Saranno in molti ad averlo pensato: ma è possibile che capiti di parlare di Salemi, e non ci sia di mezzo il super-sindaco della località siciliana Vittorio Sgarbi? Non è possibile, ed infatti così non è. Sì, è vero che nell’ambito delle iniziative per il 150º dell’Unità d’Italia, nella torre cilindrica del Castello Arabo Normanno – da cui Giuseppe Garibaldi issò la prima bandiera dell’Italia unita – è appena stata inaugurata l’esposizione di una bandiera italiana molto particolare, Stracci d’Italia di Michelangelo Pistoletto. Iniziativa che non vede il sindaco direttamente coinvolto.
Ma Sgarbi ha immediatamente rilanciato, alla sua maniera: con un progetto insolito ma eminentemente mediatico (sulla qualità fa fede l’immagine sopra…). Ovvero esponendo all’interno dell’istituendo Museo della Mafia due quadri del pentito di mafia Gaspare Mutolo, killer e trafficante di droga che si è dichiarato pentito nel 1991 dopo l’incontro con Giovanni Falcone. E che oggi, avendo espiato la pena, vive da cittadino libero.
“Quella di Mutolo – ha spiegato Sgarbi – è una singolare forma di redenzione, ed é questo il motivo per cui esporremo al Museo della Mafia di Salemi due dei quadri realizzati durante gli anni trascorsi in carcere”.
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[exibart]
Un fatto più politico che artistico, direi