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Quando non servono parole
Linee rette o curve, ora a colori ora monocromatiche, si esprimono per la stessa passione.
Comunicato stampa
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Comunicare attraverso l’arte è il metodo più antico del mondo, ma l’evoluzione dei tempi unitamente alle differenti libere espressioni danno vita a creazioni inconsuete, diversificate create sotto lo stesso segno affettivo nei confronti dell’arte. Ma non basta, ogni tratto è frutto di un ricordo o di una emozione, sfogo libero di circostanze e per questo identificato per stare a guardare o sentire, senza parole. Obiettivo dell’esposizione è evidenziare come le opere d’arte contemporanee sono frutto di linee che si intersecano e si affiancano creando soluzioni sempre differenti in cui le parole sono superficialità, non servono spiegazioni, non necessitano commenti: basta solo lasciarsi guidare dai tratti creatori degli autori. La danza dei tratti sia per scelta tecnica che per diversità artistica di ognuno diviene rappresentazione leggiadra su di un palcoscenico in cui basta stare a guardare piuttosto che sentire.
Loredana Cacucciolo, Giuseppe Di Salvia, Vincenzo Larocca mettono a tacere l’osservatore con una gestualità figurativa e un tratteggio concettuale.
L’arte di Loredana Cacucciolo è immaginazione nei letti stravolti da notti consumate ispirata dalla scrittura di Bucowski, è trattazione nei salotti accuratamente arredati, è fascino nella soavità delle linee disegnate, è racconto negli esterni urbani. Con maestria l’artista si districa nella pittura passando da rapide pennellate di acrilico prevalentemente grigio a segni di colore che individuano rotondeggianti immagini evidenziando versatilità e adattabilità. Giuseppe Di Salvia districa la propria creatività in una figurazione che, a primo acchito, appare la soluzione di più mani ora manovrata in toni fervidi di volti dai contorni ispessiti ora governata da una gestualità rapida e toni sommessi. Vincenzo Larocca districa la poetica artistica tra toni intensi come quelli del verde richiamando la vivida volontà di parlare della questione ambientale che logora l’uomo. La natura e l’elettromagnetismo divengono il file rouge della rappresentazione, sospesi in ogni opera ad intralciare la distesa di campo verde o blu.
Loredana Cacucciolo, Giuseppe Di Salvia, Vincenzo Larocca mettono a tacere l’osservatore con una gestualità figurativa e un tratteggio concettuale.
L’arte di Loredana Cacucciolo è immaginazione nei letti stravolti da notti consumate ispirata dalla scrittura di Bucowski, è trattazione nei salotti accuratamente arredati, è fascino nella soavità delle linee disegnate, è racconto negli esterni urbani. Con maestria l’artista si districa nella pittura passando da rapide pennellate di acrilico prevalentemente grigio a segni di colore che individuano rotondeggianti immagini evidenziando versatilità e adattabilità. Giuseppe Di Salvia districa la propria creatività in una figurazione che, a primo acchito, appare la soluzione di più mani ora manovrata in toni fervidi di volti dai contorni ispessiti ora governata da una gestualità rapida e toni sommessi. Vincenzo Larocca districa la poetica artistica tra toni intensi come quelli del verde richiamando la vivida volontà di parlare della questione ambientale che logora l’uomo. La natura e l’elettromagnetismo divengono il file rouge della rappresentazione, sospesi in ogni opera ad intralciare la distesa di campo verde o blu.
10
ottobre 2011
Quando non servono parole
Dal 10 al 25 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
Lun. – ven. 10.30 - 12.30/ 17.30 - 20.30 chiuso domenica. Sabato solo su prenotazione
Vernissage
10 Ottobre 2011, ore 18.00
Autore
Curatore