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Bruno Donadel – La poetica di Donadel
Una trentina di opere dagli anni ’60 ad oggi raccontano un mondo aspro e contrastato attraverso gli occhi di un testimone privilegiato
Comunicato stampa
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Bruno Donadel (Farra di Soligo, 1929), il pittore contadino, è protagonista di una nuova mostra al Palazzo della Ragione di Asolo (Tv), in programma dal 3 settembre al 2 ottobre 2011. L’esposizione “La poetica di Donadel”, promossa dal Comune di Asolo con il patrocinio della Provincia di Treviso e della Regione del Veneto e curata da Marco Marinelli, giunge dopo le importanti celebrazioni del 2009 alla Casa dei Carraresi di Treviso e a Villa Brandolini di Pieve di Soligo, in occasione dei suoi ottant’anni, che hanno segnato la riscoperta di questa autore, autodidatta e figlio di mezzadri, che con la sua pittura ha saputo raccontare con amore l’aspro e contrastato mondo contadino. La mostra asolana propone una trentina di opere, per la maggior parte quadri ad olio ma anche qualche disegno, rappresentativi della sua lunga carriera, dagli anni ’60 ad oggi. L’esposizione apre il 3 settembre, ma la presentazione ufficiale è prevista per sabato 10 settembre (Teatro Eleonora Duse, ore 17.00) alla presenza dell’artista e con l’intervento del critico Gianmaria Fonte Basso.
Le opere di Donadel offrono una lettura del mondo rurale del secolo scorso attraverso gli occhi di un testimone privilegiato che ha saputo trasferire la sua esperienza di vita in una poetica vibrante e originale. Egli si rivolge al quel mondo con amore e amarezza allo stesso tempo, rimpianto e rammarico, mettendo in evidenza i valori di spontaneità, autenticità, vicinanza alla natura, ma senza idealizzarla, anzi, sottolineandone i caratteri di asprezza, fatica, rassegnazione, chiusura fatalistica. E proprio questa ambivalenza di sentimenti, di devozione e di pietà, espressi con uno stile efficace e originale, è il merito di questo artista, voce solitaria della storia dell’arte italiana. Una raffinata sensibilità cromatica, che fonde il gusto tonale della tradizione veneta ad una tensione espressionistica, e originalità dei volumi e del ritmo compositivo, sono la caratteristiche riconosciute della sua pittura che, pur nella fitta trama di echi e di riferimenti, rappresentano una esperienza senza precedenti.
Bruno Donadel, che nella sua casa di Borgo Campestrin a Farra di Soligo ancora “dipinge ogni giorno”, come annota Gianmaria Fonte Basso, è anche “un poeta che si esprime con le parole”, come testimoniano le sue pubblicazioni e frequentazioni di letterati e scrittori. L’amore per la sua terra rimane la sua unica fonte di ispirazione, quotidiana epifania di case, colline, alberi, fiori, animali, mai ritratti con intenti realistici o documentativi, ma attraverso una visione più profonda, interiore, che apre a spiragli esistenziali.
Apertura: 3 e 4 settembre con orario 16.00 – 20.00; 11 settembre – 2 ottobre i giorni di mercoledì, giovedì e venerdì con orario 16.00-20.30 e i giorni di sabato e domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00.
Inaugurazione: sabato 10 settembre ore 17.00 – Teatro Elenora Duse.
Ingresso libero.
Per informazioni: tel. 347.4013909
Biografia
Bruno Donadel nasca a Farra di Soligo nel 1929, quarto di nove figli di una famiglia di mezzadri. Rivela fin dall’infanzia spiccate doti per il disegno, che coltiva assiduamente durante tutta la giovinezza, nelle pause di lavoro dei campi e durante le veglie notturne. Apprende la prospettiva da Giovanni Zanzotto alla scuola serale di Pieve di Soligo, e ha l’occasione di ricevere lezioni di chiaroscuro da Alfredo Serri e di pittura da Amelia Casonato Da Forno. Nel 1957 spedisce dei disegni a Carlo Cardazzo (titolare delle gallerie del Naviglio a Milano e del Cavallino a Venezia) il quale le invia alla giuria del Premio Diomira, che gli attribuisce il Premio Raccolta Bertarelli. Questo riconoscimento segna l’inizio della sua carriera, e può finalmente disporre di risorse economiche per dipingere ad olio. Qualche anno dopo inizia una vivace attività espositiva, senza legarsi con contratti per non perdere la propria indipendenza. Riceve numerosi premi, la critica si interessa di lui, ben presto i collezionisti si contendono le sue opere. La pittura diventa la sua professione e gli consente di acquistare la terra e la casa dove era vissuto come mezzadro. E’ autore dei volumi di racconti autobiografici Il pittore contadino (1993), che vince i premi letterari “Città di Pompei” e “Cesare Pavese”, e Frammenti di vita (1997), pubblicati entrambi da Giacobino Editore. Bruno Donadel continua a vivere e dipingere nella casa natale d borgo Campestrin, circondato dall’affetto degli amici e degli ammiratori.
