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Metropoli
Presso la galleria Spazio 6 di Verona verranno presentate opere di quattro giovani artisti poliedrici e fortemente espressivi: Gianluca Stumpo (Bologna 1980), Angelo Accardi (Sapri -Salerno-) 1964, Marco Distefano (Torino 01 Maggio 1977), Tommaso De Falco (Torre Annunziata (NA) 6/9/1965).
Comunicato stampa
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GIANLUCA STUMPO, nato a Bologna nel 1980,si diploma al liceo artistico Umberto Boccioni di Cosenza nel 1998 e successivamente si laurea in Pittura presso L’Accademia di belle arti di Bologna con Davide Benati.Un gusto intimistico, scelto che riporta a mente stagioni e tempi passati pervadono nelle composizioni pittoriche del giovanissimo artista Gianluca Stumpo
Un'accentuato realismo di scene, di particolari che puntano più a regalare un lavoro ben fatto, accogliente, che un virtualismo pittorico che potrebbe sfociare anche in un Iperrealismo visto le capacità pittoriche di Gianluca Stumpo. In tutti lavori di questo artista si avverte una dovuta sensualità, un ricordo per un tempo forse perduto e quasi il desiderio di un racconto di vita quotidiana. Sembra quasi che Gianluca Stumpo si ricolleghi per certi versi alla pittura di Silvestro Lega, a quel lento cadenziare del tempo, regalando struggenti situazioni di vita.
Tutto questo è però solo l'abilità dell'artista, difatti se si pone maggior attenzione ai suoi dipinti si noteranno sempre particolari contemporanei: segni, scarabocchi, il cavatappi che riportano appunto ad una dimensione più nostra. Splendido è anche vedere le capacità tecniche nel dipingere aspetti della natura quali la frutta, carichi di un abilissimo gioco di toni chiaro scurali che ne conformano le fattezze e le originalità quasi richiamando ad esiti alla Guttuso.
Certamente l'arte di Gianluca Stumpo sembra facile, pronta, delicata, ma questo è unicamente dato da una profonda consocenza della materia. E' come se Gianluca Stumpo ci illudesse ogni qualvoltaci mostra un suo dipinto mentre ci regala veri capolavori di arte contemporanea iscritti in un suo privilegiato ed originalissimo modo di vedere la vita.
Dice di se Gianluca Stumpo: "I frammenti di vita quotidiana fanno parte della mia pittura, uso i ricordi del passato come immagini storiche ed iconografiche di me stesso. Queste immagini segnano un percorso unico e sincero, a volte celando l’identità di una figura di schiena, di un volto in ombra o di un piatto con posate in un contesto anomalo ma verosimile. Mi piace nascondere e mescolare ricordi, speranze, immagini oniriche, presente e passato in modo caotico. La pittura è l’unico modo che conosco di stabilire un equilibrio lineare in tutto ciò".
ANGELO ACCARDI nasce a Sapri (Salerno) nel 1964. Il suo percorso artistico si concretizza con la perenne ricerca di nuove sensazioni da scoprire. Gli esordi artistici sono fortemente caratterizzati dalla “figura”, dalla dimensione pittorica e simbolica. Una parentesi brevissima all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, segna l’inizio di una crisi di identità artistica che dura alcuni anni e in questo periodo le opere sono di matrice astratta. Agli inizi degli anni Novanta, Accardi apre un suo studio a Sapri ed inizia una ricerca sulla figurazione a sfondo sociale; nello stesso periodo allestisce mostre in gallerie prestigiose italiane ed estere (Rossetti e Pini di Roma, Manzoni Arte Studio di Milano - Klaus Lea di Monaco di Baviera). Il ciclo Human Collection, atmosfere ovattate dove le figure sono magistralmente velate da una patina di umidità, segna un passaggio fondamentale del suo percorso artistico. Espone le opere di questo ciclo per la prima volta a Vancouver. La mostra dà inizio ad una collaborazione con il gallerista coreano Robert Kwon che dura 5 anni. Il 2001 è l’anno in cui inizia il connubio con tre gallerie prestigiose: Verrengia di Salerno, Spazio Arte di Rovereto e Battaglia di Milano. Seguono diverse personali e collettive, tra cui Speed Generation e Vicious, che proiettano Accardi in ambienti artistici più interessanti. E’ in queste circostanze, poi, che l’artista incontra il gallerista fiorentino Rolando Giovannini, promotore di una mostra itinerante, nella quale 15 tele del ciclo “Enjoy the Silence” sono esposte nelle città di Firenze, Innsbruck, Barcellona e Budapest. Con il gruppo di nuove avanguardie “Tantarte”, partecipa a Shanghai nel 2006 a: “Galleria Italia”. Dal 2007 lavora con “Miniaci Art Gallery Milano” di Antonio Miniaci. Nel 2008 comincia una proficua collaborazione con Guido Migheli promotore di importanti iniziative artistiche nell’Italia meridionale. Nello stesso anno il Gruppo Petit Prince inizia a distribuire le sue opere in Italia e all’estero e il 2009 segna l’inizio del rapporto con Arte Ferraro di Roma e con la gallerista Raimonda Z. Bongiovanni di Bologna, che cura per Accardi, diverse personali e collettive. Il 2011 è l’anno in cui viene selezionato per la 54a Biennale di Venezia.
