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Sergey Kalinin / Diana Machulina – The supporting of nothing
nel mondo vi è una moltitudine di prospettive, tante quante sono le persone sulla Terra. La visione soggettiva dipende dall’esperienza corporea individuale, ma anche dal background territoriale, sociale e politico di una persona. Le visioni possono essere realmente diverse: una cosa che non significa niente per un uomo può essere il centro del mondo per un altro
Comunicato stampa
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Mostra nell'atelier
Diana Machulina e Sergey Kalinin
The supporting of nothing
Inaugurazione della mostra: Venerdì, 18 novembre alle ore 18.30 al primo piano di Villa Romana
18.11. - 30.11.2011
La prospettiva lineare è stata inventata a Firenze. Questo tipo di visione supponeva che lo spettatore stesse fermo, non si muovesse e avesse un occhio solo. In genere vi è un non so che di autoritario nella prospettiva lineare – coloro che l’hanno inventata credevano vi fosse solo un modo corretto di vedere e raffigurare il mondo. Ma in realtà nel mondo vi è una moltitudine di prospettive, tante quante sono le persone sulla Terra. La visione soggettiva dipende dall’esperienza corporea individuale, ma anche dal background territoriale, sociale e politico di una persona. Le visioni possono essere realmente diverse: una cosa che non significa niente per un uomo può essere il centro del mondo per un altro.
In “The supporting of nothing” siamo diventati osservatori osservanti. Abbiamo scattato una serie di foto in cui i turisti fanno finta di sostenere la torre pendente di Pisa. Questo “sostegno” può sembrare vero solo attraverso la lente della macchina fotografica che è nelle mani degli amici che stanno scattando loro le foto. Ma da un altro punto di vista sembra assurdo. In genere, però, ogni persona di questa enorme massa di turisti sostiene la torre di Pisa acquistando i biglietti per salirvi fino in cima.
Nel dipinto “The cupola” abbiamo individuato un punto di Firenze in cui si vedono due strade divergenti e due frammenti di due cupole: alla sinistra San Lorenzo, alla destra il Duomo. Per pochi secondi il nostro cervello unisce insieme le due cupole, poi però ci rendiamo conto che non può essere vero. Gli abitanti di Firenze tuttavia non riescono assolutamente a vedere questa immagine perché conoscono la mappa della loro città a menadito. Anche in questo caso vi è qualcosa che va contro le regole della prospettiva lineare. Dovremmo sapere che un edificio davanti a noi sembra un triangolo su un piano, ma i visitatori russi possono vederlo attraverso la prospettiva rovesciata che è spesso usata nelle icone russe. Vicino a piazza Santa Maria Novella vi è un punto in cui si incontrano due prospettive. La coesistenza dei turisti e degli abitanti di Firenze può mostrare la differenza tra le visioni. Ma vi è anche una storia sull’incompletezza della conoscenza del mondo, che appassiona la mente umana, e noi ricostruiamo tutto pezzo dopo pezzo. È l’avvio del processo di civilizzazione, ma talvolta potrebbe indurci in errore.
Diana Machulina
Born in 1981. In 2003 graduated from Moscow Institute of Contemporary Art,
in 2004 graduated from Moscow Surikov State Academic Art Institute. Diana Machulina's optics brings to the ordinary world the unexpected irrational inside, which the viewer begins to suspect looking attentively at the works of the artist. The viewer's suspicion of a more complicated lay-out of the world, than that which is visible, is the result of the foresight of the artist, the result of discovery of the metaphorical mechanisms, which control the life of beings sensitive to metaphors.
Selected solo shows:
2011: "Exercises", Multimedia Art Museum, Moscow
2009: "Pandora's lovely stuff", Galerie Stanislas Bourgain, Paris
2008: "Rubber Soul", Galerie Stanislas Bourgain, Paris
2007: "Old New", Marat Guelman gallery, Moscow
Selected group exhibition:
2010: "Russian contrepoint", Louvre, Paris; "Futurologia", Centre of contemporary culture "Garage", Moscow
2009: "Not toys?!", special project of 3rd Moscow Biennale of Contemporary Art, State Tretjakov Gallery, Moscow; "Russian Powera”, special project of 3rd Moscow Biennale of Contemporary Art, "Red October", Moscow
2008: "Russian art: paradoxes of history", National Academy of Art, Sofia; "Laboratoria. Experience", Laboratoria Art&science Space, Moscow
2007: "Sots-art. Political art in Russia from 1972 to today", La Maison Rouge, Paris;
"History in present tense", Main program of 2nd Moscow Biennale of Contemporary Art, Federation Tower, Moscow, "Witnesses to the impossible", special project of 2nd Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow Center of Art at Neglinnaya street, Moscow
Sergey Kalinin
Born in 1960. In 1982 graduated from Art department of Moscow Technological Institute, from 1986-1991 work at the same institute as professor of Fine art. His artworks based on Russian realism of XIX century taken in postmodernist key. Lives and works in Moscow.
Selected solo shows:
2010: "Total sale", Central house of artists, Moscow; Homogeneous Russia", Les Ateliers du Vent, Rennes, France
2009: "Gladiatoria", Guerilla museum in ex-casino "Metropol", Moscow
2007: "Waiting for the audience", Konstantinivski palace, Sanct-Peterburg
2005: "Session of Federal assembly", joint with Farid Bogdalov, Moscow Museum of Modern Art, Moscow
2004: "Session of Federal assembly", joint with Farid Bogdalov, Manezh, Sanct-Peterburg
1991-2002: nine solo shows in galleries "Die von maschine" and "ARTIII+5", Berlin
Selected group exhibition:
2011: "Motherland", Perm museum of contemporary art, Perm, Russia
2007: "New angelarium", Moscow Museum of Modern Art, Moscow
2007: "Baroque. Symptoms of grand style", Museum of Contemporary Art, Moscow
2003: "Artconstituion", Moscow Museum of Modern Art, Moscow
18
novembre 2011
Sergey Kalinin / Diana Machulina – The supporting of nothing
Dal 18 al 30 novembre 2011
arte contemporanea
Location
VILLA ROMANA
Firenze, Via Senese, 68, (Firenze)
Firenze, Via Senese, 68, (Firenze)
Vernissage
18 Novembre 2011, ore 18.30 al primo piano di Villa Romana
Autore