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COLORI, TECNOLOGIA E FUTURO DELL’ARTE
Il ciclo di cinque incontri di quest’anno affronterà due tematiche:
1) l’uso dei colori nell’arte, i loro significati simbolici e la loro influenza psicologica nella fruizione dell’opera;
2) le nuove tendenze dell’arte contemporanea e il futuro nell’era delle tecnologie digitali.
Comunicato stampa
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COLORI, TECNOLOGIA E FUTURO DELL’ARTE
Ciclo di incontri a cura di Vittorio Riguzzi
I COLORI
Fin dall’antichità, i colori hanno avuto un ruolo fondamentale nell’arte, ma anche nella vita comune delle persone. Differenti colori indicavano diverse classi sociali e quindi diversi patrimoni; per esempio il rosso porpora, raro e costoso, divenne simbolo di regalità, di potere e quindi di ricchezza. Nelle opere pittoriche i colori assumono un ruolo fondamentale, introducendo lo spettatore nel mondo e nello stile dell'artista. Se in passato essi disegnavano i margini della spiritualità nella rappresentazione del sacro, fornendo precise indicazioni sulle qualità dell’anima, dall’800 sarà decisiva la “Teoria dei contrasti simultanei”, In questo trattato, Eugene Chevreul affermò che i colori locali (cioè i colori puri) non esistono, poiché ognuno è, immancabilmente, influenzato dai colori vicini. Inoltre egli li distinse in “primari” (rosso, blu e giallo) e “secondari” (arancione, verde e viola). Gli impressionisti e i post-impressionisti si servirono di queste teorie per armonizzare le loro composizioni. Con il Cavaliere Azzurro, la sperimentazione cromatica tocca una delle sue punte di eccellenza: la teorizzazione del loro uso s’intreccia con uno studio sulle sensazioni derivato dalla psicologia della forma, e riavvicina al mondo della musica, di cui un esempio di sintesi è la tastiera a colori di Skrjabin. L’arte astratta diverrà quindi un viatico per accedere alla comprensione delle dinamiche mentali e delle rappresentazioni eidetiche pure. L’ipercromatismo, nell’arte odierna, svolge infine un ruolo di mimesi dei mondi virtuali generati dalla tecnologia: il confronto non è più con il dato naturale percepito dai sensi, quanto con le sue derivazioni nelle immagini artificiale riprodotte nei dispositivi digitali.
IL FUTURO DELL’ARTE
Quando si parla di arte e tecnologia oggi, non si può prescindere dall’importanza che nelle nostre vite e nella cultura ha assunto la rete telematica di internet. Si assiste a una serie di nuove opportunità e di strategie artistiche che stanno cambiando i modi fare e di fruire l’arte. Oltre ad artisti che eseguono ritratti oltreoceano via Skype, è in atto un processo universale di tagizzazione, wikizzazione e cloudizzazione delle opere. Tag, wiki, cloud sono concetti divenuti indispensabili per capire questa fase di evoluzione pionieristica. I musei diventano virtuali, la proprietà dell’opera richiama il sistema delle società per azioni o il sistema della circolazione della moneta, persino l’interazione con l’oggetto artistico diventa creativa e manipolativa, realizzando la strada aperta dalla libertà di interpretazione dell’opera come forma di compartecipazione attiva al suo compimento. Duchamp sembra rivivere cento anni dopo all’intero di una logica che ormai governa le nostre abitudini e pare decretare il trionfo dell’immaginazione creativa. Per citare lo psicologo cognitivista Paul Watzlavick, oggi “la realtà è inventata da colui che crede di osservarla”.
Scansione approssimativa delle lezioni
- I colori e i loro significati simbolici nella percezione
- L’uso del colore nella composizione artistica: esempi dal mondo antico al Barocco
- Logica e teoria dei colori da Goethe a Kandinsky
- La digitalizzazione del colore e l’esasperazione della realtà. Le nuove dinamiche hi-tech dell’arte
- Tag, wiki, cloud: le pietre angolari dell’arte nel mondo virtuale. Una nuova rivoluzione?