2011 Misplaced Galleria Conarte Savona
2011 Old Cars Today Galleria Frida Arte Bari
2011 Shut-Out Centro Studi Cappella Orsini Roma
2011 Mayday Mayday Spazio Nessun Dorma Bari
2011 Rich! Gallerie Bongiovanni Arte Fiera Bologna
2010 Movimenti Urbani Galleria Parentesi Studia Vittorio Veneto
2010 La luce del mediterraneo Galleria Vaiasuso Alcamo
2009 Waypoint 38° 6’ N / 15° 39’ E Castello Aragonese Reggio Calabria
2009 Mayday Mayday Gallerie Bongiovanni Bologna
2009 Cinqueperquattro SpazioSemp1one Milano
2009 Mayday Mayday Aranciera Semenzaio S. Sisto Roma
2009 Waypoint 41° 7’ N / 16° 52’ E Fortino S. Antonio Bari
2008 Underpressure Galleria Frida Arte Bari
MARCO DISTEFANO, nato a Torino il 01 Maggio 1977, diplomato in Pittura presso l’Accademia Di Belle Arti di Bari il 03 marzo 2003 con votazione 110/110 e lode, titolo della tesi “Francio Bacon & Lucian Freud” – Corpi isolati nello spazio. Collaboratore dal 2004 della Bongiovanni Gallerie, Bologna.
Attualmente residente a Bologna
Le opere, di dimensioni notevoli, su tele particolari: grandi lenzuoli che accolgono e assorbono il colore vorticoso di Distefano, un colore che risucchia letteralmente l’attenzione dell’osservatore all’interno dell’opera d’arte. Modelle in passerella che avanzano con superba alterigia muovendosi in un mondo parallelo a quello dello spettatore, plasmato da colori drammatici e quasi claustrofobici; modelle che non rappresentano icone della bellezza ma che si confondono, automi intorno a noi, in un mondo luccicante, avvolte dalla profonda cromia di Distefano.
In Fashion Vicitim si ritrovano suggestioni visive e tagli di luce che possono ricordare le cupe atmosfere di Blade Runner da un lato mentre dall’altro l’accostamento di colori spesso contrastanti, il tentativo di dare forma al colore e catturare l’attenzione dello spettatore sulle inquietudini della realtà contemporanea richiamano il modello di Francis Bacon.
Schizofrenia, desiderio di apparire, abitudini del vivere contemporaneo, vita rutilante, stili di vita e comportamenti sopra le righe, sono questi alcuni dei temi che accolgono e avviluppano lo spettatore nel turbine di Fashion Victim.
PRINCIPALI MOSTRE SELEZIONATE
2000 Accademia Di Belle Arti di Bari e Urbino, “Genii” , Turi –Palazzo Marchesale – Urbino Palazzo Ducale, Mostra di Pittura.
2001 “Scuole di Pittura – Accademia di Belle Arti di Bari, Turi, Galleria Centro Culturale Polivalente
2002 Premio Giovani Biella per l’Incisione 2oo2, Biella. - Premio ARTEmisia, Secondo Concorso Internazionale di Arte - Contemporanea, “Il Guerriero di Capestrano”, tema aperto “LA MENZOGNA”, Museo Archeologico Nazionale di Chieti.
2003 Fondazione Gaetano Morgese, IV Concorso Nazionale di Pittura. Mostra di Incisione, Accademia di Belle Arti di Bari, Teatro Piccinni, Bari.
