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Tim Rollins – Workshop / lezione aperta
Il CRAC ha invitato l’artista a Cremona il 19 settembre, per un workshop a cui parteciperà una classe delle scuole primarie Trento Trieste, durante la mattinata; nel pomeriggio, inoltre, l’artista incontrerà un nutrito gruppo di studenti dei licei della città presso il Teatro Monteverdi in una lezione aperta al pubblico.
Sarà un’opportunità straordinaria per conoscere da vicino un artista che da tempo ha assunto la decisione di dar senso all’operazione del fare arte saldandola all’operazione dell’insegnare arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CRAC
Centro Ricerca Arte Contemporanea/Liceo Artistico Statale Bruno Munari
in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona
press release – settembre 2011
TIM ROLLINS
workshop/lezione aperta
programma:
Cremona lunedi 19 settembre 2011
h 11.30
workshop con una classe della scuola primaria del I circolo didattico Trento Trieste
h 15.00
incontro con gli studenti dei licei cremonesi, aperto al pubblico
TEATRO MONTEVERDI – FABBRICA DELLE ARTI, via Dante 149
con la collaborazione di:
Alessandro Rabottini – Curatore Esterno GAMeC
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Scuola primaria del I circolo didattico Trento Trieste
patrocini:
Provincia e Comune e di Cremona, Ufficio Scolastico Territoriale XIII di Cremona
“La società civile è più democratica delle istituzioni che la rappresentano e gli strumenti pedagogici possono essere costruttori di democrazia ma anche demolitori”
Paulo Freire, Pedagogia in cammino: lettere alla Guinea Bissau
Sarà sicuramente una grande occasione vedere a breve il lavoro di Tim Rollins e K.O.S. (Kids of Survival) alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, nella prima mostra dedicata da un’istituzione italiana al lavoro dell’artista. On Transfiguration, curata da Alessandro Rabottini e realizzata in collaborazione con il Museum für Gegenwartskunst di Basilea sarà infatti inaugurata alla GAMeC il prossimo 27 settembre e ospiterà una selezione di opere che coprono un ampio spettro di ricerca condotta da Tim Rollins, dal 1982 ad oggi, sull’arte come forma di collaborazione e sulla creatività individuale come agente di cambiamento sociale.
Il CRAC ha colto l’occasione per invitare l’artista a Cremona il 19 settembre, per un workshop a cui parteciperà una classe delle scuole primarie Trento Trieste, durante la mattinata; nel pomeriggio, inoltre, l’artista incontrerà un nutrito gruppo di studenti dei licei della città presso il Teatro Monteverdi in una lezione aperta al pubblico.
Sarà un’opportunità straordinaria per conoscere da vicino un artista che da tempo ha assunto la decisione di dar senso all’operazione del fare arte saldandola all’operazione dell’insegnare arte. Un’esperienza maturata sul campo: “Quando nel 1982 a Tim Rollins venne proposto un periodo di insegnamento di due settimane alla Public School 52 del South Bronx di New York, frequentata da ragazzi provenienti da contesti problematici e pertanto considerati soggetti a rischio, l'artista affronta l'incarico introducendo un metodo di insegnamento basato sullo sviluppo delle capacità individuali attraverso la lettura e il disegno. Per Rollins, infatti, l’emancipazione sociale e la liberazione del potenziale creativo insito in ciascuno di noi passano necessariamente attraverso una forma di auto-consapevolezza resa possibile dall’accesso alla cultura (A. Rabottini, testo dal comunicato stampa per la mostra alla GAMeC).
Il titolo dell'esposizione ‘On Transfiguration’ chiarisce la metodologia di lavoro con cui lavora il gruppo, dalla scelta dei testi da studiare ai risultati visivi del processo creativo.
“La figura di Pinocchio rappresenta la metafora del processo pedagogico, e allo stesso tempo, la storia di un personaggio fantastico che descrive il passaggio da uno stato all’altro dell’identità, un’immagine estrema di trasformazione che racchiude la principale caratteristica dell’eroe epico: il pieno conseguimento di sé solo dopo aver attraversato una serie di prove formative”. (A. Rabottini. Ibidem).
C’è in Rollins, come nell’esperienza pedagogica di Paulo Freire, un’attenzione etica dell’operare che porta a pensare all’educazione come ad uno strumento di liberazione, al carattere maieutico del “dare la parola a chi non ce l’ha”, che aiuta ad entrare in una concezione critica della cultura per porre in discussione la vita globale della comunità, il suo stile, i suoi atteggiamenti di risposta alle sfide della realtà, alla sua “coscienza”.
