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Naturaindustriale
Serata video
Comunicato stampa
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Naturaindustriale
Indagare il rapporto tra natura e cultura è una delle cifre distintive dell’indagine (non solo occidentale) che caratterizza la modernità: da quando infatti l’uomo è sulla terra, la dialettica tra stato di natura e modificazioni imposte all’ambiente è al tempo stesso un evento concreto e una fonte inesauribile di riflessione. Con la rivoluzione industriale ed i fenomeni di inurbamento massiccio che hanno contraddistinto gli ultimi due secoli tale dialettica si è innegabilmente spostata sempre più sul lato della cultura, e l’industria ha eroso gli spazi della natura in maniera massiccia, rendendo la natura una sorta di eden irraggiungibile, cui l’uomo sembra anelare, pur essendo il responsabile della sua drastica diminuzione. Nella città che cambia questo tema è quanto mai attuale, ed ovviamente microbo.net è interessato a come gli artisti – spesso capaci di leggere in filigrana o in anticipo! sui tempi la realtà, grazie alla sensibilità che li contraddistingue – interpretino questo universale tema, in questo particolare momento storico.Quella che ne è sortita, grazie ai video presentati, è una visione mai banale, mai appiattita su un ingenuo roussovianesimo new age o su una acritica esaltazione della modernità, quanto piuttosto un’indagine che esplora la tematica in tutte le sue dimensioni, proponendoci visioni costruite a volte per sottrazione a volte per addizione, ma sempre interessanti ed aperte alla nostra interpretazione.
Aldo Torrebruno
Indagare la natura, al giorno d’oggi risulta un’operazione quanto mai rischiosa: il rapporto tra natura e cultura infatti risulta talmente intrecciato da rendere pressoché impossibile indagare un aspetto senza coinvolgere l’altro. Per questo l’idea su cui abbiamo chiesto ai videoartisti della nostra community di confrontarsi è composito: naturaindustriale, la natura che si modifica proprio per il fatto di essere in rapporto con qualcosa che natura non è, ma che anzi - solitamente - prospera proprio sulla distruzione dello stato di natura. Così l’indagine si estende in diverse direzioni, ed esplora in maniera intensiva ed estensiva questo rapporto intrecciato, fino a mostrarci uno spaccato, attuale e variegato, di letture possibili. La natura è spesso nascosta, qualche volta sopraffatta, molto raramente estinta dice Sir. Francis Bacon, difatti ancor oggi in qualche modo ci soppravvive. L’artista odierno, che vive giocoforza in un mondo dove l’industrializzazione ha snaturato il suo rapporto con essa, come fosse uno sciamano, cerca di “riparare” al malfatto in maniera poetica o diretta e violenta, instaurando una relazione/riflessione tra sé e mondo circostante. Lo scenario è quello urbano: la città, il prodotto industriale, il prefabbricato, la fabbrica e le sue rovine divengono natura per tutti noi che non abbiamo mai abitato un mondo incontaminato.I riferimenti all’arte e a quegli artisti che hanno visto la natura con occhi nuovi, si ritrovano nel video di Serena Zanardi e Alessandro Marzola, dove una colazione sull’erba senza tempo e solo apparentemente poetica ci rimanda alla rottura radicale con il passato che troviamo nell’opera di Manet. Le azioni di Beuys in difesa de! lla natura, trovano una rivisitazione nel video del gruppo sintetico e si mescolano a lavagne nere che indagano le conseguenze del progresso nel video di Rosita Uricchio e nell’operazione collettiva che si oppone al sistema di Annalisa Zarelli. Natura è anche proiezione del nostro corpo e Kishore Ghosh affronta questo attraverso segni neri dal presagio oscuro.Ciò che resta, ovvero una natura devastata dal nostro passaggio, viene osservato come un readymade da Federica Barcellona o “curato” affinché conosca una nuova vita da Paolo Baraldi, che con i suoi segni e gesti ridona un’estetica al luogo abbandonato.
Anna Epis
COMPONENTI DELLA GIURIA
Claudia Bonandrini, curatrice presso l'Associazione Circuiti Dinamici, Milano
Barbara Di Santo, critica d'arte
Anna Epis, coordinatrice microbo.net
Elena Maccari, esperta di performing arts
Aldo Torrebruno, coordinatore microbo.net
La proiezione video
Lunedì 12 dicembre | h 19 presso Circuiti Dinamici, via Giovanola, 21/c Milano [MM2 Abbiategrasso]
Gli artisti selezionati vedono l'inserimento di un fotogramma del loro video nel catalogo a colori della rassegna distribuito gratuitamente ai presenti durante la serata.
