Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Collinarea. Genius Loci le RiEsistenze
Tra le colline della Vald’arno, tra Pisa, Livorno e Volterra, spicca il piccolo paese di Lari che tenta la strada della “ri-esistenza” attraverso la scoperta del suo genius loci con l’aiuto di cinquanta artisti che vivranno, respireranno, e interpreteranno i suoi luoghi attraverso site specific, reading, spettacoli, concerti, passeggiate filosofiche e incontri poetici creati ad hoc.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lari è prima di tutto un luogo, un luogo speciale dove, in questi ultimi tredici anni, il teatro ha dato vita ad emozioni. Un luogo che sembra nato per ospitare gli artisti e le loro creazioni; ideale per la propria architettura, per la cornice in cui è immerso, abbarbicato sulle colline da cui si sente il mare.
Le piccole piazze e la via principale che abbracciano la rocca medievale, sono gli scorci antichi da percorrere in silenzio, un vero anfiteatro naturale per gli artisti.
Ed allora dal 21 al 30 luglio il borgo di Lari si annuncia in tutta la sua potenzialità nella XIII edizione di Collinarea, rassegna diretta dalla compagnia teatrale Scenica Frammenti con la direzione artistica di Loris Seghizzi, quest’anno in collaborazione con Massimo Paganelli e Marco Menini.
In ascolto anche di quello che sta succedendo al Teatro Valle di Roma, quello di Lari è un tentativo di esistere e di “riesistere” in quello che vorrebbe diventare nei prossimi anni un festival vero e proprio, per ora un luogo dell’anima in cui pubblico, artisti, poeti, registi, attori, scrittori, filosofi, musicisti, operatori, scrittori, cittadini e bambini, sono invitati a respirarne il segreto.
Bobo Rondelli, Antonio Rezza, Massimiliano Civica, Oscar De Summa, Valentino Zeichen, César Brie, Fortebraccio Teatro/Roberto Latini, Claudio Morganti, Giovanna Velardi, Christian Raimo, Graziano Graziani, Roberto Abbiati, Daniele Timpano e Elvira Frosini/Kataklisma, Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, Scenica Frammenti, Compagnia Krypton/Fulvio Cauteruccio, Gogmagog/Egumteatro, Quotidiana.com, Silvia Paoli, Teatro Bō, Michele Bandini, Compagnia Berardi Casolari, Maurizio Lupinelli, Canio Loguercio, Compagnia Pop Opera, Cada Die Teatro, Matilde Facheris, Teatro Forsennato, Fabio Franceschelli, EmmeA’Teatro, Alfonso Maurizio Iacono, Attilio Scarpellini, Luca Mori, Azzurra D’Agostino, Simone Nebbia, Daria Deflorian, Marcello Sambati, Antonio Tagliarini, Martino Baldi, Francesca Matteoni, Francesca Genti, Simone Molinaroli, Christian Sinicco, Compagnia dei Sindaci, Tony Clifton Circus, Orchestrina di Taglio e Cucito, Sonalastrana, Michelangelo Ricci, Guillame Oz, Quartetto Barone sono gli ospiti che sosterranno questa sfida, che indosseranno gli indumenti di rabdomanti /sciamani per evocare il genius loci di Lari, lo spirito insito in un luogo, fulcro di una tradizione pagana che vede la manifestazione di un “genio” in un paesaggio con l’intenzione di proteggerne gli abitanti e chi è di passaggio.
Spetta al cantautore Bobo Rondelli l’apertura del festival giovedì 21 luglio che, reduce da un incontro con Franco Loi avvenuto due anni fa e poi sviluppatosi in intensi duetti tra il poeta e il musicista, continua il suo viaggio di esplorazione nell’universo poetico contemporaneo, questa volta incrociando i versi di sette poeti under 40 per attraversare quella terra di confine che separa e unisce la musica e la poesia. Poco prima della mezzanotte ancora poesia con la Lectura Dantis di alcuni canti dell’Inferno nei quali si addentrerà Claudio Morganti che per questa occasione dirà Dante dalla torre del Castello di Lari.
Ancora sotto l’egida della poesia, il 23 luglio, il regista Massimiliano Civica si mostrerà al pubblico in una versione inedita, accompagnato dagli allievi del suo laboratorio, alcuni bicchieri di vino, una lavagna magica, versi di Pascoli, Metastasio, Leopardi, Poliziano e di Cantori Toscani, in uno spettacolo/lezione dal titolo Il Bandolo della Matassa, esito di una laboratorio che Civica terrà dal 21 al 23 luglio in cui i partecipanti prenderanno confidenza con alcuni strumenti specifici dell’arte della recitazione, concentrandosi specificatamente sul lavoro sulla voce naturale e sulla lettura metrica e lo studio di testi poetici italiani.
