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20
maggio 2010
design_salone Fratelli Campana
Design
Dopo la retrospettiva dedicatagli lo scorso anno dal Vitra Design Museum, i fratelli Campana tornano ad arricchire le proposte della kermesse milanese. Con la loro ironica creatività d'ispirazione brasiliana...
È un lavoro basato sulla sostenibilità quello di Fernando
& Humberto Campana, non
solo perché utilizza principalmente materiali poveri e di recupero, ma anche
perché si affida alla manodopera artigianale. Difatti i due designer, per
trasformare i semilavorati in oggetti, come per la loro sedia-emblema Favela, si rivolgono esclusivamente alle
maestranze del loro paese d’origine e italiane. La stessa “filosofia
campana” si
ritrova nei diversi progetti presentati, in occasione della design week 2010,
primo fra tutti Blow up-bamboo, collezione realizzata per Alessi, fatta solo con bastoncini di bamboo
naturale legati e rifiniti accuratamente a mano.
Si prosegue con la Galleria Plusdesign, dove il cofee
table Cobogò,
nato dall’accostamento di comuni mattoni di terracotta forata, assemblati da
una resina, crea un piano d’appoggio con un singolare motivo decorativo, che
lascia filtrare luce e aria.
Consolidano il fecondo matrimonio con Edra, azienda che li ha scoperti e
lanciati, con una serie di prodotti innovativi: la scenografica lampada Campana, assemblata con profili di
alluminio naturale, tagliati al laser e interamente riciclabili; il misterioso
contenitore Cabana,
la cui struttura in metallo è completamente nascosta da una cascata di fili di
rafia, e il materico tavolo Cotto, il cui piano è composto da otto forme irregolari, di
terracotta porosa che dà un piacevole effetto al tatto e accattivante alla
vista.
Il felice incontro fra l’alto artigianato italiano e la
potente creatività dei Campana si rinnova anche con Venini. Per la raffinata azienda
veneziana, i fratelli, con il loro consueto estro, hanno messo insieme vasi e
pezzi storici per creare due interessanti applique che riproducono le forme
delle piante tropicali, Espatodia e Samambaia. Ancora per Venini l’allegra e visionaria lampada Esperança, in cui colorate bambole in vetro,
dell’arte popolare brasiliana, sembrano danzare sulla superficie del grande
diffusore bianco.
Da Superstudio Più presenziano con un altro progetto nato
all’insegna dell’ecosostenibilità: gli avvolgenti e sensuali rivestimenti per
ambienti, Eco
per Cosentino, realizzati al 75% con materiali riciclati tra cui vetro,
porcellana, specchi e ceneri. Nello showroom Il Piccolo, due tappeti realizzati
da Nodus. Uno
riproduce la pianta di San Paolo, omaggio alla città natale dei fratelli;
l’altro ripropone le divertenti bambole brasiliane, questa volta di pezza e
fatte a mano, che evocano poeticamente memorie e giochi infantili. Fra le
novità proposte dai due designer, presso la Galleria Rossana Orlandi, per Corsi
Design Factory la serie di vasi Nativo. I materiali grezzi del repertorio dei Campana –
pelli, fibre naturali, ramoscelli – incontrano la resina fluida e da questo contrasto nasce una
collezione originale e accattivante.
In occasione di uno dei tanti premi ricevuti, i fratelli
Campana sono stati definiti come i designer “che trasformano il quotidiano
in un universo fantastico, anacronistico, traboccante di allegria, colori e
poesia”. Massimo
Morozzi, art director di Edra e loro talent scout, è andato oltre scrivendo,
nel catalogo della mostra al Vitra Museum: “In sintesi i fratelli Campana
non sono due designer. Sono una terapia”.
& Humberto Campana, non
solo perché utilizza principalmente materiali poveri e di recupero, ma anche
perché si affida alla manodopera artigianale. Difatti i due designer, per
trasformare i semilavorati in oggetti, come per la loro sedia-emblema Favela, si rivolgono esclusivamente alle
maestranze del loro paese d’origine e italiane. La stessa “filosofia
campana” si
ritrova nei diversi progetti presentati, in occasione della design week 2010,
primo fra tutti Blow up-bamboo, collezione realizzata per Alessi, fatta solo con bastoncini di bamboo
naturale legati e rifiniti accuratamente a mano.
Si prosegue con la Galleria Plusdesign, dove il cofee
table Cobogò,
nato dall’accostamento di comuni mattoni di terracotta forata, assemblati da
una resina, crea un piano d’appoggio con un singolare motivo decorativo, che
lascia filtrare luce e aria.
Consolidano il fecondo matrimonio con Edra, azienda che li ha scoperti e
lanciati, con una serie di prodotti innovativi: la scenografica lampada Campana, assemblata con profili di
alluminio naturale, tagliati al laser e interamente riciclabili; il misterioso
contenitore Cabana,
la cui struttura in metallo è completamente nascosta da una cascata di fili di
rafia, e il materico tavolo Cotto, il cui piano è composto da otto forme irregolari, di
terracotta porosa che dà un piacevole effetto al tatto e accattivante alla
vista.
Il felice incontro fra l’alto artigianato italiano e la
potente creatività dei Campana si rinnova anche con Venini. Per la raffinata azienda
veneziana, i fratelli, con il loro consueto estro, hanno messo insieme vasi e
pezzi storici per creare due interessanti applique che riproducono le forme
delle piante tropicali, Espatodia e Samambaia. Ancora per Venini l’allegra e visionaria lampada Esperança, in cui colorate bambole in vetro,
dell’arte popolare brasiliana, sembrano danzare sulla superficie del grande
diffusore bianco.
Da Superstudio Più presenziano con un altro progetto nato
all’insegna dell’ecosostenibilità: gli avvolgenti e sensuali rivestimenti per
ambienti, Eco
per Cosentino, realizzati al 75% con materiali riciclati tra cui vetro,
porcellana, specchi e ceneri. Nello showroom Il Piccolo, due tappeti realizzati
da Nodus. Uno
riproduce la pianta di San Paolo, omaggio alla città natale dei fratelli;
l’altro ripropone le divertenti bambole brasiliane, questa volta di pezza e
fatte a mano, che evocano poeticamente memorie e giochi infantili. Fra le
novità proposte dai due designer, presso la Galleria Rossana Orlandi, per Corsi
Design Factory la serie di vasi Nativo. I materiali grezzi del repertorio dei Campana –
pelli, fibre naturali, ramoscelli – incontrano la resina fluida e da questo contrasto nasce una
collezione originale e accattivante.
In occasione di uno dei tanti premi ricevuti, i fratelli
Campana sono stati definiti come i designer “che trasformano il quotidiano
in un universo fantastico, anacronistico, traboccante di allegria, colori e
poesia”. Massimo
Morozzi, art director di Edra e loro talent scout, è andato oltre scrivendo,
nel catalogo della mostra al Vitra Museum: “In sintesi i fratelli Campana
non sono due designer. Sono una terapia”.
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giulio aragona
la rubrica design è diretta da valia barriello
[exibart]