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Arianna Tinulla – Hai paura del buio?
Hai paura del buio* non è una domanda scontata seppur familiare, con cui tutti manteniamo una relazione costante nei confronti dell’ignoto.
Comunicato stampa
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E' la nostra finitezza umana a porre limiti di spazi e conoscenza e veniamo meno a fallaci presunzione e sicurezza cadendo dal trono, decentrati se vediamo crollare i nostri capisaldi, falliti nel nostro delirio d'onnipotenza. Il buio che temiamo è anche il baluardo scuro e custode di altri mondi ed energie, è l’incognita che se compresa e accettata, conduce all'apprezzamento del caso nella ricchezza dell'imprevisto. L’inaspettata felicità sta proprio nel dubbio, motore spregiudicato di sapere e conoscenza. La tensione altalenante dell’uomo nei confronti dell’infinito è sempre stato un tema caro alla filosofia e alla scienza, sia da un punto di vista matematico che antropologico, indagato e sviscerato con ogni possibile strumento dalla fisica ed espresso liberamente da innumerevoli artisti che con questo tema hanno messo in contatto l'animo umano. Anche Arianna Tinulla ha preso in considerazione questo ambito d'indagine, la presunzione umana di poter conoscere e regolamentare il cosmo. Su questo tema l'autrice presenta ad Estro un’installazione carica di delicatezza, di cromatismi leggeri, con cui è inevitabile non interagire dialogando anche a livello tattile. L'opera non ha l'unico scopo di esprimere un modo di concepire l'intorno della realtà, bensì possiede un intento dialogico, quello di porre, tramite il connubio di musica, arte e spunti letterari, un punto di domanda focale d'indagine su noi stessi, renderci attori di questa esposizione.
La mostra si articola in miriadi di dettagli (carte reinventate, citazioni da commentare, una pioggia di microscopici oggetti che abbracciano i disegni) che sfuggono alle regole “esatte”, che scappano dai momenti dell'esistenza spesso ingabbiati come fossero frattali (argomento che come obiettivo si pone di descrivere contenendo la realtà da un punto di vista geometrico, ambito che ha fornito parte dell'orizzonte estetico – concettuale ad Arianna). Tali istanti presenti, che viviamo inconsapevolmente sono il sapore dell'esistenza, se comprendiamo accettando senza protomi di deliri d'onnipotenza, il timore dell'ingovernabile. In ognuno di questi dettagli, microcosmi, abitano personaggi dalle linee fluide, surreali, mostruose, le cui caratteristiche rispecchiano i timori – specchio dell'uomo nelle sue molteplici sfaccettature. Da queste comunanze e da quest’ultima considerazione riguardante la nostra innata paura dell’ignoto del partiamo nell’indagine approfondita delle viscere buie, espanse e sconosciute.
Allo Spazio Estro, in contatto con l’istallazione di Arianna Tinulla, non solo per apprezzarne la rara bellezza e l'incisiva leggerezza del tratto, ma con l’intento di riflettere sul nostro presente e sull’importanza di moltiplicarci in dimensioni sfondandole.
La mostra si articola in miriadi di dettagli (carte reinventate, citazioni da commentare, una pioggia di microscopici oggetti che abbracciano i disegni) che sfuggono alle regole “esatte”, che scappano dai momenti dell'esistenza spesso ingabbiati come fossero frattali (argomento che come obiettivo si pone di descrivere contenendo la realtà da un punto di vista geometrico, ambito che ha fornito parte dell'orizzonte estetico – concettuale ad Arianna). Tali istanti presenti, che viviamo inconsapevolmente sono il sapore dell'esistenza, se comprendiamo accettando senza protomi di deliri d'onnipotenza, il timore dell'ingovernabile. In ognuno di questi dettagli, microcosmi, abitano personaggi dalle linee fluide, surreali, mostruose, le cui caratteristiche rispecchiano i timori – specchio dell'uomo nelle sue molteplici sfaccettature. Da queste comunanze e da quest’ultima considerazione riguardante la nostra innata paura dell’ignoto del partiamo nell’indagine approfondita delle viscere buie, espanse e sconosciute.
Allo Spazio Estro, in contatto con l’istallazione di Arianna Tinulla, non solo per apprezzarne la rara bellezza e l'incisiva leggerezza del tratto, ma con l’intento di riflettere sul nostro presente e sull’importanza di moltiplicarci in dimensioni sfondandole.
08
ottobre 2011
Arianna Tinulla – Hai paura del buio?
Dall'otto al 19 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARELIA
Bergamo, Via Torretta, 4, (Bergamo)
Bergamo, Via Torretta, 4, (Bergamo)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 18.00-21.00
sabato e domenica 16.00/21.00
Vernissage
8 Ottobre 2011, h 19.00
Autore
Curatore