Una prassi intesa come un processo di emancipazione che supera il concetto di apprendimento tematico perché, per citare ancora Freire, tutti sono in grado di apprendere quando si ha un progetto di vita significativo.
Il tema dei rapporti tra arte contemporanea, il fare e le sue possibilità di insegnamento sono tematiche ancora in grado di provocare reazioni soprattutto se ritrovano il loro agire, per dirla con Adorno, come faits sociaux, cioè dentro una forma di vita non riducibile ad una pura astrazione, ma nell’insieme delle relazioni pratico-affettive attraverso cui si definisce il nostro essere sociale e in cui si possa ripensare alla relazione individuo/comunità come ad uno spazio di azione possibile dove poter praticare e affermare un pieno di legami sociali che leghino comunità di interessi intorno a bisogni comuni.
La presenza di Tim Rollins nei programmi del CRAC non è casuale. L’evento fa parte di un progetto più ampio nato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili di Cremona, che da quest’anno ha invitato il Centro ad occuparsi di un piano di lavoro per creare uno spazio di formazione permanente, inteso come luogo di scambio e di produzione di esperienze in cui l’arte contemporanea possa giocare il ruolo di catalizzatore di forze provenienti dai diversi settori della cultura. Si tratta di un progetto pubblico che intende offrire occasioni culturali e di partecipazione attiva alle giovani generazioni, pensare per la città ad un progetto di sviluppo locale che possa includere l’arte contemporanea come uno degli strumenti per riqualificare l’ambiente, costituire un luogo di confronto e di approfondimento che individuano l’arte e la cultura come fattori di crescita sociale.
Le opere di Tim Rollins e K.O.S. sono state esposte in tutto il mondo in più di settanta musei e figurano nelle collezioni permanenti di alcune delle più prestigiose istituzioni dedicate all’arte contemporanea come il MoMA - Museum of Modern Art di New York, la Tate Modern di Londra, l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington e il Museum für Gegenwartskunst di Basilea.
Centro Ricerca Arte Contemporanea/Liceo Artistico Statale Bruno Munari
in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona
press release – settembre 2011
TIM ROLLINS
workshop/lezione aperta
programma:
Cremona lunedi 19 settembre 2011
h 11.30
workshop con una classe della scuola primaria del I circolo didattico Trento Trieste
h 15.00
incontro con gli studenti dei licei cremonesi, aperto al pubblico
TEATRO MONTEVERDI – FABBRICA DELLE ARTI, via Dante 149
con la collaborazione di:
Alessandro Rabottini – Curatore Esterno GAMeC
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Scuola primaria del I circolo didattico Trento Trieste
patrocini:
Provincia e Comune e di Cremona, Ufficio Scolastico Territoriale XIII di Cremona
“La società civile è più democratica delle istituzioni che la rappresentano e gli strumenti pedagogici possono essere costruttori di democrazia ma anche demolitori”
Paulo Freire, Pedagogia in cammino: lettere alla Guinea Bissau
Sarà sicuramente una grande occasione vedere a breve il lavoro di Tim Rollins e K.O.S. (Kids of Survival) alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, nella prima mostra dedicata da un’istituzione italiana al lavoro dell’artista. On Transfiguration, curata da Alessandro Rabottini e realizzata in collaborazione con il Museum für Gegenwartskunst di Basilea sarà infatti inaugurata alla GAMeC il prossimo 27 settembre e ospiterà una selezione di opere che coprono un ampio spettro di ricerca condotta da Tim Rollins, dal 1982 ad oggi, sull’arte come forma di collaborazione e sulla creatività individuale come agente di cambiamento sociale.
Il CRAC ha colto l’occasione per invitare l’artista a Cremona il 19 settembre, per un workshop a cui parteciperà una classe delle scuole primarie Trento Trieste, durante la mattinata; nel pomeriggio, inoltre, l’artista incontrerà un nutrito gruppo di studenti dei licei della città presso il Teatro Monteverdi in una lezione aperta al pubblico.
