Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
CENTOCINQUANTAX150moX150mm.-10° evento
In collaborazione con Fine Art Studio di Cagliari inaugurazione del decimo step del progetto.
In mostra 150 opere d’arte 150×150 mm. che creano una collettiva opera unica.
In collaterale esposizione di due artiste già presenti nel progetto, Maria Grazia Oppo e Serena Fazio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“CENTOCINQUANTAX150moX150mm.”, progetto artistico ideato da XX.9.12 FABRIKArte, è un work in progress itinerante declinato in 12 eventi compresi tra giugno e dicembre 2011, in un percorso tutto italiano.
Il concetto di unione è il filo conduttore dell’intero progetto: l’unione di artisti, l’unione di curatori, l’unione di spazi, l’unione di associazioni, l’unione di Enti, l’unione di idee, a dimostrazione che l’arte può parlare con un linguaggio universale comprensibile da tutti.
Il codice di accesso, il numero 150, sta ad indicare le differenti vie che portano ad un’unione che non sia meramente celebrativa: 150 opere d’arte visiva, 150mo dell’unità d’Italia, 150x150 millimetri la misura della singola opera d’arte.
E’ proprio il concetto di unione il filo conduttore dell’intero progetto: l’unione di artisti, l’unione di curatori, l’unione di spazi, l’unione di associazioni, l’unione di Enti. L’unione di idee.
“CENTOCINQUANTAX150moX150mm.” è un progetto che si oppone al “disservizio” culturale, che dimostra l’esistenza di una reale possibilità di fare arte in maniera concreta e trasparente.
Il progetto non impone, infatti, una mostra collettiva sui generis, anzi, contrasta le collettive selvagge che di questi tempi spadroneggiano nello scenario dell’arte contemporanea.
Gli artisti non si trovano quindi a condividere solo uno spazio, ma cooperano nel creare un’unica opera: dall’idea di mostra collettiva, all’idea di opera collettiva.
Questa idea di arte democratica, si afferma anche nella perfetta fusione tra artisti con affermato background culturale e giovani talenti emergenti che, in questo modo, hanno la possibilità di confrontarsi e di fare esperienze forti e costruttive.
Per altro il concetto di democrazia dell’arte viene, in questo modo, esteso anche al pubblico che ha la possibilità di avvicinarsi all’arte contemporanea (purtroppo ai nostri giorni destinata agli addetti ai lavori) in maniera semplice e accessibile.
Tra i 150 artisti partecipanti sono presenti anche 15 nomi di ispiratori storici che, concettualmente, rappresentano il legame tra passato e presente, legame reso possibile attraverso l’arte. Durante il progress questi 15 personaggi cederanno simbolicamente il testimone ad artisti di oggi, decretando quei valori di condivisione che rendono possibile l’unità di pensiero e di azione.
Ad amplificare il concetto di condivisione, le esposizioni collaterali di Serena Fazio e Maria Grazia Oppo.
In particolare, l’allestimento di Serena Fazio mostra il punto in cui vanno ad incrociarsi la personale sofferenza dell’artista con il dolore universale causato dalle troppe ingiustizie sociali e dal degrado ambientale: “Tensioni/Lacerazioni” che divengono esplosione di colore, forme, parole e idee.
Seguendo il tema dei passi, passi individuali e collettivi che si susseguono attraversando spazi e tempi diversi, si costruisce un percorso che, quando interseca quello dell’altro, costituisce il nuovo possibile cammino.
Il concetto di unione è il filo conduttore dell’intero progetto: l’unione di artisti, l’unione di curatori, l’unione di spazi, l’unione di associazioni, l’unione di Enti, l’unione di idee, a dimostrazione che l’arte può parlare con un linguaggio universale comprensibile da tutti.
Il codice di accesso, il numero 150, sta ad indicare le differenti vie che portano ad un’unione che non sia meramente celebrativa: 150 opere d’arte visiva, 150mo dell’unità d’Italia, 150x150 millimetri la misura della singola opera d’arte.
E’ proprio il concetto di unione il filo conduttore dell’intero progetto: l’unione di artisti, l’unione di curatori, l’unione di spazi, l’unione di associazioni, l’unione di Enti. L’unione di idee.
“CENTOCINQUANTAX150moX150mm.” è un progetto che si oppone al “disservizio” culturale, che dimostra l’esistenza di una reale possibilità di fare arte in maniera concreta e trasparente.
Il progetto non impone, infatti, una mostra collettiva sui generis, anzi, contrasta le collettive selvagge che di questi tempi spadroneggiano nello scenario dell’arte contemporanea.
Gli artisti non si trovano quindi a condividere solo uno spazio, ma cooperano nel creare un’unica opera: dall’idea di mostra collettiva, all’idea di opera collettiva.
Questa idea di arte democratica, si afferma anche nella perfetta fusione tra artisti con affermato background culturale e giovani talenti emergenti che, in questo modo, hanno la possibilità di confrontarsi e di fare esperienze forti e costruttive.
Per altro il concetto di democrazia dell’arte viene, in questo modo, esteso anche al pubblico che ha la possibilità di avvicinarsi all’arte contemporanea (purtroppo ai nostri giorni destinata agli addetti ai lavori) in maniera semplice e accessibile.
Tra i 150 artisti partecipanti sono presenti anche 15 nomi di ispiratori storici che, concettualmente, rappresentano il legame tra passato e presente, legame reso possibile attraverso l’arte. Durante il progress questi 15 personaggi cederanno simbolicamente il testimone ad artisti di oggi, decretando quei valori di condivisione che rendono possibile l’unità di pensiero e di azione.
Ad amplificare il concetto di condivisione, le esposizioni collaterali di Serena Fazio e Maria Grazia Oppo.
In particolare, l’allestimento di Serena Fazio mostra il punto in cui vanno ad incrociarsi la personale sofferenza dell’artista con il dolore universale causato dalle troppe ingiustizie sociali e dal degrado ambientale: “Tensioni/Lacerazioni” che divengono esplosione di colore, forme, parole e idee.
Seguendo il tema dei passi, passi individuali e collettivi che si susseguono attraversando spazi e tempi diversi, si costruisce un percorso che, quando interseca quello dell’altro, costituisce il nuovo possibile cammino.
22
novembre 2011
CENTOCINQUANTAX150moX150mm.-10° evento
Dal 22 al 27 novembre 2011
arte contemporanea
Location
FINE ART STUDIO
Cagliari, Via Eleonora D'arborea, 61, (Cagliari)
Cagliari, Via Eleonora D'arborea, 61, (Cagliari)
Orario di apertura
martedì, giovedì, venerdì, sabato 16:00 /21:00
Vernissage
22 Novembre 2011, h 18.30
Autore
Curatore