come "educatore" nel senso etimologico della parola Educere: "Tirare fuori". Il tentativo infatti non è quello di inserire nelle menti altrui dei concetti bensì far emergere da ognuno di noi un'opinione.
Un’opinione spesso figlia dei preconcetti.
Il tentativo è quello di provocare e "tirare fuori" l'individuo dall'anestesia sociale e personale a cui è abituato per far uscire prepotentemente emozioni e idee anche scomode o moralmente "condannate" dal nostro "Io" sociale ed individuale. Noi che ci definiamo individui "educati" perché condividiamo delle norme sociali non per forza codificate, ma generalmente condivise e rispettate, noi, individui "educati" dalla scuola, dalla Chiesa, dalla famiglia, dalla televisione..cosa pensiamo, come ci poniamo in questa umanità, qual' è la nostra educazione, la nostra riflessione in tutto ciò?
L'individuo viene scosso e "invitato" ad una riflessione forzata davanti al delirio e alla frenesia che lo circonda...una sospensione di tempo, una pausa indotta da un'apparente ordine di allegri colori. Lo spettatore viene posto di fronte allo stravolgimento delle buone maniere, della gentilezza, dell'umiltà; viene messo di fronte alla parte più fastidiosa di ognuno di noi, quella parte, o meglio, quelle parti che tutti noi possediamo, ma di cui ci vergogniamo perché moralmente condannabili, perché, come ci è stato insegnato, appartenenti alla nostra parte "malata" e "cattiva".
L' idea di associare un paese ad un vizio capitale o "abiti del male" come li chiamava Aristotele, ci fa capire quanto l'artista si diverta a giocare con gli stereotipi e i clichè esasperandoli per mettere a "nudo"la natura dell'uomo, obbligandoci a ragionare come abitanti di questo mondo. All'ira, accidia, invidia, superbia, avarizia, gola e lussuria si possono aggiungere anche nuovi vizi che nascono solo nella società contemporanea perché sono il frutto delle mutate condizioni economiche in cui viviamo.. I vizi capitali sono individuali, i vizi collettivi invece sono i vizi sociali dei quali basta prendere coscienza per discostarsi e non essere compiutamente inseriti in questa dinamica di incosciente alienazione. L'artista gioca con schemi differenti e punti di vista scomodi, ci invita a trovare collegamenti anche azzardati, ma funzionali tra noi, la società e il mondo, il nostro mondo..quello che noi abitiamo tutti i giorni. Il microcosmo che si fonde vischiosamente con il macrocosmo. Il bene e il male fanno veramente parte della stessa medaglia come ognuno di noi è una pedina all'interno di poteri e dinamiche sociali in cui non siamo sempre protagonisti, ma è sciocco anche pensarsi un burattino senza pensiero e senza cervello, pensare che questa passività sia lecita...come e dove ci poniamo in tutto questo? la nostra consapevolezza, coscienza, riflessione? Come nella vita di tutti i giorni, attraverso un camuffamento dato da colori, immagini, messaggi, ci accorgiamo che dietro questa piacevole apparenza si nasconde un dipinto complesso e a tratti grottesco.
Elena Belloni
Da un insieme di viaggi ed esperienze personali, Stefano Argenti ha accumulato, catalogato e riordinato un insieme di flyers pubblicitari e non, allo scopo di creare insiemi dai molteplici aspetti.
Sfruttando le singole idee e gli schemi mentali altrui, l’artista ha voluto creare un gioco matematico di associazioni, un analisi di simboli, per creare una voce portatrice di messaggi.
Attraverso il colore, l'allegria e la leggerezza delle immagini l'artista si pone come "educatore" nel senso etimologico della parola Educere: "Tirare fuori". Il tentativo infatti non è quello di inserire nelle menti altrui dei concetti bensì far emergere da ognuno di noi un'opinione.
Un’opinione spesso figlia dei preconcetti.
Il tentativo è quello di provocare e "tirare fuori" l'individuo dall'anestesia sociale e personale a cui è abituato per far uscire prepotentemente emozioni e idee anche scomode o moralmente "condannate" dal nostro "Io" sociale ed individuale. Noi che ci definiamo individui "educati" perché condividiamo delle norme sociali non per forza codificate, ma generalmente condivise e rispettate, noi, individui "educati" dalla scuola, dalla Chiesa, dalla famiglia, dalla televisione..cosa pensiamo, come ci poniamo in questa umanità, qual' è la nostra educazione, la nostra riflessione in tutto ciò?
L'individuo viene scosso e "invitato" ad una riflessione forzata davanti al delirio e alla frenesia che lo circonda...una sospensione di tempo, una pausa indotta da un'apparente ordine di allegri colori. Lo spettatore viene posto di fronte allo stravolgimento delle buone maniere, della gentilezza, dell'umiltà; viene messo di fronte alla parte più fastidiosa di ognuno di noi, quella parte, o meglio, quelle parti che tutti noi possediamo, ma di cui ci vergogniamo perché moralmente condannabili, perché, come ci è stato insegnato, appartenenti alla nostra parte "malata" e "cattiva".
L' idea di associare un paese ad un vizio capitale o "abiti del male" come li chiamava Aristotele, ci fa capire quanto l'artista si diverta a giocare con gli stereotipi e i clichè esasperandoli per mettere a "nudo"la natura dell'uomo, obbligandoci a ragionare come abitanti di questo mondo. All'ira, accidia, invidia, superbia, avarizia, gola e lussuria si possono aggiungere anche nuovi vizi che nascono solo nella società contemporanea perché sono il frutto delle mutate condizioni economiche in cui viviamo.. I vizi capitali sono individuali, i vizi collettivi invece sono i vizi sociali dei quali basta prendere coscienza per discostarsi e non essere compiutamente inseriti in questa dinamica di incosciente alienazione. L'artista gioca con schemi differenti e punti di vista scomodi, ci invita a trovare collegamenti anche azzardati, ma funzionali tra noi, la società e il mondo, il nostro mondo..quello che noi abitiamo tutti i giorni. Il microcosmo che si fonde vischiosamente con il macrocosmo. Il bene e il male fanno veramente parte della stessa medaglia come ognuno di noi è una pedina all'interno di poteri e dinamiche sociali in cui non siamo sempre protagonisti, ma è sciocco anche pensarsi un burattino senza pensiero e senza cervello, pensare che questa passività sia lecita...come e dove ci poniamo in tutto questo? la nostra consapevolezza, coscienza, riflessione? Come nella vita di tutti i giorni, attraverso un camuffamento dato da colori, immagini, messaggi, ci accorgiamo che dietro questa piacevole apparenza si nasconde un dipinto complesso e a tratti grottesco.
Elena Belloni
31
gennaio 2012
Stefano Argenti – Accumulando
Dal 31 gennaio al 19 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
CALISTO CAFE’
Vailate, Via Alessandro Manzoni, 2, (Cremona)
Vailate, Via Alessandro Manzoni, 2, (Cremona)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 8 - 15:30 / 19:30 - 2
sabato e festivi 8 - 12:30 / 16:30 - 2
Vernissage
31 Gennaio 2012, ore 21:00
Autore
Curatore