Le opere di Donadel offrono una lettura del mondo rurale del secolo scorso attraverso gli occhi di un testimone privilegiato che ha saputo trasferire la sua esperienza di vita in una poetica vibrante e originale. Egli si rivolge al quel mondo con amore e amarezza allo stesso tempo, rimpianto e rammarico, mettendo in evidenza i valori di spontaneità, autenticità, vicinanza alla natura, ma senza idealizzarla, anzi, sottolineandone i caratteri di asprezza, fatica, rassegnazione, chiusura fatalistica. E proprio questa ambivalenza di sentimenti, di devozione e di pietà, espressi con uno stile efficace e originale, è il merito di questo artista, voce solitaria della storia dell’arte italiana. Una raffinata sensibilità cromatica, che fonde il gusto tonale della tradizione veneta ad una tensione espressionistica, e originalità dei volumi e del ritmo compositivo, sono la caratteristiche riconosciute della sua pittura che, pur nella fitta trama di echi e di riferimenti, rappresentano una esperienza senza precedenti.
Bruno Donadel, che nella sua casa di Borgo Campestrin a Farra di Soligo ancora “dipinge ogni giorno”, come annota Gianmaria Fonte Basso, è anche “un poeta che si esprime con le parole”, come testimoniano le sue pubblicazioni e frequentazioni di letterati e scrittori. L’amore per la sua terra rimane la sua unica fonte di ispirazione, quotidiana epifania di case, colline, alberi, fiori, animali, mai ritratti con intenti realistici o documentativi, ma attraverso una visione più profonda, interiore, che apre a spiragli esistenziali.
Apertura: 3 e 4 settembre con orario 16.00 – 20.00; 11 settembre – 2 ottobre i giorni di mercoledì, giovedì e venerdì con orario 16.00-20.30 e i giorni di sabato e domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00.
Inaugurazione: sabato 10 settembre ore 17.00 – Teatro Elenora Duse.
Ingresso libero.
Per informazioni: tel. 347.4013909
Biografia
Bruno Donadel nasca a Farra di Soligo nel 1929, quarto di nove figli di una famiglia di mezzadri. Rivela fin dall’infanzia spiccate doti per il disegno, che coltiva assiduamente durante tutta la giovinezza, nelle pause di lavoro dei campi e durante le veglie notturne. Apprende la prospettiva da Giovanni Zanzotto alla scuola serale di Pieve di Soligo, e ha l’occasione di ricevere lezioni di chiaroscuro da Alfredo Serri e di pittura da Amelia Casonato Da Forno. Nel 1957 spedisce dei disegni a Carlo Cardazzo (titolare delle gallerie del Naviglio a Milano e del Cavallino a Venezia) il quale le invia alla giuria del Premio Diomira, che gli attribuisce il Premio Raccolta Bertarelli. Questo riconoscimento segna l’inizio della sua carriera, e può finalmente disporre di risorse economiche per dipingere ad olio. Qualche anno dopo inizia una vivace attività espositiva, senza legarsi con contratti per non perdere la propria indipendenza. Riceve numerosi premi, la critica si interessa di lui, ben presto i collezionisti si contendono le sue opere. La pittura diventa la sua professione e gli consente di acquistare la terra e la casa dove era vissuto come mezzadro. E’ autore dei volumi di racconti autobiografici Il pittore contadino (1993), che vince i premi letterari “Città di Pompei” e “Cesare Pavese”, e Frammenti di vita (1997), pubblicati entrambi da Giacobino Editore. Bruno Donadel continua a vivere e dipingere nella casa natale d borgo Campestrin, circondato dall’affetto degli amici e degli ammiratori.
10
settembre 2011
Bruno Donadel – La poetica di Donadel
Dal 10 settembre al 02 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
TEATRO ELEONORA DUSE
Asolo, Piazzetta Eleonora Duse, (Treviso)
Asolo, Piazzetta Eleonora Duse, (Treviso)
Orario di apertura
3 e 4 settembre con orario 16.00 – 20.00; 11 settembre – 2 ottobre i giorni di mercoledì, giovedì e venerdì con orario 16.00-20.30 e i giorni di sabato e domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00
Vernissage
10 Settembre 2011, ore 17.00 – Teatro Elenora Duse
Autore
Curatore