2004 Mostra Personale di Pittura “Corpi Isolati nello Spazio” presso la Galleria BLUorG di Bari - Collettive Exhbition – Bongiovanni Gallerie , Bologna. - Emerging in Progress – Percorsi nel Contemporaneo – Bongiovanni Gallerie, Bologna
2005 “ Istantanee” - Personale on – line su www.galleriebongiovanni.com - Collective Exhbition Dongiovanni Gallerie , Bologna. Contemporanea – Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea di Forlì - Bongiovanni Gallerie - Bologna
2006 Art Innsbruck – Fiera Internazionale di arte Moderna e Contemporanea (Bongiovanni Gallerie, Bologna- “ Il Colore e la Figurazione” Collective Exhibition, Bongiovanni Gallerie, Bologna.
Contemporanea – Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea di Forlì -(Bongiovanni Gallerie, Bologna) Fondazione Forense Bolognese.
2007 Collettiva “ Five at Feltrinelli’s” nelle Librerie Feltrinelli di -Piazza Galvani , Bologna -Collettiva “Self Portrait” nelle Librerie Feltrinelli di Piazza -Galvani , Bologna. -Collettiva “ City, la Città dentro” nelle Librerie
Feltrinelli di Piazza Galvani , Bologna
2007 Personale “ Io Ti Vedo” Bongiovanni Gallerie, Bologna, con catalogo a cura di Emanuela Giampaoli.
2008 Arte Roma – Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo del Congresso, Roma. - Collettiva “GUNÉ GUNAIKÓS, Visioni di Donna “ a cura di Simona Pinelli per ComunicaMente, Bongiovanni Gallerie, Bologna. HOMO LUCENS; IV Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI-Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, presso Galleria Bongiovanni, Bologna
2009 Collettiva “Ars Amatoria”, a cura di Simona Pinelli per ComunicaMente, Bongiovanni Gallerie, Bologna. Collettiva “ Y & E – young and emerging ” a cura di Simona Pinelli e Giulia Fortunato per ComunicaMente, Bongiovanni Gallerie, Bologna.
2010 Arte Fiera Off, la Notte Bianca – ART WHITE NIGHT-, presso Galleria Bongiovanni, Bologna
2010 Collettiva "Vivo per lei - Nove artisti per la musica - presso Galeria Bongovanni, in coollaborazione con il Museo Internazionale della Musica di Bologna
2010 Esposizione in permanente di due opere nel Museo Internazionale della Musica di Bologna
2011 Collettiva - Roma - Cappella Orsini - SHUT OUT- Presentazione del catalogo e conferenza stampa Biblioteca del Senato di Roma
2011 Personale – BAD COLORS – Bongiovanni Gallerie, Bologna
TOMMASO DE FALCO,
Nato a Torre Annunziata (NA) il 6/9/1965 l’autore, dopo il diploma artistico lavora come Art Director in diverse
agenzie pubblicitarie, ma ben presto la passione per l’arte lo porta ad esprimere su tela le sue innate doti
creative. E la creatività, appunto, unita alla curiosità e ad uno straordinario eclettismo, gli consente di spaziare
su diversi stili espressivi, dal più puro astratto al figurativo con evidenti influenze surrealiste.
“L’intenzione è quella di ridare vita a ciò che ha lasciato un segno nei nostri ricordi. Perché i ricordi non perdono
fascino, con il tempo. Vero, i soggetti sono cose vecchie. Auto arrugginite, incidentate, rottamate;
ma il mio scopo è donare loro la bellezza che non hanno perso negli anni. Proprio come i ricordi”.
Così mi spiega Tommaso De Falco davanti al ritratto di una vespa arrugginita.
La ruggine del quadro è vera, la Vespa identica a quella di uno dei miei migliori amici. Avevo diciassette anni.
I segni del tempo sono orecchie sulle pagine del libro della nostra memoria: situazioni, occasioni perdute,
risate, un viso, un luogo. E talvolta un oggetto. Quanto spesso un oggetto, non è vero?
Talvolta qualcosa di personale oppure il simbolo di una generazione: la Cinquecento.
E davanti a quell’oggetto? La nostalgia, il sentimento del viaggio.
Il viaggio compiuto a bordo di uno di quei mezzi che l’Autore ritrae: la bicicletta per andare a lavorare o per
una gita la domenica, la nostra prima macchina. Ma anche il viaggio compiuto davanti ad un’Olivetti Lettera
o a un arcolaio. E se pensiamo al viaggio come ovvia metafora della vita, la nostalgia diventa un sentimento
importante; ed è un sentimento dolceamaro.
