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Eugenio Giannì – INISalmica
Eugenio Giannì, ricercatore dell’infinitesimale,costruisce il proprio universo visivo con segni che evocano il sorgere di un nuovo alfabeto. I caratteri scelti sono quelli — per lo più — somiglianti all’alfabeto ebraico, i cui temi richiamano l’edificare, attraverso il commisurare, il Tempo del Tempio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Salmodiare edificando la storia del mondo con l’infinitesimale
Eugenio Giannì, ricercatore dell’infinitesimale, costruisce il proprio universo visivo
con segni che evocano il sorgere di un nuovo alfabeto. I caratteri scelti sono quelli
— per lo più — somiglianti all’alfabeto ebraico, i cui temi richiamano l’edificare,
attraverso il commisurare, il Tempo del Tempio.
Il suo racconto è costituito da un fluire architettonico di segni-lettere.
È questo il primo messaggio del nostro autore: quando si crea un’opera, immensa o
infinitesimale che sia, si produce anche l’evento del narrare.
Il Tempio è luogo della casa di Dio, il luogo del trono: come fare a non pensare alla
Dimora, al luogo dove si manifesta il Suo dominio sulla terra? Trono, Tempio, casa
di Dio, sono Parole. Le Parole sono l’inizio dell’arcano comunicare, e mettono ordine
nella Notte dei tempi. Si sa che quando le Parole vengono nominate, fanno apparire
oggetti che, poi, diventano parte dell’azione narrante.
Tutto, pertanto, si genera con le Parole, specie quando un osservatore assume l’incipit
di un ordine che compie un’azione, con cui egli riconosce le fasi dei ricordi, degli
eventi storici, o della creazione.
La storia del Vecchio Testamento, posto sotto l’egida dell’universo teocratico della
Parola, ritma, attraverso i titoli, il percorso di Giannì: esso è evocato anche dalla
invenzione artistica che ex novo produce il suo universo di segni.
Ciò che conta è questo legame, che l’autore ha preteso rimanesse indissolubile, tra la
Parola e il Tempio, specie nel nostro tempo coevo dell’infinitesimale.
Il flusso di parole si relaziona all’ambiente, ora, come sospinto da una forza
energetica che ha tradotto in un codice criptico il messaggio, e si divulga solo
attraverso i nuovi canali della comunicazione.
I nessi, che prendono forma attraverso la Parola resa infinitesimale da Giannì, sono
racconti che si muovono ad annunciare un nuovo modo d’intendere la struttura
dell’atto del comunicare.
La Parola è nell’autore, innanzitutto, costruzione visiva, intesa come edificazione e
misura, oltre ad essere flusso energetico caoticamente criptico, solo dopo si costruirà
in termine, in proposizione e discorso.
Il calcolo, il numero, la struttura logica, gli algoritmi matematici, i sistemi biologici
non impongono, oggi, il dover cercare collegamenti con i passati significati espressi
coi termini di un lessico comunemente decodificabile, specie attraverso il significato
della Parola, che nell’atto della creazione nomina e immediatamente fa apparire gli
oggetti e i mondi dei viventi. Tutto, nell’ordine dell’infinitesimale, va considerato
invece come struttura topologica, soggetta alla Teoria dell’informazione.
La sintesi proteica, con cui s’inscrive l’informazione del Dna negli organismi
biologici viventi, è connessa e si propaga anch’essa attraverso canali, e, comunque,
veicola insieme sia l’energia che l’informazione. Oggi si sa che tutto in questo
universo è informazione e viene dalla Parola-energia che comunica.
…
Giuseppe Siano
Eugenio Giannì, ricercatore dell’infinitesimale, costruisce il proprio universo visivo
con segni che evocano il sorgere di un nuovo alfabeto. I caratteri scelti sono quelli
— per lo più — somiglianti all’alfabeto ebraico, i cui temi richiamano l’edificare,
attraverso il commisurare, il Tempo del Tempio.
Il suo racconto è costituito da un fluire architettonico di segni-lettere.
È questo il primo messaggio del nostro autore: quando si crea un’opera, immensa o
infinitesimale che sia, si produce anche l’evento del narrare.
Il Tempio è luogo della casa di Dio, il luogo del trono: come fare a non pensare alla
Dimora, al luogo dove si manifesta il Suo dominio sulla terra? Trono, Tempio, casa
di Dio, sono Parole. Le Parole sono l’inizio dell’arcano comunicare, e mettono ordine
nella Notte dei tempi. Si sa che quando le Parole vengono nominate, fanno apparire
oggetti che, poi, diventano parte dell’azione narrante.
Tutto, pertanto, si genera con le Parole, specie quando un osservatore assume l’incipit
di un ordine che compie un’azione, con cui egli riconosce le fasi dei ricordi, degli
eventi storici, o della creazione.
La storia del Vecchio Testamento, posto sotto l’egida dell’universo teocratico della
Parola, ritma, attraverso i titoli, il percorso di Giannì: esso è evocato anche dalla
invenzione artistica che ex novo produce il suo universo di segni.
Ciò che conta è questo legame, che l’autore ha preteso rimanesse indissolubile, tra la
Parola e il Tempio, specie nel nostro tempo coevo dell’infinitesimale.
Il flusso di parole si relaziona all’ambiente, ora, come sospinto da una forza
energetica che ha tradotto in un codice criptico il messaggio, e si divulga solo
attraverso i nuovi canali della comunicazione.
I nessi, che prendono forma attraverso la Parola resa infinitesimale da Giannì, sono
racconti che si muovono ad annunciare un nuovo modo d’intendere la struttura
dell’atto del comunicare.
La Parola è nell’autore, innanzitutto, costruzione visiva, intesa come edificazione e
misura, oltre ad essere flusso energetico caoticamente criptico, solo dopo si costruirà
in termine, in proposizione e discorso.
Il calcolo, il numero, la struttura logica, gli algoritmi matematici, i sistemi biologici
non impongono, oggi, il dover cercare collegamenti con i passati significati espressi
coi termini di un lessico comunemente decodificabile, specie attraverso il significato
della Parola, che nell’atto della creazione nomina e immediatamente fa apparire gli
oggetti e i mondi dei viventi. Tutto, nell’ordine dell’infinitesimale, va considerato
invece come struttura topologica, soggetta alla Teoria dell’informazione.
La sintesi proteica, con cui s’inscrive l’informazione del Dna negli organismi
biologici viventi, è connessa e si propaga anch’essa attraverso canali, e, comunque,
veicola insieme sia l’energia che l’informazione. Oggi si sa che tutto in questo
universo è informazione e viene dalla Parola-energia che comunica.
…
Giuseppe Siano
24
settembre 2011
Eugenio Giannì – INISalmica
Dal 24 settembre al 15 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEMISIA
Perugia, Via Alessi, 14/15, (Perugia)
Perugia, Via Alessi, 14/15, (Perugia)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30
Vernissage
24 Settembre 2011, ore 17.30
Autore