Archiviazioni e Ramdom Association

presentano

Who draws the line?

Mostra personale di Devrim Kadirbeyoğlu / a cura di Giusy Checola

Dal 24.09.2011 all’30.11.2011

Opening: sabato 24 settembre 2011, dalle ore 19.30

Con un live media di Gianluca De Rubertis e Alberto Piccinni, dalle ore 22.00



Sedi: Archiviazioni project space e Laboratorio di Arte e Architettura, Lecce


La parola “mobilità” riguarda le differenze culturali, sociali e politiche di cui sentiamo ancora il bisogno di parlare, nonostante i processi di integrazione avviati tra i paesi europei e i paesi vicini, e nonostante l’ingente partecipazione individuale e collettiva alle reti di azione internazionali e agli artistic/social network. D’altro canto l’ipermobilità ha caratterizzato i più recenti fenomeni della globalizzazione e ha definitivamente cambiato il nostro modo di vivere e lavorare.
Who draws the line? è il titolo della prima mostra personale in Italia dell’artista turca Devrim Kadirbeyoğlu, coprodotta da Archiviazioni e Ramdom Association, presentata in occasione del D-Day, party, evento principale del programma OFF di Default Masterclass in Residence e serata di chiusura di Artlab 2011.



La mostra nasce da una profonda necessità dell’artista di rappresentare e comunicare l’entità dei problemi umani, sociali ed economici provocati dai requisiti richiesti dal visto Schenghen ai cittadini turchi, con la realizzazione di un’installazione site specific e la contaminazione con il linguaggio musicale del live media di Gianluca De Rubertis e Alberto Piccinni.
Devrim Kadirbeyoğlu spesso utilizza l’ironia per analizzare la costruzione di un’istituzione, di una società e delle identità, nei loro sistemi complessi e contrattitori. La sua ricerca si rivolge ai conflitti quotidiani che trasforma in ossessioni legate alla sua esperienza personale, in soluzioni che utilizzano i multipli e la ripetizione.
Evocandone gli aspetti sociali, culturali e psicologici, le sue installazioni divengono un’estensione teatrale della vita in cui il pubblico interagisce e dialoga con l’opera.



Info
www.archiviazioni.org / www.ramdom.net / +39 393 38761052

press: Francesca De Filippi francesca@archiviazioni.org / +39 339 4867783



Archiviazioni c/o Laboratory of Art and Architecture Via Enzo Ferrari, Contrada Pisello
73100 Lecce (Apulia, Italy)



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Partner
Laboratorio di Arte e Architettura di Lecce

Collaborators
Campolisio Sarruni www.campolisio.it / Agricoltura Bene Comune agricolturabenecomune@gmail.com

Media partners
Il Paese Nuovo www.ilpaesenuovo.it / Undo.net www.undo.net

Archiviazioni and Ramdom Association
present

Who draws the line?

Solo exhibition by Devrim Kadirbeyoğlu / curated by Giusy Checola

from 09.24.2011 through 11.30.2011

Opening: 24 September 2011, from 7:30 pm

With a live media performance by Gianluca De Rubertis and Alberto Piccinni, from 10:00 pm

Venues: Archiviazioni project space and Laboratory of Art and Architecture, Lecce (Apulia, Italy)


The word “mobility” refers to the cultural, social and political differences that is still a matter which we feel the need to talk about, despite the processes of integration among European and the neighbouring countries, and despite the huge participation – as individuals and collectives - to the action nets and the artistic/social networks. Otherwise the hypermobility characterized the most recent wave of the globalization and has definitively changed our way to live and work.

Who draws the line? is the title of the first solo exhibition in Italy by the Turkish artist Devrim Kadirbeyoğlu, co-produced by Archiviazioni and Ramdom Association, presented on the occasion of D-Day party, main event of the Default Masterclass in Residence OFF Program and Artlab 2011 closing day.

The exhibition born as an inner necessity of the artist to represent and communicate the human, financial and social extent problems concerning the Schengen visa requirement for Turkish citizens, with the realization of a site specific installation and the interaction with the music language of the live media by Gianluca De Rubertis and Alberto Piccinni.

Devrim Kadirbeyoğlu’s work manifests often with an ironic vocabulary in order to explore the construction of institutions, society and identities, in their complex and contradictionary systems. Her work strives to capture life’s struggle where she turns her obsessions, triggered by the threads of her personal experiences, into arrangements using multiples and repetitions. Evoked by social, cultural and psychological circumstances, her installations resonate as a theatrical extension of daily life, where the viewers interact and dialogue with the work.