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Stanze per un collezionista
Le tre sale della galleria sono quindi allestite con opere e con oggetti di design, riferibili a tre principali climi artistici: il Novecento, inteso come movimento del XX secolo nel senso più ampio del termine; le avanguardie del dopoguerra e il contesto contemporaneo.
Comunicato stampa
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Il Chiostro arte contemporanea vuole sottolineare con questa mostra la sua tradizionale vocazione e capacità di muoversi su vari fronti storici dell’arte. Le tre sale della galleria sono quindi allestite con opere e con oggetti di design, riferibili a tre principali climi artistici: il Novecento, inteso come movimento del XX secolo nel senso più ampio del termine; le avanguardie del dopoguerra, sintetizzate in una scelta di opere di artisti proposti dalla galleria nel corso degli anni con mostre personali; il contesto contemporaneo che in questa esposizione si concentra in una selezione dei principali fotografi della scuola italiana e in un lavoro di Maurizio Cattelan, uno dei nomi più celebri del panorama attuale.
La mostra si divide in tre ambienti caratterizzati dall’epoca presa in esame e a far accomodare il visitatore nella prima situazione è un salottino di Josef Hoffmann le cui linee curve sono rintracciabili anche in un dipinto di Piero Marussig di periodo triestino. Una piccola natura morta di Filippo de Pisis di epoca parigina, incantevole per atmosfera e per qualità pittorica, è accostata a un ritratto di Mario Sironi proveniente dalla collezione Mattioli. Un omaggio della galleria al movimento chiarista è rappresentato da due dipinti raffinati di Francesco De Rocchi e di Angelo Del Bon, autori dal talento vivace che negli anni trenta hanno dato vita a un movimento di fronda interessante e da riscoprire.
La stanza dedicata alle avanguardie del secondo dopoguerra mescola lavori di differenti tendenze e periodi, definendo un percorso distante nei punti di una eventuale griglia storica, ma significativo per quel che concerne il rapporto sentito e impegnato che la galleria ha intrattenuto nell’ultimo decennio con artisti di grande personalità e di caratura internazionale.
Intorno a un tavolo di Ettore Sottsass si scandisce il ritmo del colore nelle varie opere di: Jorge Eielson di cui è presente una “tensione”, di Tancredi, con un dinamico dipinto di spirali del 1959, di Piero Gilardi con un suo rigoglioso tappeto natura che, insieme al racconto africano di Arcangelo e a un acquarello di Jean-Michel Folon con il classico personaggio, autoritratto e uomo qualunque al tempo stesso, chiude il cerchio di un omaggio agli artisti che hanno allestito diverse personali nel corso degli anni.
L’idea espositiva intende offrire a un ipotetico collezionista la visione di tre differenti stanze delle meraviglie, in cui scoprire lavori preziosi e godibili, forse meno caratterizzati per una vocazione sperimentale, ad eccezione della piramide di riviste Flashart assemblate nel 1990 da Cattelan per la sua prima mostra personale, ma invece risolti nella parabola di fortunate ricerche linguistiche. Si sono progettate, in sostanza, tre diverse “wunderkammer”, di cui l’ultima presenta una scelta di fotografia d’autore con pezzi vintage di Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, Franco Vaccari: una piccola, ma pregevole raccolta che la galleria propone come ulteriore tappa di un cammino con l’arte e con gli artisti.
In ultimo, su un divanetto La Michetta disegnato da Gaetano Pesce, e gentilmente offerto in mostra dall’azienda Meritalia, il visitatore avrà la possibilità di sfogliare alcuni rari libri e cataloghi anch’essi parte di questo progetto espositivo che vuole far emergere la natura anche collezionistica di chi opera con passione nella galleria.
La mostra si divide in tre ambienti caratterizzati dall’epoca presa in esame e a far accomodare il visitatore nella prima situazione è un salottino di Josef Hoffmann le cui linee curve sono rintracciabili anche in un dipinto di Piero Marussig di periodo triestino. Una piccola natura morta di Filippo de Pisis di epoca parigina, incantevole per atmosfera e per qualità pittorica, è accostata a un ritratto di Mario Sironi proveniente dalla collezione Mattioli. Un omaggio della galleria al movimento chiarista è rappresentato da due dipinti raffinati di Francesco De Rocchi e di Angelo Del Bon, autori dal talento vivace che negli anni trenta hanno dato vita a un movimento di fronda interessante e da riscoprire.
La stanza dedicata alle avanguardie del secondo dopoguerra mescola lavori di differenti tendenze e periodi, definendo un percorso distante nei punti di una eventuale griglia storica, ma significativo per quel che concerne il rapporto sentito e impegnato che la galleria ha intrattenuto nell’ultimo decennio con artisti di grande personalità e di caratura internazionale.
Intorno a un tavolo di Ettore Sottsass si scandisce il ritmo del colore nelle varie opere di: Jorge Eielson di cui è presente una “tensione”, di Tancredi, con un dinamico dipinto di spirali del 1959, di Piero Gilardi con un suo rigoglioso tappeto natura che, insieme al racconto africano di Arcangelo e a un acquarello di Jean-Michel Folon con il classico personaggio, autoritratto e uomo qualunque al tempo stesso, chiude il cerchio di un omaggio agli artisti che hanno allestito diverse personali nel corso degli anni.
L’idea espositiva intende offrire a un ipotetico collezionista la visione di tre differenti stanze delle meraviglie, in cui scoprire lavori preziosi e godibili, forse meno caratterizzati per una vocazione sperimentale, ad eccezione della piramide di riviste Flashart assemblate nel 1990 da Cattelan per la sua prima mostra personale, ma invece risolti nella parabola di fortunate ricerche linguistiche. Si sono progettate, in sostanza, tre diverse “wunderkammer”, di cui l’ultima presenta una scelta di fotografia d’autore con pezzi vintage di Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, Franco Vaccari: una piccola, ma pregevole raccolta che la galleria propone come ulteriore tappa di un cammino con l’arte e con gli artisti.
In ultimo, su un divanetto La Michetta disegnato da Gaetano Pesce, e gentilmente offerto in mostra dall’azienda Meritalia, il visitatore avrà la possibilità di sfogliare alcuni rari libri e cataloghi anch’essi parte di questo progetto espositivo che vuole far emergere la natura anche collezionistica di chi opera con passione nella galleria.
17
dicembre 2011
Stanze per un collezionista
Dal 17 dicembre 2011 al 19 febbraio 2012
design
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
IL CHIOSTRO ARTECONTEMPORANEA
Saronno, Viale Santuario, 11, (Varese)
Saronno, Viale Santuario, 11, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10 -12.30 e 16 -19.
Sabato e domenica 10 - 12.30 e pomeriggio su appuntamento
Vernissage
17 Dicembre 2011, h 17.00
Autore