Sempre un grande poeta, ma questa volta contemporaneo, sarà ospite il 24 luglio: Valentino Zeichen ripercorrerà i nuclei tematici dell’intera sua opera, in un corpo a corpo con il Tempo, attraverso uno sguardo severo e al contempo divertito. Altro artista in ascolto del genio di Lari è Maurizio Lupinelli che con Strappi presterà la sua voce a testi da Re Lear e Kleist, in un’azione drammatica in tre movimenti.
Ispirati dal luogo di rappresentazione, Elivira Frosini e Daniele Timpano, da tempo uniti in un prolifico sodalizio artistico, presenteranno due lavori site specific inseriti nel progetto K-O-Incidence. Con Can you eat me? Elivra Frosini è la protagonista di una performance di 7 minuti sul tema del cibo, mentre sarà insieme a Daniele Timpano in Sì l’ammore no – site specific, un lavoro basato su partiture fisiche in cui i due attori saranno attraversati da modelli e stereotipi (provenienti da epoche e generi diversi) sull’amore e sul rapporto tra i due sessi.
Se Bobo Rondelli dialoga dal vivo con la nuova generazione di poeti, Canio Lo Guercio sarà “l’officiante” di una cerimonia di canzoni d’amore per lo più in napoletano, ispirate e dettate da alcuni poeti tra cui Gabriele Frasca, Enzo Mansueto, Rosaria Lo Russo, Tommaso Ottonieri, Lello Voce / Silvana Matarazzo ….
Un altro concerto che vuole sondare il potere evocativo della parola, sarà quello di Michele Bandini che con Concerto in Se minore darà vita a un lavoro sonoro nato da una suggestione legata all’universo letterario di Beckett: un attore, cinque microfoni e due lampadine per un radiodramma dal vivo, un monologo visivo e acustico.
Attesi il ritorno della compagnia riminese Quotidiana.com, composta da Paola Vannoni e Roberto Scappin, che con il primo studio in anteprima nazionale Grattati e vinci – primo studio conclude la Trilogia dell’inesistente – esercizi di condizione umana e la formazione di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, attori e fondatori insieme ad Emma Dante della Compagnia Sud Costa Occidentale, che a Lari presentano lo studio in anteprima nazionale dal titolo Educazione Fisica. Sempre in prima nazionale Uomo schifoso n. 1 per la regia di Loris Seghizzi e Dimitri Galli Rohl, in scena Dimitri Galli Rohl dà voce una generazione che non ha padri da vendicare né da uccidere.
Ancora un’indagine sul rapporto tra genitori e figli sarà lo studio Onora il padre e la madre di Antonella e Roberto e De Sarno, mentre Le voci di Fuori del Teatro Forsennato diretto da Dario Aggioli è la storia di Aurelio Fuori (rappresentato in scena con un manichino), un ventriloquo di successo che ha perso di vista i valori della vita.
Insieme alle giovani compagnie e alle nuove formazioni c’è spazio anche per autori e registi del calibro di César Brie e Antonio Rezza, il primo indosserà i panni di Ciccio Méndez per raccontare in 120 chili di jazz una storia d’amore e musica in cui a fare da protagonista è l’amore non corrisposto per una donna. Rezza sarà invece in scena con il dissacrante Pitecus.
Nell’anno delle celebrazioni dell’Unità d’Italia non poteva mancare Terroni d’Italia di Fulvio Cauteruccio/Compagnia Krypton, nella versione per un solo attore, uno spettacolo che diverte e insieme fa riflettere sugli eventi che 150 anni fa diedero origine all’Italia dei Savoia e su tutto ciò che ne è conseguito; mentre Gianfranco Berardi in Briganti affronta le tematiche del brigantaggio meridionale post-unitario attraverso le memorie di un giovane caduto prigioniero in battaglia.
Dall’Unità d’Italia ai fatti/vizi della cronaca quotidiana: il nuovo spettacolo di Emme A’Teatro: SCHIAVI IN MANO! hai per caso visto il mio lavoro?, un monologo tragicomico che parte da una considerazione sul teatro per toccare, sfidandolo in maniera ironica, il tema della CRISI attraverso la storia della società aretina Eutelia. Intanto l’onorevole Tommaso Taddei nel furioso monologo Quanto mi piace uccidere… di EgumTeatro/Gogmagog, è un promettente politico di 30 anni simbolo della nuova generazione italiana che ama tanto la vita quanto la morte (degli altri). Ugualmente ispirato da numerosi fatti di cronaca raccolti nel tempo sarà lo studio/lettura del nuovo spettacolo di Oscar De Summa, Straniera (appunti per una Medea), che cercherà di rompere attraverso il mito uno dei più solidi tabù della nostra società: le gesta di una madre che ammazza i propri bambini.
