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Katja Loher – Miniverse #1
La Galleria Tiziana Di Caro è orgogliosa di presentare Miniverse #1, seconda mostra personale nei suoi spazi di Katja Loher (Zurigo, 1979), sabato 24 settembre 2011, alle ore 19.00.
Comunicato stampa
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Il progetto espositivo prevede una serie di opere realizzate nel 2011 in esclusiva per la mostra. Nei lavori di Katja Loher è costante la predilezione per la video scultura e la video - installazione, così come aveva già rivelato nella sua prima personale organizzata nel 2009, ma il suo lavoro è in costante evoluzione così come i suoi video, che diventano sempre più complessi. In essi, le coreografie interpretate da danzatori ripresi con il sistema “a volo d'uccello” (quindi dall'alto verso il basso) creano segmenti grafici che, una volta rielaborati, diventano domande. L'osservatore è trascinato in una questione etica sollevata dall'artista attraverso interrogativi, che si celano all'interno delle opere.
L'installazione Multiverse è costituita da palloni di gomma bianca di differenti dimensioni, tre dei quali ospitano video. Questi ultimi si compongono di coreografie, in cui gruppi di danzatori diventano congegni, che creano movimenti sincronizzati. Viste dall'alto le immagini dei performers sono in scala ridotta ed essi risultano come guardati dall'esterno, come se fossero osservati al microscopio.
I loro movimenti tendono a sincronizzarsi, e i corpi creano specifici pattern, che in post produzione sono moltiplicati, come in una visione caleidoscopica. La riproduzione simmetrica delle figure in movimento è in costante cambiamento creando sempre nuove costellazioni formali, che pulsano ritmicamente.
La dicotomia tra interno ed esterno, che caratterizzava le sculture della serie Miniverse risalente al periodo tra il 2007 ed il 2010, persiste nelle nuove opere, denominate Bubbles, bolle di vetro colorato. Guardandovi all'interno, si scopre che la struttura tridimensionale è un guscio, all'interno del quale ritroviamo tre personaggi: il Signore del Tempo (eccezionalmente interpretato dal compositore statunitense Philip Glass), il Signore dello Spazio e quello della Luce, i quali si accingono a trovare soluzioni per preservare i loro mondi.
La mostra si completa con un lavoro che anticipa lo sviluppo di un nuovo gruppo di opere: una tavola apparecchiata che invita lo spettatore a prendere posto, per scoprire che quanto è presente sulla superficie, bottiglie e bicchieri di vetro, in realtà cela un dialogo virtuale tra due esseri umani impegnati a scambiarsi domande esistenziali che sempre ricorrono nelle opere di Katja Loher, e che, a dispetto dell'appetibile assunto formale delle sue opere, rappresentano il vero centro intorno al quale si sviluppa la riflessione intellettuale dell'artista svizzera.
The exhibition will include a series of works the artist produced in 2011 exclusively for this event. Katja Loher’s works focus on video-sculpture and video-installation, as could already be seen in her first solo exhibition at the gallery, in 2009, but her work is in constantly evolving, as are her videos, which become increasingly more complex. The latter feature dancing scenes shot with bird eye view, thus creating graphic signs which, with further elaboration, bring out the concealed questions through which the artist compels the viewer into an ethical debate.
The installation Multiverse consists of white weather-balloons of different sizes, three of them host video projections. The videos are based on live choreography featuring groups of dancers who become part of the machine in a synchronized movement. The tiny scale of the performers as seen from above provides an outside view, as though seen through a microscope.
Their movements tend to be synchronic and the bodies seen from the bird's-eye view that Loher adopts in virtually all her works form clear patterns, which she then proceeds to multiply kaleidoscopically in the course of digital post-production. The symmetrical multiplication of moving bodies in constantly changing constellations produces a rhythmically pulsating collective.
The separation between inside and outside, which characterized the sculptures of the Miniverse series (2007-2010), is carried forth in the artist’s new works called Bubbles, consisting of glass balls, looking inside which the viewer realizes that the three-dimensional structure is a shell feature three characters: the Master of Time (exceptionally interpreted by the American composer Philip Glass), the Master of Space, and the Master of Light, all committed in a quest to find solutions to preserve their worlds.
