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Anne Marie of Paul – Skyscraspers
L’artista varia con disinvoltura dalla pittura all’installazione, dal graffito al disegno e alla scrittura (che si fa immagine, figura, struttura); mescolando linguaggi e materiali per raccontare sorprendenti e tumultuose visioni, tra ironia e profezia.
Comunicato stampa
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L’artista varia con disinvoltura dalla pittura all’installazione, dal graffito al disegno e alla scrittura (che si fa immagine, figura, struttura); mescolando linguaggi e materiali per raccontare sorprendenti e tumultuose visioni, tra ironia e profezia.
Un immaginario metropolitano che alterna interni ed esterni, grattacieli e camere da letto, animali e volti, in un caleidoscopio di colorati frammenti che fissano con efficacia il ritmo frenetico della quotidianità contemporanea. Lo stile è veloce, aggressivo, superflat; le immagini, sia nel linguaggio che nei rimandi iconografici (lo skyline di Manhattan, la Coca-cola, la bandiera USA, gli interni borghesi, le merci in genere) cariche di espliciti rimandi e citazioni alla tradizione americana più recente: da Andy Wahrol a Jasper Johns, da Tom Wesselmann a Jean Michel Basquiat.
"Who was who" per esempio è un evidente omaggio alla POP ART, ma anche il suo certificato di morte. Il messaggio è diretto e forte: le Twin Towers vengono bombardate da un bottiglione di Coca cola mentre le vittime sono raffigurate da anonime lattine tutte in fila, uguali e senza nome, come in alcune celebri opere di Warhol.
Con le sue scelte tecniche e formali - il collage, lo spray, i pastelli, l’uso di materiali extrapittorici come i chiodi in Kaktus in the kaos, o supporti inconsueti come i manichini in Beautyful Name, la palizzata di legno in Block of Flats, il plexiglass in Beauty Inside ecc. - l’artista accentua la chiave ironico-grottesca della sua riflessione sul mondo d’oggi: un reportage divertito e feroce, leggero e graffiante sui vizi e le contraddizioni della società contemporanea.
DEP@ (Critico e storico d’arte contemporanea)
Un immaginario metropolitano che alterna interni ed esterni, grattacieli e camere da letto, animali e volti, in un caleidoscopio di colorati frammenti che fissano con efficacia il ritmo frenetico della quotidianità contemporanea. Lo stile è veloce, aggressivo, superflat; le immagini, sia nel linguaggio che nei rimandi iconografici (lo skyline di Manhattan, la Coca-cola, la bandiera USA, gli interni borghesi, le merci in genere) cariche di espliciti rimandi e citazioni alla tradizione americana più recente: da Andy Wahrol a Jasper Johns, da Tom Wesselmann a Jean Michel Basquiat.
"Who was who" per esempio è un evidente omaggio alla POP ART, ma anche il suo certificato di morte. Il messaggio è diretto e forte: le Twin Towers vengono bombardate da un bottiglione di Coca cola mentre le vittime sono raffigurate da anonime lattine tutte in fila, uguali e senza nome, come in alcune celebri opere di Warhol.
Con le sue scelte tecniche e formali - il collage, lo spray, i pastelli, l’uso di materiali extrapittorici come i chiodi in Kaktus in the kaos, o supporti inconsueti come i manichini in Beautyful Name, la palizzata di legno in Block of Flats, il plexiglass in Beauty Inside ecc. - l’artista accentua la chiave ironico-grottesca della sua riflessione sul mondo d’oggi: un reportage divertito e feroce, leggero e graffiante sui vizi e le contraddizioni della società contemporanea.
DEP@ (Critico e storico d’arte contemporanea)
08
settembre 2011
Anne Marie of Paul – Skyscraspers
Dall'otto al 17 settembre 2011
arte contemporanea
Location
ATELIER ABC MANNEQUINS
Milano, Corso Como, 5, (Milano)
Milano, Corso Como, 5, (Milano)
Orario di apertura
dal Lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 20.30
Vernissage
8 Settembre 2011, dalle ore 10.00 alle ore 23.00
Autore