Surreale è invece l’ambientazione di TERZO MILLENNIO, atto unico in due quadri di Fabio M. Franceschelli, segnalato dal CIRT di Milano.
Shakespeare declinato in diversi linguaggi: partendo dall’ironica e allo stesso tempo poetica ritraduzione di Roberto Abbiati in Riccardo infermo, il mio regno per un pappagallo, dove un clown milanese reinterpreta le gesta del più sanguinario degli eroi shakespeariani; altro approccio è quello di Roberto Latini (Fortebraccio Teatro) in IAGO un concerto scenico, un lavoro sulla parola, nel confine tra il senso e il suono, con Shakespeare come pretesto. Infine Teatro Bō, compagnia di recente formazione vincitrice di Anteprima 2011, in cui confluiscono le esperienze artistiche di Giulia Aiazzi, Matteo Cecchini e Alessio Martinoli, presenta in anteprima Sogno di una notte di mezzo Estathè, uno studio sull’inconscio che, partendo dal Sogno di W. Shakespeare, sveste le battute della loro magniloquenza lasciandole inaspettate e spurie.
Matilde Facheris in Lavorare Stanca compone un monologo sulla precarietà. Silvia Paoli e il musicista Francesco Canavese presentano Livia, una maestra in un asilo, non particolarmente bella né particolarmente brutta, una single che aspetta il Principe azzurro…; connubio tra musica e parola anche per Cada Die Teatro che presenta MAREA La vita in ogni respiro racconto in stereofonia per due attori e un musicista, Tommaso Novi dei Gatti Mezzi.
Infine la nuova produzione di Scenica Frammenti, Fantasmi in carne ed ossa il 28 e il 29 luglio, una scrittura scenica per tre attori e sette mummie che parte da un testo che incrocia i ricordi infantili dei tre protagonisti forse defunti, forse shakespeariani becchini – con riflessioni amare che riguardano la vita quotidiana.
Non solo performance, spettacoli, concerti, reading, attraverseranno l’anima di Lari, ma anche incontri diretti dallo scrittore e critico Graziano Graziani che venerdì 22 luglio, in ascolto degli accadimenti del Teatro Valle, occupato da artisti e da operatori dal 14 giugno scorso, terrà un incontro con Christian Raimo dal titolo Deficit di Democrazia, riflessioni nate in seno all’occupazione del Valle: con il termine “Deficit di democrazia” Raimo intende ciò che sta rendendo nullo, per sfiducia e incompetenza, l’istituto della rappresentanza: l’ingessamento del paese a causa delle lobbies presenti sia nel settore pubblico che nel privato, il clientelismo; la rottura del patto sociale, la sottovalutazione della formazione e della cultura… “
D’altro tipo sarà il dialogo previsto martedì 26 con il filosofo Maurizio Iacono che prenderà le mosse dall’ultima pubblicazione del professor Iacono dal titolo: L’illusione e il sostituto. Riprodurre, imitare, rappresentare;
Rendez-vous alle ore 10:00 di sabato 30 luglio in piazza Vittorio Emanuele a Lari per gli amanti della filosofia e della poesia che vorranno partecipare alla passeggiata filosofica condotta dal professor Luca Mori, dal critico Attilio Scarpellini e dagli attori Daria Deforian, Marcello Sambati e Antonio Tagliarini, per un massimo di 40 partecipanti che dialogheranno con la filosofia e la poesia attraversando boschi e colline: passo dopo passo, pensiero dopo pensiero. Un elogio alla lentezza al quale parteciperanno anche scrittori, operatori e attori.
In Area è la festa che chiude la rassegna il 30 luglio: l’intero borgo medievale si sveglia, animandosi in ogni angolo, una giostra di colori e spettacoli, musica, installazioni, giocoleria, clown e burattini per i più piccoli. Una festa di metà estate in cui sarà bello stare insieme mentre Giovanna Velardi , Sonalastrana. Cafarnaum, Michelangelo Ricci, Orchestrina taglio e cucito, Quartetto Barone, Tony Clifton Circus e Bobo Rondelli (in concerto) porteranno per mano il pubblico alla scoperta del genio di Lari.
Le piccole piazze e la via principale che abbracciano la rocca medievale, sono gli scorci antichi da percorrere in silenzio, un vero anfiteatro naturale per gli artisti.
Ed allora dal 21 al 30 luglio il borgo di Lari si annuncia in tutta la sua potenzialità nella XIII edizione di Collinarea, rassegna diretta dalla compagnia teatrale Scenica Frammenti con la direzione artistica di Loris Seghizzi, quest’anno in collaborazione con Massimo Paganelli e Marco Menini.
