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Alle Origini dei Generi Pittorici fra l’Italia e l’Europa attorno al 1600
La giornata di Studio, a cura di Carlo Corsato e Bernard Aikema – che vede gli interventi di Valentina Sapienza, Patrizia Cavazzini, Isabella di Lenardo, Michel Hochmann, Thomas Fusenig, Carlo Corsato, Pamela Jones,Tico Seifert – consente di riflettere sull’importanza del XVII secolo per l’elaborazione dei generi pittorici. Attorno al 1600 giunge infatti a piena maturazione la figura dell’artista: l’artigiano della bottega diventa vero e proprio impresario e, al contempo, operatore culturale dei profondi mutamenti politici e religiosi del suo tempo.
Comunicato stampa
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GIORNATA DI STUDI 12 SETTEMBRE 2011
Alle Origini dei Generi Pittorici fra l'Italia e l'Europa attorno al 1600
Mattina dalle ore 10,00
Presiede : Bernard Aikema
INTERVENTI
Valentina Sapienza
"Tenendo quegli in casa un buon numero di Fiamminghi, quali occupava in far copie dei quadri di buoni maestri": riflessioni sul problema della formazione artistica a Venezia alla fine del Cinquecento.
Partendo dai casi esemplari e per certi versi antitetici di Palma il Giovane e Leonardo Corona e alla luce di alcune novità documentarie, verrà analizzata la complessa questione della formazione artistica a Venezia a partire dagli anni Settanta del Cinquecento.
Dalle notizie tramandate dalle fonti e confermate almeno in parte dalle carte d'archivio sembra in effetti che botteghe specializzate nella produzione di copie esistessero gialla fine degli anni Sessanta del secolo. Esse divennero con ogni probabilità "scuola" di riferimento per artisti che non ebbero la fortuna di approfittare dell'insegnamento di un padre pittore o di un atelier a conduzione familiare.
Patrizia Cavazzini
"Il ruolo delle botteghe nella diffusione di paesaggi e nature morte a Roma nella prima metà del Seicento.
Il termine "bottega" non veniva quasi mai impiegato dai pittori romani del primo Seicento, perchè era strettamente connesso all'aspetto commerciale della professione. Un pittore bottegaro vedeva dipinti a clienti occasionali, spesso a bassissimo prezzo, e in teoria non poteva fare parte dell'Accademia di San Luca. Ma fu dalle botteghe, intese sia come centri di produzione seriale che di smercio sul mercato, che si diffuse il gusto per la pittura di genere in fasce molto ampie della popolazione ginelle prime decadi del secolo.
Breve dibattito
Isabella di Lenardo
Mercanti, collezionisti, agenti. Il ruolo delle nationi fiamenga e todesca nella nascita e diffusione dei Generi pittorici.
Il mercante-collezionista-agente una nuova figura, nel sistema delle arti della prima etmoderna, che permette e promuove la diffusione del quadro di Genere. Carlo Helman e Jacob König, insigni rappresentanti delle nationi fiamenga e todesca, grazie alla rete fitta e consolidata di mercanti in tutte le principali città d'Europa, sono tra i promotori di questo mercato nascente.
Michel Hochmann
Hans Rottenhammer, Pietro Mera, Paolo Fiammingo: la pittura di paesaggio tra Roma e Venezia alla fine del Cinquecento.
Gli scambi tra Venezia e Roma nel campo della pittura di paesaggio furono particolarmente intensi durante la fine del Cinquecento, grazie ai molteplici viaggi degli artisti fiamminghi tra questi due centri. Vorrei riflettere su qualche aspetto di questa relazione, sul ruolo, in particolare, dei quadretti su rame che ebbero una tale importanza durante questo periodo (si conosce bene l'esempio di Rottenhammer e Bril in proposito, ma altri esempi potrebbero essere precisati), ma anche sulla circolazione delle forme e dei modelli, interrogando il modo con il quale le tradizioni locali si mescolano.
Breve dibattito
Thomas Fusenig
Religious Cabinet Painting: The Raising of A New Genre around 1600
Changing forms of art collection and the art market in Europe in the second half of the 16th century gave birth to new genres of pictures. First in Italy (Rome, Florence, Venice), than in northern Europe (Antwerp, Prague) a group of painters developed a new genre of religious history painting. Emphasizing painterly delicacy and emotive response these religious cabinet pictures form an important new string of specialism in the beginning 17th century. The rise of this new genre illustrates the international exchange of artistic ideas and the influence of the social practice of art collecting.
Carlo Corsato
Jan Brueghel, Peter Paul Rubens e il modello veneziano: manipolazione iconografica e pittura devozionale agli inizi del Seicento.
