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Giorgia Bressan – Orient Express
La mostra vuol essere un viaggio illustrato nel tempo, verso l’Esotico. All’ inizio del XX secolo, L’Orient Express era un un lusso per pochissimi. Molti, al passaggio delle distinte carrozze, sognavano ad occhi aperti i luoghi meravigliosi ai quali queste conducevano
Comunicato stampa
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ORIENT EXPRES
Originale l'esposizione di Giorgia Bressan; originale perché è una giovane che non
proviene da scuole d'arte, né da Accademie, ma dal corso di laurea di Design della Moda,
dove, accanto alle discipline teoriche (necessarie per comprendere l'aspetto sociale della
moda e delle nuove tendenze estetiche) ci sono le lezioni in laboratorio. Tra questi c'è
anche il disegno. È una materia specifica e nello stesso tempo determinante, poiché
è attraverso il progetto, esprimibile solo con il disegno, che si dà una forma reale a un
capo di vestiario. E il disegno di moda non è affatto avulso dal disegno classicamente
inteso, quello insegnato nelle scuole d'arte. Anche il design di moda si sofferma sulla
composizione delle forme, sulla determinazione degli spazi, sull'uso delle predominanti
coloristiche, sugli effetti del panneggio che definiscono i volumi quanto le scelte estetiche;
semmai il disegno di moda completa l'espressività del disegno con l'interpretazione del
comportamento, accessorio che personalizza la figura. Ma ancor di più l'attenzione dei
disegnatori di moda va verso la definizione della temporalità. Nulla è più effimero della
moda, dei suoi stili, delle sue forme, ecc. Tutti, indistintamente, riescono a datare una foto
o una cartolina se non dopo aver attentamente osservato il design degli oggetti presenti, la
struttura delle case, lo stile di auto e suppellettili, i vestiti o le acconciature delle persone.
Giorgia Bressan è cresciuta all'interno di un processo culturale e formativo di questo
tipo, per cui se volessimo ragionare sul suo lavoro dovremmo prendere atto che i suoi
disegni – che poi rappresentano idealmente la sua visione delle forme - sono più prossimi
all'illustrazione che ad altre forme espressive come lo può essere la pittura tout court.
Elsa Schiapparelli, ecclettica surrealista amica di Man Ray e Duchamp, con le sue fluide
quando eteree illustrazioni ha fatto conoscere il suo stile prima col disegno che con i suoi
eccentrici vestiti.
Potrebbe così sembrare che il disegno di moda non possa essere autonomo, avere
cioè dignità di opera d'arte. La storia dell'arte ci insegna che tra le produzioni dei grandi
artisti esistono anche i progetti e i disegni preparatori (affascinanti quelli dell'architetto
futurista Sant'Elia come i gilet di Depero), e spesso quelli che erano dall'artista considerati
intermedi, per gli studiosi sono invece momenti essenziali per conoscere un artista. Per
le stesse ragioni anche all'illustrazione, in quanto prodotto della creatività dell'uomo, va
riconosciuto un valore sia storico che estetico.
Ecco quindi la ragione per la quale nelle figure realizzate da Giorgia emerge una
particolare attenzione a periodi espressivi noti; una scelta di stile che già viene anticipata
dal titolo: ORIENTE EXPRESS. L'Art Déco come la Secessione Viennese, il Liberty, l'Art
Nouveau (varie definizioni di uno stesso fenomeno artistico), grazie alla loro attenzione per
l'aspetto estetico–decorativo sono diventati punti di riferimento per le produzioni di Giorgia
(come per altro di altre stiliste), ma non limitano l'interesse linguistico né i contenuti
raffigurati. La ricerca di Giorgia si esplica essenzialmente nell'affinamento delle tecniche
espressive (e a quest'età non può che essere così) per cui gli elementi linguistici di cui
si serve Bressan se da un lato rimandano alle esperienze pittoriche della prima metà del
Novecento, dall'altro sono lo strumento per esprimere la propria personalità e una visone
del mondo. Così fa uso della carta, come supporto, poiché si presta maggiormente a
raccogliere ed evidenziare il chiaro scuro delle figure e del movimento, sceglie l'acquerello
che, con la sua permeabilità e trasparenza, contribuisce a creare quei volumi che sono
necessari per dare identità all'immagine o disegna con la china con la quale definisce i
contorni e lo spessore delle corporature.