ARTISTI VINCITORI :
ADM Serena Zanardi e Alessandro Marzola
Paolo Baraldi | Aka il baro
Federica Barcellona Kishore Ghosh
Gruppo Sinestetico | Matteo Albertin, Antonio Sassu, Gianluca Scordo
Rosita Uricchio
Annalisa Zarelli
Indagare il rapporto tra natura e cultura è una delle cifre distintive dell’indagine (non solo occidentale) che caratterizza la modernità: da quando infatti l’uomo è sulla terra, la dialettica tra stato di natura e modificazioni imposte all’ambiente è al tempo stesso un evento concreto e una fonte inesauribile di riflessione. Con la rivoluzione industriale ed i fenomeni di inurbamento massiccio che hanno contraddistinto gli ultimi due secoli tale dialettica si è innegabilmente spostata sempre più sul lato della cultura, e l’industria ha eroso gli spazi della natura in maniera massiccia, rendendo la natura una sorta di eden irraggiungibile, cui l’uomo sembra anelare, pur essendo il responsabile della sua drastica diminuzione. Nella città che cambia questo tema è quanto mai attuale, ed ovviamente microbo.net è interessato a come gli artisti – spesso capaci di leggere in filigrana o in anticipo! sui tempi la realtà, grazie alla sensibilità che li contraddistingue – interpretino questo universale tema, in questo particolare momento storico.Quella che ne è sortita, grazie ai video presentati, è una visione mai banale, mai appiattita su un ingenuo roussovianesimo new age o su una acritica esaltazione della modernità, quanto piuttosto un’indagine che esplora la tematica in tutte le sue dimensioni, proponendoci visioni costruite a volte per sottrazione a volte per addizione, ma sempre interessanti ed aperte alla nostra interpretazione.
Aldo Torrebruno
Indagare la natura, al giorno d’oggi risulta un’operazione quanto mai rischiosa: il rapporto tra natura e cultura infatti risulta talmente intrecciato da rendere pressoché impossibile indagare un aspetto senza coinvolgere l’altro. Per questo l’idea su cui abbiamo chiesto ai videoartisti della nostra community di confrontarsi è composito: naturaindustriale, la natura che si modifica proprio per il fatto di essere in rapporto con qualcosa che natura non è, ma che anzi - solitamente - prospera proprio sulla distruzione dello stato di natura. Così l’indagine si estende in diverse direzioni, ed esplora in maniera intensiva ed estensiva questo rapporto intrecciato, fino a mostrarci uno spaccato, attuale e variegato, di letture possibili. La natura è spesso nascosta, qualche volta sopraffatta, molto raramente estinta dice Sir. Francis Bacon, difatti ancor oggi in qualche modo ci soppravvive. L’artista odierno, che vive giocoforza in un mondo dove l’industrializzazione ha snaturato il suo rapporto con essa, come fosse uno sciamano, cerca di “riparare” al malfatto in maniera poetica o diretta e violenta, instaurando una relazione/riflessione tra sé e mondo circostante. Lo scenario è quello urbano: la città, il prodotto industriale, il prefabbricato, la fabbrica e le sue rovine divengono natura per tutti noi che non abbiamo mai abitato un mondo incontaminato.I riferimenti all’arte e a quegli artisti che hanno visto la natura con occhi nuovi, si ritrovano nel video di Serena Zanardi e Alessandro Marzola, dove una colazione sull’erba senza tempo e solo apparentemente poetica ci rimanda alla rottura radicale con il passato che troviamo nell’opera di Manet. Le azioni di Beuys in difesa de! lla natura, trovano una rivisitazione nel video del gruppo sintetico e si mescolano a lavagne nere che indagano le conseguenze del progresso nel video di Rosita Uricchio e nell’operazione collettiva che si oppone al sistema di Annalisa Zarelli. Natura è anche proiezione del nostro corpo e Kishore Ghosh affronta questo attraverso segni neri dal presagio oscuro.Ciò che resta, ovvero una natura devastata dal nostro passaggio, viene osservato come un readymade da Federica Barcellona o “curato” affinché conosca una nuova vita da Paolo Baraldi, che con i suoi segni e gesti ridona un’estetica al luogo abbandonato.
Anna Epis
COMPONENTI DELLA GIURIA
Claudia Bonandrini, curatrice presso l'Associazione Circuiti Dinamici, Milano
Barbara Di Santo, critica d'arte
Anna Epis, coordinatrice microbo.net
Elena Maccari, esperta di performing arts
Aldo Torrebruno, coordinatore microbo.net
La proiezione video
Lunedì 12 dicembre | h 19 presso Circuiti Dinamici, via Giovanola, 21/c Milano [MM2 Abbiategrasso]
Gli artisti selezionati vedono l'inserimento di un fotogramma del loro video nel catalogo a colori della rassegna distribuito gratuitamente ai presenti durante la serata.
ARTISTI VINCITORI :
ADM Serena Zanardi e Alessandro Marzola
Paolo Baraldi | Aka il baro
Federica Barcellona Kishore Ghosh
Gruppo Sinestetico | Matteo Albertin, Antonio Sassu, Gianluca Scordo
Rosita Uricchio
Annalisa Zarelli
12
dicembre 2011
Naturaindustriale
12 dicembre 2011
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
DOMUS ACADEMY
Milano, Via Carlo Darwin, 20, (Milano)
Milano, Via Carlo Darwin, 20, (Milano)
Vernissage
12 Dicembre 2011, ore 19
Autore