Sarà un’opportunità straordinaria per conoscere da vicino un artista che da tempo ha assunto la decisione di dar senso all’operazione del fare arte saldandola all’operazione dell’insegnare arte. Un’esperienza maturata sul campo: “Quando nel 1982 a Tim Rollins venne proposto un periodo di insegnamento di due settimane alla Public School 52 del South Bronx di New York, frequentata da ragazzi provenienti da contesti problematici e pertanto considerati soggetti a rischio, l'artista affronta l'incarico introducendo un metodo di insegnamento basato sullo sviluppo delle capacità individuali attraverso la lettura e il disegno. Per Rollins, infatti, l’emancipazione sociale e la liberazione del potenziale creativo insito in ciascuno di noi passano necessariamente attraverso una forma di auto-consapevolezza resa possibile dall’accesso alla cultura (A. Rabottini, testo dal comunicato stampa per la mostra alla GAMeC).
Il titolo dell'esposizione ‘On Transfiguration’ chiarisce la metodologia di lavoro con cui lavora il gruppo, dalla scelta dei testi da studiare ai risultati visivi del processo creativo.
“La figura di Pinocchio rappresenta la metafora del processo pedagogico, e allo stesso tempo, la storia di un personaggio fantastico che descrive il passaggio da uno stato all’altro dell’identità, un’immagine estrema di trasformazione che racchiude la principale caratteristica dell’eroe epico: il pieno conseguimento di sé solo dopo aver attraversato una serie di prove formative”. (A. Rabottini. Ibidem).
C’è in Rollins, come nell’esperienza pedagogica di Paulo Freire, un’attenzione etica dell’operare che porta a pensare all’educazione come ad uno strumento di liberazione, al carattere maieutico del “dare la parola a chi non ce l’ha”, che aiuta ad entrare in una concezione critica della cultura per porre in discussione la vita globale della comunità, il suo stile, i suoi atteggiamenti di risposta alle sfide della realtà, alla sua “coscienza”.
Una prassi intesa come un processo di emancipazione che supera il concetto di apprendimento tematico perché, per citare ancora Freire, tutti sono in grado di apprendere quando si ha un progetto di vita significativo.
Il tema dei rapporti tra arte contemporanea, il fare e le sue possibilità di insegnamento sono tematiche ancora in grado di provocare reazioni soprattutto se ritrovano il loro agire, per dirla con Adorno, come faits sociaux, cioè dentro una forma di vita non riducibile ad una pura astrazione, ma nell’insieme delle relazioni pratico-affettive attraverso cui si definisce il nostro essere sociale e in cui si possa ripensare alla relazione individuo/comunità come ad uno spazio di azione possibile dove poter praticare e affermare un pieno di legami sociali che leghino comunità di interessi intorno a bisogni comuni.
La presenza di Tim Rollins nei programmi del CRAC non è casuale. L’evento fa parte di un progetto più ampio nato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili di Cremona, che da quest’anno ha invitato il Centro ad occuparsi di un piano di lavoro per creare uno spazio di formazione permanente, inteso come luogo di scambio e di produzione di esperienze in cui l’arte contemporanea possa giocare il ruolo di catalizzatore di forze provenienti dai diversi settori della cultura. Si tratta di un progetto pubblico che intende offrire occasioni culturali e di partecipazione attiva alle giovani generazioni, pensare per la città ad un progetto di sviluppo locale che possa includere l’arte contemporanea come uno degli strumenti per riqualificare l’ambiente, costituire un luogo di confronto e di approfondimento che individuano l’arte e la cultura come fattori di crescita sociale.
Le opere di Tim Rollins e K.O.S. sono state esposte in tutto il mondo in più di settanta musei e figurano nelle collezioni permanenti di alcune delle più prestigiose istituzioni dedicate all’arte contemporanea come il MoMA - Museum of Modern Art di New York, la Tate Modern di Londra, l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington e il Museum für Gegenwartskunst di Basilea.
19
settembre 2011
Tim Rollins – Workshop / lezione aperta
19 settembre 2011
incontro - conferenza
Location
TEATRO MONTEVERDI – FABBRICA DELLE ARTI
Cremona, Via Dante, 149, (Cremona)
Cremona, Via Dante, 149, (Cremona)
Orario di apertura
h 11.30 workshop con una classe della scuola primaria del I circolo didattico Trento Trieste
h 15.00 incontro con gli studenti dei licei cremonesi, aperto al pubblico
Vernissage
19 Settembre 2011, h 11.30
Sito web
www.crac-cremona.org
Autore