Ciclo di incontri a cura di Vittorio Riguzzi
I COLORI
Fin dall’antichità, i colori hanno avuto un ruolo fondamentale nell’arte, ma anche nella vita comune delle persone. Differenti colori indicavano diverse classi sociali e quindi diversi patrimoni; per esempio il rosso porpora, raro e costoso, divenne simbolo di regalità, di potere e quindi di ricchezza. Nelle opere pittoriche i colori assumono un ruolo fondamentale, introducendo lo spettatore nel mondo e nello stile dell'artista. Se in passato essi disegnavano i margini della spiritualità nella rappresentazione del sacro, fornendo precise indicazioni sulle qualità dell’anima, dall’800 sarà decisiva la “Teoria dei contrasti simultanei”, In questo trattato, Eugene Chevreul affermò che i colori locali (cioè i colori puri) non esistono, poiché ognuno è, immancabilmente, influenzato dai colori vicini. Inoltre egli li distinse in “primari” (rosso, blu e giallo) e “secondari” (arancione, verde e viola). Gli impressionisti e i post-impressionisti si servirono di queste teorie per armonizzare le loro composizioni. Con il Cavaliere Azzurro, la sperimentazione cromatica tocca una delle sue punte di eccellenza: la teorizzazione del loro uso s’intreccia con uno studio sulle sensazioni derivato dalla psicologia della forma, e riavvicina al mondo della musica, di cui un esempio di sintesi è la tastiera a colori di Skrjabin. L’arte astratta diverrà quindi un viatico per accedere alla comprensione delle dinamiche mentali e delle rappresentazioni eidetiche pure. L’ipercromatismo, nell’arte odierna, svolge infine un ruolo di mimesi dei mondi virtuali generati dalla tecnologia: il confronto non è più con il dato naturale percepito dai sensi, quanto con le sue derivazioni nelle immagini artificiale riprodotte nei dispositivi digitali.
IL FUTURO DELL’ARTE
Quando si parla di arte e tecnologia oggi, non si può prescindere dall’importanza che nelle nostre vite e nella cultura ha assunto la rete telematica di internet. Si assiste a una serie di nuove opportunità e di strategie artistiche che stanno cambiando i modi fare e di fruire l’arte. Oltre ad artisti che eseguono ritratti oltreoceano via Skype, è in atto un processo universale di tagizzazione, wikizzazione e cloudizzazione delle opere. Tag, wiki, cloud sono concetti divenuti indispensabili per capire questa fase di evoluzione pionieristica. I musei diventano virtuali, la proprietà dell’opera richiama il sistema delle società per azioni o il sistema della circolazione della moneta, persino l’interazione con l’oggetto artistico diventa creativa e manipolativa, realizzando la strada aperta dalla libertà di interpretazione dell’opera come forma di compartecipazione attiva al suo compimento. Duchamp sembra rivivere cento anni dopo all’intero di una logica che ormai governa le nostre abitudini e pare decretare il trionfo dell’immaginazione creativa. Per citare lo psicologo cognitivista Paul Watzlavick, oggi “la realtà è inventata da colui che crede di osservarla”.
Scansione approssimativa delle lezioni
- I colori e i loro significati simbolici nella percezione
- L’uso del colore nella composizione artistica: esempi dal mondo antico al Barocco
- Logica e teoria dei colori da Goethe a Kandinsky
- La digitalizzazione del colore e l’esasperazione della realtà. Le nuove dinamiche hi-tech dell’arte
- Tag, wiki, cloud: le pietre angolari dell’arte nel mondo virtuale. Una nuova rivoluzione?
30
novembre 2011
COLORI, TECNOLOGIA E FUTURO DELL’ARTE
Dal 30 novembre 2011 all'undici gennaio 2012
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
CIRCOLO ARTISTICO ITERARTE
Bologna, Corte Isolani, 7/A, (Bologna)
Bologna, Corte Isolani, 7/A, (Bologna)
Biglietti
iscrizioni e informazioni presso la segreteria del circolo artistico
Orario di apertura
dal 30 novembre, tutti i mercoledì alle ore 18.00
(5lezioni:30/11;07/12;14/12;21/12;11/01/2012)
Vernissage
30 Novembre 2011, ore 18.00
Autore
Curatore