Amaro perché riguarda qualcosa che non è più. Dolce non solo per la qualità del ricordo, ma anche perché
pone le basi per il desiderio di rivivere ciò che è passato, nell’eterno ritorno delle emozioni di ieri che diventano
quelle di domani.
Così davanti ai quadri di Tommaso De Falco ti senti costantemente oscillare tra poli opposti: passato e futuro,
struggimento e dolcezza, ricordo di ciò che è stato e aspettativa di ciò che sarà.
Questo dualismo è ben rappresentato sulla tela da sfondi ora sgargianti ora cupi, applicazioni di juta, carta,
colature di colore e di ruggine (ruggine autentica, ottenuta con una specifica lavorazione), in un insieme di
scelte estetiche che accompagna il contrappunto tra le emozioni.
Passeggiare tra i quadri diventa così una passeggiata tra ricordi ed emozioni ed ha l’effetto collaterale di farci
venire una voglia maledetta di scoprire che possiamo ancora essere ciò che siamo stati, provare ciò che
abbiamo provato, vivere ciò che abbiamo vissuto.
Sarebbe bello che ognuno di noi potesse disporre di tutta la gamma delle esperienze della vita: questa è
un’occasione.
2003 Collettiva Torre Ann.ta (NA)
2004 Collettiva Gattatico (RE)
2005 Personale Galerie Royale Novate Mil.se (MI)
2006 Personale Bellaria (RI)
2007 Collettiva Villa Venino Novate Mil.se (MI)
2008 Atelier Bosch Milano (personale)
2008 Grand Visconti Palace Via Isonzo Milano (personale)
2009 Spazio Tadini, via Jommelli, Milano (personale)
2009 Galleria Velasquez Rosetum, Milano (personale)
2010 Villa Comunale Cusano Mil.no (collettiva)
2011 Villa Venino, Novate Mil.se Milano (personale)
2011 Fondazione Mantovani, viale Padova Milano (collettiva)
2011 ROSSIGNOLI “biciclette ritrovate” Corso Garibaldi, Milano
2011 COMBINES XL MILANO “CONTEMPORARY ART MEETING 500”
2011 ALASSIO (SV) SEGNI DEL TEMPO (personale)
2011 Collettiva GALLERIA BONGIOVANNI (Bologna)
2011 Opera in permanenza al MUSEO EBRAICO DI BOLOGNA
Un'accentuato realismo di scene, di particolari che puntano più a regalare un lavoro ben fatto, accogliente, che un virtualismo pittorico che potrebbe sfociare anche in un Iperrealismo visto le capacità pittoriche di Gianluca Stumpo. In tutti lavori di questo artista si avverte una dovuta sensualità, un ricordo per un tempo forse perduto e quasi il desiderio di un racconto di vita quotidiana. Sembra quasi che Gianluca Stumpo si ricolleghi per certi versi alla pittura di Silvestro Lega, a quel lento cadenziare del tempo, regalando struggenti situazioni di vita.
Tutto questo è però solo l'abilità dell'artista, difatti se si pone maggior attenzione ai suoi dipinti si noteranno sempre particolari contemporanei: segni, scarabocchi, il cavatappi che riportano appunto ad una dimensione più nostra. Splendido è anche vedere le capacità tecniche nel dipingere aspetti della natura quali la frutta, carichi di un abilissimo gioco di toni chiaro scurali che ne conformano le fattezze e le originalità quasi richiamando ad esiti alla Guttuso.
Certamente l'arte di Gianluca Stumpo sembra facile, pronta, delicata, ma questo è unicamente dato da una profonda consocenza della materia. E' come se Gianluca Stumpo ci illudesse ogni qualvoltaci mostra un suo dipinto mentre ci regala veri capolavori di arte contemporanea iscritti in un suo privilegiato ed originalissimo modo di vedere la vita.
Dice di se Gianluca Stumpo: "I frammenti di vita quotidiana fanno parte della mia pittura, uso i ricordi del passato come immagini storiche ed iconografiche di me stesso. Queste immagini segnano un percorso unico e sincero, a volte celando l’identità di una figura di schiena, di un volto in ombra o di un piatto con posate in un contesto anomalo ma verosimile. Mi piace nascondere e mescolare ricordi, speranze, immagini oniriche, presente e passato in modo caotico. La pittura è l’unico modo che conosco di stabilire un equilibrio lineare in tutto ciò".
