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Noemi Silvera Garcia / Michele Principato Trosso – Compared Cultures
La drammaticità dei colori della pittrice Noemi Silvera artista Uruguaiana modella corpi deformati da un antico passato che affonda le sue radici nel mondo onirico precolombiano. Michele Principato mette in scena un coro di colori danzanti. Il segno diventa simbolo del vorace e disincantato sguardo dell’artista, portavoce di un’arte istintiva e rappresentativa che stimoli la coscienza, attraverso una catarsi collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La drammaticità dei colori della pittrice Noemi Silvera artista Uruguaiana modella corpi deformati da un
antico passato che affonda le sue radici nel mondo onirico precolombiano. Figure monumentali prendono
forma da uno sguardo irriverente aprendoci le tele come finestre di un teatro di marionette. Orme storiche
scolpite nella terra rivendicano la loro presenza in un immaginario sacro davanti allo specchio della cronaca
moderna, spettro mascherato della coscienza.
Michele Principato mette in scena un coro di colori danzanti. Il segno diventa simbolo del vorace e
disincantato sguardo dell'artista, portavoce di un'arte istintiva e rappresentativa che stimoli la coscienza,
attraverso una catarsi collettiva.
Grazie alla potenza alchemica dei quadri di Michele Principato possiamo affondare gli occhi nella storia
dell'umanità e restare storditi e legati alla poetica sintetica di uno stile vorticosamente estatico. In questi
quadri l'incontro fra i due istinti primordiali dell'uomo, eros e thanatos, creazione e distruzione prendono
forma nell'immaginario collettivo, attanagliando l'uomo alla condanna del libero arbitrio.
Siamo di fronte ad un'arte tesa a riacquistare il suo valore intellettuale, che ci coinvolge nella celebrazione
di un'unione tra spirito dionisiaco e apollineo. Picchi abissali universali e necessari per risalire "la muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia", al di là del bene e del male, per guardare oltre l'ermo colle che può
essere il proprio naso. Le tele diventano testimoni di una cronaca umana raccontata sui "muri dell'anima
mundi". La consistenza magmatica del colore è la stessa del fango da cui ha origine l'uomo, un ingenuo
Adamo che si mischia con sé stesso e col mondo, per rivendicare la sua natura feroce da cui si alza un canto
tragico. Le opere diventano così custodi di un tempo umano, troppo umano che nel suo ciclico manifestarsi
cerca una redenzione e investa ciascuno con le proprie azioni, per tornare ad echeggiare nelle impronte di
un eterno domani.
Mostra bi-personale dal titolo " Compared Cultures” di Noemi Silvera Garcia e Michele Principato Trosso
presso La Galleria Caffè Letterario di Cefalù (Pa), a cura di Cristina Russo
antico passato che affonda le sue radici nel mondo onirico precolombiano. Figure monumentali prendono
forma da uno sguardo irriverente aprendoci le tele come finestre di un teatro di marionette. Orme storiche
scolpite nella terra rivendicano la loro presenza in un immaginario sacro davanti allo specchio della cronaca
moderna, spettro mascherato della coscienza.
Michele Principato mette in scena un coro di colori danzanti. Il segno diventa simbolo del vorace e
disincantato sguardo dell'artista, portavoce di un'arte istintiva e rappresentativa che stimoli la coscienza,
attraverso una catarsi collettiva.
Grazie alla potenza alchemica dei quadri di Michele Principato possiamo affondare gli occhi nella storia
dell'umanità e restare storditi e legati alla poetica sintetica di uno stile vorticosamente estatico. In questi
quadri l'incontro fra i due istinti primordiali dell'uomo, eros e thanatos, creazione e distruzione prendono
forma nell'immaginario collettivo, attanagliando l'uomo alla condanna del libero arbitrio.
Siamo di fronte ad un'arte tesa a riacquistare il suo valore intellettuale, che ci coinvolge nella celebrazione
di un'unione tra spirito dionisiaco e apollineo. Picchi abissali universali e necessari per risalire "la muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia", al di là del bene e del male, per guardare oltre l'ermo colle che può
essere il proprio naso. Le tele diventano testimoni di una cronaca umana raccontata sui "muri dell'anima
mundi". La consistenza magmatica del colore è la stessa del fango da cui ha origine l'uomo, un ingenuo
Adamo che si mischia con sé stesso e col mondo, per rivendicare la sua natura feroce da cui si alza un canto
tragico. Le opere diventano così custodi di un tempo umano, troppo umano che nel suo ciclico manifestarsi
cerca una redenzione e investa ciascuno con le proprie azioni, per tornare ad echeggiare nelle impronte di
un eterno domani.
Mostra bi-personale dal titolo " Compared Cultures” di Noemi Silvera Garcia e Michele Principato Trosso
presso La Galleria Caffè Letterario di Cefalù (Pa), a cura di Cristina Russo
02
ottobre 2011
Noemi Silvera Garcia / Michele Principato Trosso – Compared Cultures
Dal 02 ottobre al 26 novembre 2011
arte contemporanea
Location
LA GALLERIA CAFFE’ LETTERARIO
Cefalù, Via Mandralisca, 23, (Palermo)
Cefalù, Via Mandralisca, 23, (Palermo)
Vernissage
2 Ottobre 2011, ore 17
Autore
Curatore