Attorno al 1617 Brueghel e Rubens realizzarono assieme un Paradiso (Mautitshuis, Den Haag) che puessere inteso da un lato come il manifesto devozionale del loro pensiero politico, e dall'altro come la conclusione di un processo artistico volto a manipolare la tradizione iconografica per creare un nuovo genere pittorico, spesso confuso con la pittura di genere. Dalla ricostruzione della retorica visiva di quest'opera emergono con chiarezza i nuovi rapporti che i due pittori fiamminghi intesero instaurare tra i generi del paesaggio e della pittura di historia, attraverso la rielaborazione di due modelli della pittura veneziana: Jacopo Bassano e Tiziano Vecellio.
Breve dibattito
Pomeriggio dalle ore 14,30
Presiede: Francesca Cappelletti
INTERVENTI
Pamela Jones
Il Gusto dei Cardinali Federico Borromeo, Benedetto Giustiniani, e Francesco Maria Del Monte per i Paesaggi Fiamminghi.
Tra i più importanti collezionisti d'arte del tardo Cinquecento e del primo Seicento a Roma troviamo i cardinali Federico Borromeo, Benedetto Giustiniani, e Francesco Maria Del Monte, che erano amici e quasi coetanei. Vorrei riportare l'attenzione sul loro gusto per i paesaggi fiamminghi, specialmente per i quadri di Jan Brueghel il Vecchio e di Paul Bril. Riassumerò una parte di un mio precedente studio sul gusto di Borromeo per i paesaggi, suggerirò inoltre le tracce da seguire per rintracciare lo stesso gusto da parte di Giustiniani, ed offrirò in fine alcune osservazioni sui problemi d'interpretazione riguardante il gusto di Del Monte per i paesaggi.
Tico Seifert
“Mirabile armonia”: Some thoughts on Adam Elsheimer's impact as a painter of history in landscape.
Adam Elsheimer (1578-1610) is regarded as a crucial figure for the development of Baroque landscape painting. However, his paintings and drawings still in existence show him as a history painter whose figures are embedded in landscapes. The size of figures varies but the landscape never becomes pre-dominant. Giovanni Baglione was the first to describe Elsheimer's balanced compositions of figures and landscape as 'miraculous harmony' (mirabile armonia). This paper focuses on how Elsheimer merged figure and landscape painting and analyses the impact of this particular type of history painting in Italy and beyond.
TAVOLA ROTONDA
Alle Origini dei Generi Pittorici fra l'Italia e l'Europa attorno al 1600
Mattina dalle ore 10,00
Presiede : Bernard Aikema
INTERVENTI
Valentina Sapienza
"Tenendo quegli in casa un buon numero di Fiamminghi, quali occupava in far copie dei quadri di buoni maestri": riflessioni sul problema della formazione artistica a Venezia alla fine del Cinquecento.
Partendo dai casi esemplari e per certi versi antitetici di Palma il Giovane e Leonardo Corona e alla luce di alcune novità documentarie, verrà analizzata la complessa questione della formazione artistica a Venezia a partire dagli anni Settanta del Cinquecento.
Dalle notizie tramandate dalle fonti e confermate almeno in parte dalle carte d'archivio sembra in effetti che botteghe specializzate nella produzione di copie esistessero gialla fine degli anni Sessanta del secolo. Esse divennero con ogni probabilità "scuola" di riferimento per artisti che non ebbero la fortuna di approfittare dell'insegnamento di un padre pittore o di un atelier a conduzione familiare.
Patrizia Cavazzini
"Il ruolo delle botteghe nella diffusione di paesaggi e nature morte a Roma nella prima metà del Seicento.
Il termine "bottega" non veniva quasi mai impiegato dai pittori romani del primo Seicento, perchè era strettamente connesso all'aspetto commerciale della professione. Un pittore bottegaro vedeva dipinti a clienti occasionali, spesso a bassissimo prezzo, e in teoria non poteva fare parte dell'Accademia di San Luca. Ma fu dalle botteghe, intese sia come centri di produzione seriale che di smercio sul mercato, che si diffuse il gusto per la pittura di genere in fasce molto ampie della popolazione ginelle prime decadi del secolo.
Breve dibattito
Isabella di Lenardo
Mercanti, collezionisti, agenti. Il ruolo delle nationi fiamenga e todesca nella nascita e diffusione dei Generi pittorici.