ANGELO ACCARDI nasce a Sapri (Salerno) nel 1964. Il suo percorso artistico si concretizza con la perenne ricerca di nuove sensazioni da scoprire. Gli esordi artistici sono fortemente caratterizzati dalla “figura”, dalla dimensione pittorica e simbolica. Una parentesi brevissima all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, segna l’inizio di una crisi di identità artistica che dura alcuni anni e in questo periodo le opere sono di matrice astratta. Agli inizi degli anni Novanta, Accardi apre un suo studio a Sapri ed inizia una ricerca sulla figurazione a sfondo sociale; nello stesso periodo allestisce mostre in gallerie prestigiose italiane ed estere (Rossetti e Pini di Roma, Manzoni Arte Studio di Milano - Klaus Lea di Monaco di Baviera). Il ciclo Human Collection, atmosfere ovattate dove le figure sono magistralmente velate da una patina di umidità, segna un passaggio fondamentale del suo percorso artistico. Espone le opere di questo ciclo per la prima volta a Vancouver. La mostra dà inizio ad una collaborazione con il gallerista coreano Robert Kwon che dura 5 anni. Il 2001 è l’anno in cui inizia il connubio con tre gallerie prestigiose: Verrengia di Salerno, Spazio Arte di Rovereto e Battaglia di Milano. Seguono diverse personali e collettive, tra cui Speed Generation e Vicious, che proiettano Accardi in ambienti artistici più interessanti. E’ in queste circostanze, poi, che l’artista incontra il gallerista fiorentino Rolando Giovannini, promotore di una mostra itinerante, nella quale 15 tele del ciclo “Enjoy the Silence” sono esposte nelle città di Firenze, Innsbruck, Barcellona e Budapest. Con il gruppo di nuove avanguardie “Tantarte”, partecipa a Shanghai nel 2006 a: “Galleria Italia”. Dal 2007 lavora con “Miniaci Art Gallery Milano” di Antonio Miniaci. Nel 2008 comincia una proficua collaborazione con Guido Migheli promotore di importanti iniziative artistiche nell’Italia meridionale. Nello stesso anno il Gruppo Petit Prince inizia a distribuire le sue opere in Italia e all’estero e il 2009 segna l’inizio del rapporto con Arte Ferraro di Roma e con la gallerista Raimonda Z. Bongiovanni di Bologna, che cura per Accardi, diverse personali e collettive. Il 2011 è l’anno in cui viene selezionato per la 54a Biennale di Venezia.
2011 Misplaced Galleria Conarte Savona
2011 Old Cars Today Galleria Frida Arte Bari
2011 Shut-Out Centro Studi Cappella Orsini Roma
2011 Mayday Mayday Spazio Nessun Dorma Bari
2011 Rich! Gallerie Bongiovanni Arte Fiera Bologna
2010 Movimenti Urbani Galleria Parentesi Studia Vittorio Veneto
2010 La luce del mediterraneo Galleria Vaiasuso Alcamo
2009 Waypoint 38° 6’ N / 15° 39’ E Castello Aragonese Reggio Calabria
2009 Mayday Mayday Gallerie Bongiovanni Bologna
2009 Cinqueperquattro SpazioSemp1one Milano
2009 Mayday Mayday Aranciera Semenzaio S. Sisto Roma
2009 Waypoint 41° 7’ N / 16° 52’ E Fortino S. Antonio Bari
2008 Underpressure Galleria Frida Arte Bari
MARCO DISTEFANO, nato a Torino il 01 Maggio 1977, diplomato in Pittura presso l’Accademia Di Belle Arti di Bari il 03 marzo 2003 con votazione 110/110 e lode, titolo della tesi “Francio Bacon & Lucian Freud” – Corpi isolati nello spazio. Collaboratore dal 2004 della Bongiovanni Gallerie, Bologna.
Attualmente residente a Bologna
Le opere, di dimensioni notevoli, su tele particolari: grandi lenzuoli che accolgono e assorbono il colore vorticoso di Distefano, un colore che risucchia letteralmente l’attenzione dell’osservatore all’interno dell’opera d’arte. Modelle in passerella che avanzano con superba alterigia muovendosi in un mondo parallelo a quello dello spettatore, plasmato da colori drammatici e quasi claustrofobici; modelle che non rappresentano icone della bellezza ma che si confondono, automi intorno a noi, in un mondo luccicante, avvolte dalla profonda cromia di Distefano.
