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Lorenzo Simonetti – Estetica Primitiva
Sono volti strappati dalla carne e riattaccati con forza sul ferro, usando terre e colori, sabbie e collanti, nel disperato tentativo di ritrovare un´anima che e´gia´perduta, forse per sempre.
Comunicato stampa
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I volti di Simonetti hanno un´anima di ferro: non e´un dettaglio il fatto che sia questo il supporto delle sue opere, tutte peraltro di notevoli dimensioni.
Lastre di metallo su cui con forza si imprime il carattere deciso di una negritudine che sembra volere travalicare il primitivismo di inizio Novecento e le sue molte fascinazioni, da Picasso a Brancusi a Modigliani, per concentrarsi piuttosto sul sentimento della perdita e dell´azzeramento che l´Informale di Fautrier seppe esprimere attraverso la serie degli Otages.
Ferro come materia difficile da attaccare, non permeabile e pervicacemente riflettente; duttile e rigida ad un tempo, come solo l´animo umano può essere. E´questo il segreto dei suoi volti, molto al di là dell´istinto dionisiaco di quegli archetipi umani preservati dalla civilizzazione e vergini di fronte alle nefandezze di un Occidente corrotto e blasfemo, che l´Avanguardia artistica celebrò dalle ´Fanciulle di Avignone´in poi.
Sono volti strappati dalla carne e riattaccati con forza sul ferro, usando terre e colori, sabbie e collanti, nel disperato tentativo di ritrovare un´anima che e´gia´perduta, forse per sempre.
Ma Simonetti non smette di lottare: con l´accanimento del rianimatore getta sulla superficie fredda del quadro tutto il calore di una sostanza organica che serba ancora in se´la vita, per riattivare quegli organismi ridotti ad ectoplasmi, fantasmi di spiritualità che il ferro - grande conduttore - potrebbe stimolare con una semplice scossa elettrica.
Ed e´lo sguardo di noi tutti a compiere il miracolo, di fatto accendendo di speranza gli occhi cavi di queste maschere terrose; facendone vibrare le labbra carnose in frasi appena sussurrate o anche solo intuite.
Lontane nel tempo eppure insite in noi stessi, come schegge di coscienza che il tempo non può rimuovere.
Fulvia Strano
25
novembre 2011
Lorenzo Simonetti – Estetica Primitiva
Dal 25 novembre al 10 dicembre 2011
arte contemporanea
Location
CREATIVE ROOM
Roma, Via Pietro Cavallini, 27, (Roma)
Roma, Via Pietro Cavallini, 27, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10:30-19:30
Sabato ore 10:30-13:00 e 16:30-19:30
Vernissage
25 Novembre 2011, ore 18:30
Autore
Curatore