The exhibition is rounded off by a piece which anticipates the development of a new group of works: a set table invites the viewer to take a place, leading to the discovery that the objects on the table surface, i.e. bottles and glasses, conceal a virtual conversation between two human beings questioning each other about existence – a recurrent theme in Loher’s work – which, in spite of the charming formal proposition of her works, represents the real core around which the Swiss artist’s reflection revolves.
L'installazione Multiverse è costituita da palloni di gomma bianca di differenti dimensioni, tre dei quali ospitano video. Questi ultimi si compongono di coreografie, in cui gruppi di danzatori diventano congegni, che creano movimenti sincronizzati. Viste dall'alto le immagini dei performers sono in scala ridotta ed essi risultano come guardati dall'esterno, come se fossero osservati al microscopio.
I loro movimenti tendono a sincronizzarsi, e i corpi creano specifici pattern, che in post produzione sono moltiplicati, come in una visione caleidoscopica. La riproduzione simmetrica delle figure in movimento è in costante cambiamento creando sempre nuove costellazioni formali, che pulsano ritmicamente.
La dicotomia tra interno ed esterno, che caratterizzava le sculture della serie Miniverse risalente al periodo tra il 2007 ed il 2010, persiste nelle nuove opere, denominate Bubbles, bolle di vetro colorato. Guardandovi all'interno, si scopre che la struttura tridimensionale è un guscio, all'interno del quale ritroviamo tre personaggi: il Signore del Tempo (eccezionalmente interpretato dal compositore statunitense Philip Glass), il Signore dello Spazio e quello della Luce, i quali si accingono a trovare soluzioni per preservare i loro mondi.
La mostra si completa con un lavoro che anticipa lo sviluppo di un nuovo gruppo di opere: una tavola apparecchiata che invita lo spettatore a prendere posto, per scoprire che quanto è presente sulla superficie, bottiglie e bicchieri di vetro, in realtà cela un dialogo virtuale tra due esseri umani impegnati a scambiarsi domande esistenziali che sempre ricorrono nelle opere di Katja Loher, e che, a dispetto dell'appetibile assunto formale delle sue opere, rappresentano il vero centro intorno al quale si sviluppa la riflessione intellettuale dell'artista svizzera.
The exhibition will include a series of works the artist produced in 2011 exclusively for this event. Katja Loher’s works focus on video-sculpture and video-installation, as could already be seen in her first solo exhibition at the gallery, in 2009, but her work is in constantly evolving, as are her videos, which become increasingly more complex. The latter feature dancing scenes shot with bird eye view, thus creating graphic signs which, with further elaboration, bring out the concealed questions through which the artist compels the viewer into an ethical debate.
The installation Multiverse consists of white weather-balloons of different sizes, three of them host video projections. The videos are based on live choreography featuring groups of dancers who become part of the machine in a synchronized movement. The tiny scale of the performers as seen from above provides an outside view, as though seen through a microscope.
Their movements tend to be synchronic and the bodies seen from the bird's-eye view that Loher adopts in virtually all her works form clear patterns, which she then proceeds to multiply kaleidoscopically in the course of digital post-production. The symmetrical multiplication of moving bodies in constantly changing constellations produces a rhythmically pulsating collective.
The separation between inside and outside, which characterized the sculptures of the Miniverse series (2007-2010), is carried forth in the artist’s new works called Bubbles, consisting of glass balls, looking inside which the viewer realizes that the three-dimensional structure is a shell feature three characters: the Master of Time (exceptionally interpreted by the American composer Philip Glass), the Master of Space, and the Master of Light, all committed in a quest to find solutions to preserve their worlds.
The exhibition is rounded off by a piece which anticipates the development of a new group of works: a set table invites the viewer to take a place, leading to the discovery that the objects on the table surface, i.e. bottles and glasses, conceal a virtual conversation between two human beings questioning each other about existence – a recurrent theme in Loher’s work – which, in spite of the charming formal proposition of her works, represents the real core around which the Swiss artist’s reflection revolves.
24
settembre 2011
Katja Loher – Miniverse #1
Dal 24 settembre al 07 dicembre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA TIZIANA DI CARO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 15 alle 20
Vernissage
24 Settembre 2011, h 19.00
Autore