In Fashion Vicitim si ritrovano suggestioni visive e tagli di luce che possono ricordare le cupe atmosfere di Blade Runner da un lato mentre dall’altro l’accostamento di colori spesso contrastanti, il tentativo di dare forma al colore e catturare l’attenzione dello spettatore sulle inquietudini della realtà contemporanea richiamano il modello di Francis Bacon.
Schizofrenia, desiderio di apparire, abitudini del vivere contemporaneo, vita rutilante, stili di vita e comportamenti sopra le righe, sono questi alcuni dei temi che accolgono e avviluppano lo spettatore nel turbine di Fashion Victim.
PRINCIPALI MOSTRE SELEZIONATE
2000 Accademia Di Belle Arti di Bari e Urbino, “Genii” , Turi –Palazzo Marchesale – Urbino Palazzo Ducale, Mostra di Pittura.
2001 “Scuole di Pittura – Accademia di Belle Arti di Bari, Turi, Galleria Centro Culturale Polivalente
2002 Premio Giovani Biella per l’Incisione 2oo2, Biella. - Premio ARTEmisia, Secondo Concorso Internazionale di Arte - Contemporanea, “Il Guerriero di Capestrano”, tema aperto “LA MENZOGNA”, Museo Archeologico Nazionale di Chieti.
2003 Fondazione Gaetano Morgese, IV Concorso Nazionale di Pittura. Mostra di Incisione, Accademia di Belle Arti di Bari, Teatro Piccinni, Bari.
2004 Mostra Personale di Pittura “Corpi Isolati nello Spazio” presso la Galleria BLUorG di Bari - Collettive Exhbition – Bongiovanni Gallerie , Bologna. - Emerging in Progress – Percorsi nel Contemporaneo – Bongiovanni Gallerie, Bologna
2005 “ Istantanee” - Personale on – line su www.galleriebongiovanni.com - Collective Exhbition Dongiovanni Gallerie , Bologna. Contemporanea – Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea di Forlì - Bongiovanni Gallerie - Bologna
2006 Art Innsbruck – Fiera Internazionale di arte Moderna e Contemporanea (Bongiovanni Gallerie, Bologna- “ Il Colore e la Figurazione” Collective Exhibition, Bongiovanni Gallerie, Bologna.
Contemporanea – Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea di Forlì -(Bongiovanni Gallerie, Bologna) Fondazione Forense Bolognese.
2007 Collettiva “ Five at Feltrinelli’s” nelle Librerie Feltrinelli di -Piazza Galvani , Bologna -Collettiva “Self Portrait” nelle Librerie Feltrinelli di Piazza -Galvani , Bologna. -Collettiva “ City, la Città dentro” nelle Librerie
Feltrinelli di Piazza Galvani , Bologna
2007 Personale “ Io Ti Vedo” Bongiovanni Gallerie, Bologna, con catalogo a cura di Emanuela Giampaoli.
2008 Arte Roma – Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo del Congresso, Roma. - Collettiva “GUNÉ GUNAIKÓS, Visioni di Donna “ a cura di Simona Pinelli per ComunicaMente, Bongiovanni Gallerie, Bologna. HOMO LUCENS; IV Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI-Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, presso Galleria Bongiovanni, Bologna
2009 Collettiva “Ars Amatoria”, a cura di Simona Pinelli per ComunicaMente, Bongiovanni Gallerie, Bologna. Collettiva “ Y & E – young and emerging ” a cura di Simona Pinelli e Giulia Fortunato per ComunicaMente, Bongiovanni Gallerie, Bologna.
2010 Arte Fiera Off, la Notte Bianca – ART WHITE NIGHT-, presso Galleria Bongiovanni, Bologna
2010 Collettiva "Vivo per lei - Nove artisti per la musica - presso Galeria Bongovanni, in coollaborazione con il Museo Internazionale della Musica di Bologna
2010 Esposizione in permanente di due opere nel Museo Internazionale della Musica di Bologna
2011 Collettiva - Roma - Cappella Orsini - SHUT OUT- Presentazione del catalogo e conferenza stampa Biblioteca del Senato di Roma
2011 Personale – BAD COLORS – Bongiovanni Gallerie, Bologna
TOMMASO DE FALCO,
Nato a Torre Annunziata (NA) il 6/9/1965 l’autore, dopo il diploma artistico lavora come Art Director in diverse
agenzie pubblicitarie, ma ben presto la passione per l’arte lo porta ad esprimere su tela le sue innate doti
creative. E la creatività, appunto, unita alla curiosità e ad uno straordinario eclettismo, gli consente di spaziare
su diversi stili espressivi, dal più puro astratto al figurativo con evidenti influenze surrealiste.