Il mercante-collezionista-agente una nuova figura, nel sistema delle arti della prima etmoderna, che permette e promuove la diffusione del quadro di Genere. Carlo Helman e Jacob König, insigni rappresentanti delle nationi fiamenga e todesca, grazie alla rete fitta e consolidata di mercanti in tutte le principali città d'Europa, sono tra i promotori di questo mercato nascente.
Michel Hochmann
Hans Rottenhammer, Pietro Mera, Paolo Fiammingo: la pittura di paesaggio tra Roma e Venezia alla fine del Cinquecento.
Gli scambi tra Venezia e Roma nel campo della pittura di paesaggio furono particolarmente intensi durante la fine del Cinquecento, grazie ai molteplici viaggi degli artisti fiamminghi tra questi due centri. Vorrei riflettere su qualche aspetto di questa relazione, sul ruolo, in particolare, dei quadretti su rame che ebbero una tale importanza durante questo periodo (si conosce bene l'esempio di Rottenhammer e Bril in proposito, ma altri esempi potrebbero essere precisati), ma anche sulla circolazione delle forme e dei modelli, interrogando il modo con il quale le tradizioni locali si mescolano.
Breve dibattito
Thomas Fusenig
Religious Cabinet Painting: The Raising of A New Genre around 1600
Changing forms of art collection and the art market in Europe in the second half of the 16th century gave birth to new genres of pictures. First in Italy (Rome, Florence, Venice), than in northern Europe (Antwerp, Prague) a group of painters developed a new genre of religious history painting. Emphasizing painterly delicacy and emotive response these religious cabinet pictures form an important new string of specialism in the beginning 17th century. The rise of this new genre illustrates the international exchange of artistic ideas and the influence of the social practice of art collecting.
Carlo Corsato
Jan Brueghel, Peter Paul Rubens e il modello veneziano: manipolazione iconografica e pittura devozionale agli inizi del Seicento.
Attorno al 1617 Brueghel e Rubens realizzarono assieme un Paradiso (Mautitshuis, Den Haag) che puessere inteso da un lato come il manifesto devozionale del loro pensiero politico, e dall'altro come la conclusione di un processo artistico volto a manipolare la tradizione iconografica per creare un nuovo genere pittorico, spesso confuso con la pittura di genere. Dalla ricostruzione della retorica visiva di quest'opera emergono con chiarezza i nuovi rapporti che i due pittori fiamminghi intesero instaurare tra i generi del paesaggio e della pittura di historia, attraverso la rielaborazione di due modelli della pittura veneziana: Jacopo Bassano e Tiziano Vecellio.
Breve dibattito
Pomeriggio dalle ore 14,30
Presiede: Francesca Cappelletti
INTERVENTI
Pamela Jones
Il Gusto dei Cardinali Federico Borromeo, Benedetto Giustiniani, e Francesco Maria Del Monte per i Paesaggi Fiamminghi.
Tra i più importanti collezionisti d'arte del tardo Cinquecento e del primo Seicento a Roma troviamo i cardinali Federico Borromeo, Benedetto Giustiniani, e Francesco Maria Del Monte, che erano amici e quasi coetanei. Vorrei riportare l'attenzione sul loro gusto per i paesaggi fiamminghi, specialmente per i quadri di Jan Brueghel il Vecchio e di Paul Bril. Riassumerò una parte di un mio precedente studio sul gusto di Borromeo per i paesaggi, suggerirò inoltre le tracce da seguire per rintracciare lo stesso gusto da parte di Giustiniani, ed offrirò in fine alcune osservazioni sui problemi d'interpretazione riguardante il gusto di Del Monte per i paesaggi.
Tico Seifert
“Mirabile armonia”: Some thoughts on Adam Elsheimer's impact as a painter of history in landscape.
Adam Elsheimer (1578-1610) is regarded as a crucial figure for the development of Baroque landscape painting. However, his paintings and drawings still in existence show him as a history painter whose figures are embedded in landscapes. The size of figures varies but the landscape never becomes pre-dominant. Giovanni Baglione was the first to describe Elsheimer's balanced compositions of figures and landscape as 'miraculous harmony' (mirabile armonia). This paper focuses on how Elsheimer merged figure and landscape painting and analyses the impact of this particular type of history painting in Italy and beyond.
TAVOLA ROTONDA
12
settembre 2011
Alle Origini dei Generi Pittorici fra l’Italia e l’Europa attorno al 1600
12 settembre 2011
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE ERMITAGE ITALIA – CASTELLO ESTENSE
Ferrara, castello estense, (Ferrara)
Ferrara, castello estense, (Ferrara)
Vernissage
12 Settembre 2011, dalle ore 10
Ufficio stampa
VILLAGGIO GLOBALE
Curatore