Attraverso questo linguaggio le opere di Giorgia Bressan si rendono autonome
fin dal loro nascere sia come stile espressivo, sia per la scelta dei contenuti che la
rappresentano; ma il suo lavoro non può essere estraneo al percorso delle arti, poiché più
breve è il passato, maggiormente dovrà dialogare con la storia e con questa confrontarsi
sui vari linguaggi dell'espressività umana.
diego a. collovini
Originale l'esposizione di Giorgia Bressan; originale perché è una giovane che non
proviene da scuole d'arte, né da Accademie, ma dal corso di laurea di Design della Moda,
dove, accanto alle discipline teoriche (necessarie per comprendere l'aspetto sociale della
moda e delle nuove tendenze estetiche) ci sono le lezioni in laboratorio. Tra questi c'è
anche il disegno. È una materia specifica e nello stesso tempo determinante, poiché
è attraverso il progetto, esprimibile solo con il disegno, che si dà una forma reale a un
capo di vestiario. E il disegno di moda non è affatto avulso dal disegno classicamente
inteso, quello insegnato nelle scuole d'arte. Anche il design di moda si sofferma sulla
composizione delle forme, sulla determinazione degli spazi, sull'uso delle predominanti
coloristiche, sugli effetti del panneggio che definiscono i volumi quanto le scelte estetiche;
semmai il disegno di moda completa l'espressività del disegno con l'interpretazione del
comportamento, accessorio che personalizza la figura. Ma ancor di più l'attenzione dei
disegnatori di moda va verso la definizione della temporalità. Nulla è più effimero della
moda, dei suoi stili, delle sue forme, ecc. Tutti, indistintamente, riescono a datare una foto
o una cartolina se non dopo aver attentamente osservato il design degli oggetti presenti, la
struttura delle case, lo stile di auto e suppellettili, i vestiti o le acconciature delle persone.
Giorgia Bressan è cresciuta all'interno di un processo culturale e formativo di questo
tipo, per cui se volessimo ragionare sul suo lavoro dovremmo prendere atto che i suoi
disegni – che poi rappresentano idealmente la sua visione delle forme - sono più prossimi
all'illustrazione che ad altre forme espressive come lo può essere la pittura tout court.
Elsa Schiapparelli, ecclettica surrealista amica di Man Ray e Duchamp, con le sue fluide
quando eteree illustrazioni ha fatto conoscere il suo stile prima col disegno che con i suoi
eccentrici vestiti.
Potrebbe così sembrare che il disegno di moda non possa essere autonomo, avere
cioè dignità di opera d'arte. La storia dell'arte ci insegna che tra le produzioni dei grandi
artisti esistono anche i progetti e i disegni preparatori (affascinanti quelli dell'architetto
futurista Sant'Elia come i gilet di Depero), e spesso quelli che erano dall'artista considerati
intermedi, per gli studiosi sono invece momenti essenziali per conoscere un artista. Per
le stesse ragioni anche all'illustrazione, in quanto prodotto della creatività dell'uomo, va
riconosciuto un valore sia storico che estetico.
Ecco quindi la ragione per la quale nelle figure realizzate da Giorgia emerge una
particolare attenzione a periodi espressivi noti; una scelta di stile che già viene anticipata
dal titolo: ORIENTE EXPRESS. L'Art Déco come la Secessione Viennese, il Liberty, l'Art
Nouveau (varie definizioni di uno stesso fenomeno artistico), grazie alla loro attenzione per
l'aspetto estetico–decorativo sono diventati punti di riferimento per le produzioni di Giorgia
(come per altro di altre stiliste), ma non limitano l'interesse linguistico né i contenuti
raffigurati. La ricerca di Giorgia si esplica essenzialmente nell'affinamento delle tecniche
espressive (e a quest'età non può che essere così) per cui gli elementi linguistici di cui
si serve Bressan se da un lato rimandano alle esperienze pittoriche della prima metà del
Novecento, dall'altro sono lo strumento per esprimere la propria personalità e una visone
del mondo. Così fa uso della carta, come supporto, poiché si presta maggiormente a
raccogliere ed evidenziare il chiaro scuro delle figure e del movimento, sceglie l'acquerello
che, con la sua permeabilità e trasparenza, contribuisce a creare quei volumi che sono
necessari per dare identità all'immagine o disegna con la china con la quale definisce i
contorni e lo spessore delle corporature.
Attraverso questo linguaggio le opere di Giorgia Bressan si rendono autonome
fin dal loro nascere sia come stile espressivo, sia per la scelta dei contenuti che la
rappresentano; ma il suo lavoro non può essere estraneo al percorso delle arti, poiché più
breve è il passato, maggiormente dovrà dialogare con la storia e con questa confrontarsi
sui vari linguaggi dell'espressività umana.
diego a. collovini
03
dicembre 2011
Giorgia Bressan – Orient Express
Dal 03 dicembre 2011 al 06 gennaio 2012
disegno e grafica
Location
LIBRERIA LAB
Portogruaro, Corso Martiri Della Libertà, 19, (Venezia)
Portogruaro, Corso Martiri Della Libertà, 19, (Venezia)
Orario di apertura
lunedì 16.00-19.30
martedì-sabato 9.30-12.30 16.00-19.30
Vernissage
3 Dicembre 2011, ore 18
Sito web
www.giagias.it
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