“L’intenzione è quella di ridare vita a ciò che ha lasciato un segno nei nostri ricordi. Perché i ricordi non perdono
fascino, con il tempo. Vero, i soggetti sono cose vecchie. Auto arrugginite, incidentate, rottamate;
ma il mio scopo è donare loro la bellezza che non hanno perso negli anni. Proprio come i ricordi”.
Così mi spiega Tommaso De Falco davanti al ritratto di una vespa arrugginita.
La ruggine del quadro è vera, la Vespa identica a quella di uno dei miei migliori amici. Avevo diciassette anni.
I segni del tempo sono orecchie sulle pagine del libro della nostra memoria: situazioni, occasioni perdute,
risate, un viso, un luogo. E talvolta un oggetto. Quanto spesso un oggetto, non è vero?
Talvolta qualcosa di personale oppure il simbolo di una generazione: la Cinquecento.
E davanti a quell’oggetto? La nostalgia, il sentimento del viaggio.
Il viaggio compiuto a bordo di uno di quei mezzi che l’Autore ritrae: la bicicletta per andare a lavorare o per
una gita la domenica, la nostra prima macchina. Ma anche il viaggio compiuto davanti ad un’Olivetti Lettera
o a un arcolaio. E se pensiamo al viaggio come ovvia metafora della vita, la nostalgia diventa un sentimento
importante; ed è un sentimento dolceamaro.
Amaro perché riguarda qualcosa che non è più. Dolce non solo per la qualità del ricordo, ma anche perché
pone le basi per il desiderio di rivivere ciò che è passato, nell’eterno ritorno delle emozioni di ieri che diventano
quelle di domani.
Così davanti ai quadri di Tommaso De Falco ti senti costantemente oscillare tra poli opposti: passato e futuro,
struggimento e dolcezza, ricordo di ciò che è stato e aspettativa di ciò che sarà.
Questo dualismo è ben rappresentato sulla tela da sfondi ora sgargianti ora cupi, applicazioni di juta, carta,
colature di colore e di ruggine (ruggine autentica, ottenuta con una specifica lavorazione), in un insieme di
scelte estetiche che accompagna il contrappunto tra le emozioni.
Passeggiare tra i quadri diventa così una passeggiata tra ricordi ed emozioni ed ha l’effetto collaterale di farci
venire una voglia maledetta di scoprire che possiamo ancora essere ciò che siamo stati, provare ciò che
abbiamo provato, vivere ciò che abbiamo vissuto.
Sarebbe bello che ognuno di noi potesse disporre di tutta la gamma delle esperienze della vita: questa è
un’occasione.
2003 Collettiva Torre Ann.ta (NA)
2004 Collettiva Gattatico (RE)
2005 Personale Galerie Royale Novate Mil.se (MI)
2006 Personale Bellaria (RI)
2007 Collettiva Villa Venino Novate Mil.se (MI)
2008 Atelier Bosch Milano (personale)
2008 Grand Visconti Palace Via Isonzo Milano (personale)
2009 Spazio Tadini, via Jommelli, Milano (personale)
2009 Galleria Velasquez Rosetum, Milano (personale)
2010 Villa Comunale Cusano Mil.no (collettiva)
2011 Villa Venino, Novate Mil.se Milano (personale)
2011 Fondazione Mantovani, viale Padova Milano (collettiva)
2011 ROSSIGNOLI “biciclette ritrovate” Corso Garibaldi, Milano
2011 COMBINES XL MILANO “CONTEMPORARY ART MEETING 500”
2011 ALASSIO (SV) SEGNI DEL TEMPO (personale)
2011 Collettiva GALLERIA BONGIOVANNI (Bologna)
2011 Opera in permanenza al MUSEO EBRAICO DI BOLOGNA
03
settembre 2011
Metropoli
Dal 03 al 18 settembre 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIO 6
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a sabato da ore 17,00-20,00
Vernissage
3 Settembre 2011, ore 18,00
Autore
Curatore