13 dicembre 2001

Fino al 15.XII.2001 Antonio Lo Pinto – Cliente successivo Firenze, Galleria La Corte

 
Tre inquietanti globi oculari sovradimensionati fissano il visitatore che si muove tra le installazioni dove si coniugano materiali diversi: marmo, cera, vera frutta e veri animali in tassidermia...

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Antonio Lo Pinto trae l’ispirazione per le sue opere dalla più stringente attualità. I temi dei grandi avvenimenti che riempiono le prime pagine di tutti i quotidiani vengono assunti, con un tono ironico e giocoso, come pretesto per una denuncia polemica che interessa tutta l’attività dell’artista.
Cliente successivo, il titolo dell’esposizione in corso alla Galleria La Corte, è una locuzione ormai familiare a chiunque pratichi un modello di vita occidentale fatto di code, “numerini” e file alle casse dei supermercati. Antonio Lo Pinto coglie tutta l’assurdità di questa condizione di utente passivo che l’uomo contemporaneo è costretto a vivere: Ognuno di noi è in ogni momento della sua giornata un cliente successivo, dichiara l’artista. Antonio Lo Pinto La banale targhetta che separa i beni di consumo di un cliente da quelli del successivo, estrapolata dal suo normale contesto, diventa una qualifica, un attributo esistenziale dal quale nessuno si può sentire escluso.
Nello stesso modo, senza voler fare della propria arte un vessillo di propaganda anti-globalizzazione, Lo Pinto propone una lettura divertita delle grandi polemiche in corso: dalla querelle sulla bistecca fiorentina ai cibi transgenici, dalla guerra in Afghanistan allo scandalo Bayer. Antonio Lo PintoLe soluzioni formali sono sempre ben calibrate traducendosi in operazioni di grande effetto che non scadono mai nel cattivo gusto. Dall’alto di una scala domina la sala la figura di un burka sotto il quale si immagina la presenza di una donna afghana: la “moglie infedele”, attributo che le deriva a causa dei libri di cui si è circondata.
Altrove tre enormi pillole in marmo sovrastano piramidi di frutta mentre, poco distante, giace la testa di un marine dagli occhi sbarrati, omaggio alla “decollata operazione di pace”.
Il mondo secondo Lo Pinto, dunque, è fatto di scenari, apparentemente surreali, che rappresentano le iperboli delle contraddizioni del mondo contemporaneo.
Il catalogo, disponibile in galleria, è arricchito dal contributo di tre specialisti che affrontano i temi della sostenibilità e della vivibilità della cultura occidentale: Vincenzo Di Nardo, ingegnere, Sandro Rosi, medico, e Alessandro Crini, Pubblico Ministero.

Pietro Gaglianò


Antonio Lo Pinto. Cliente successivo
Firenze, Galleria La Corte Arte Contemporanea, via de’ Coverelli, 27 r.
Informazioni: tel. 055 284435; e-mail: rostem@tin.it.


[exibart]

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