In ascolto anche di quello che sta succedendo al Teatro Valle di Roma, quello di Lari è un tentativo di esistere e di “riesistere” in quello che vorrebbe diventare nei prossimi anni un festival vero e proprio, per ora un luogo dell’anima in cui pubblico, artisti, poeti, registi, attori, scrittori, filosofi, musicisti, operatori, scrittori, cittadini e bambini, sono invitati a respirarne il segreto.
Bobo Rondelli, Antonio Rezza, Massimiliano Civica, Oscar De Summa, Valentino Zeichen, César Brie, Fortebraccio Teatro/Roberto Latini, Claudio Morganti, Giovanna Velardi, Christian Raimo, Graziano Graziani, Roberto Abbiati, Daniele Timpano e Elvira Frosini/Kataklisma, Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, Scenica Frammenti, Compagnia Krypton/Fulvio Cauteruccio, Gogmagog/Egumteatro, Quotidiana.com, Silvia Paoli, Teatro Bō, Michele Bandini, Compagnia Berardi Casolari, Maurizio Lupinelli, Canio Loguercio, Compagnia Pop Opera, Cada Die Teatro, Matilde Facheris, Teatro Forsennato, Fabio Franceschelli, EmmeA’Teatro, Alfonso Maurizio Iacono, Attilio Scarpellini, Luca Mori, Azzurra D’Agostino, Simone Nebbia, Daria Deflorian, Marcello Sambati, Antonio Tagliarini, Martino Baldi, Francesca Matteoni, Francesca Genti, Simone Molinaroli, Christian Sinicco, Compagnia dei Sindaci, Tony Clifton Circus, Orchestrina di Taglio e Cucito, Sonalastrana, Michelangelo Ricci, Guillame Oz, Quartetto Barone sono gli ospiti che sosterranno questa sfida, che indosseranno gli indumenti di rabdomanti /sciamani per evocare il genius loci di Lari, lo spirito insito in un luogo, fulcro di una tradizione pagana che vede la manifestazione di un “genio” in un paesaggio con l’intenzione di proteggerne gli abitanti e chi è di passaggio.
Spetta al cantautore Bobo Rondelli l’apertura del festival giovedì 21 luglio che, reduce da un incontro con Franco Loi avvenuto due anni fa e poi sviluppatosi in intensi duetti tra il poeta e il musicista, continua il suo viaggio di esplorazione nell’universo poetico contemporaneo, questa volta incrociando i versi di sette poeti under 40 per attraversare quella terra di confine che separa e unisce la musica e la poesia. Poco prima della mezzanotte ancora poesia con la Lectura Dantis di alcuni canti dell’Inferno nei quali si addentrerà Claudio Morganti che per questa occasione dirà Dante dalla torre del Castello di Lari.
Ancora sotto l’egida della poesia, il 23 luglio, il regista Massimiliano Civica si mostrerà al pubblico in una versione inedita, accompagnato dagli allievi del suo laboratorio, alcuni bicchieri di vino, una lavagna magica, versi di Pascoli, Metastasio, Leopardi, Poliziano e di Cantori Toscani, in uno spettacolo/lezione dal titolo Il Bandolo della Matassa, esito di una laboratorio che Civica terrà dal 21 al 23 luglio in cui i partecipanti prenderanno confidenza con alcuni strumenti specifici dell’arte della recitazione, concentrandosi specificatamente sul lavoro sulla voce naturale e sulla lettura metrica e lo studio di testi poetici italiani.
Sempre un grande poeta, ma questa volta contemporaneo, sarà ospite il 24 luglio: Valentino Zeichen ripercorrerà i nuclei tematici dell’intera sua opera, in un corpo a corpo con il Tempo, attraverso uno sguardo severo e al contempo divertito. Altro artista in ascolto del genio di Lari è Maurizio Lupinelli che con Strappi presterà la sua voce a testi da Re Lear e Kleist, in un’azione drammatica in tre movimenti.
Ispirati dal luogo di rappresentazione, Elivira Frosini e Daniele Timpano, da tempo uniti in un prolifico sodalizio artistico, presenteranno due lavori site specific inseriti nel progetto K-O-Incidence. Con Can you eat me? Elivra Frosini è la protagonista di una performance di 7 minuti sul tema del cibo, mentre sarà insieme a Daniele Timpano in Sì l’ammore no – site specific, un lavoro basato su partiture fisiche in cui i due attori saranno attraversati da modelli e stereotipi (provenienti da epoche e generi diversi) sull’amore e sul rapporto tra i due sessi.
Se Bobo Rondelli dialoga dal vivo con la nuova generazione di poeti, Canio Lo Guercio sarà “l’officiante” di una cerimonia di canzoni d’amore per lo più in napoletano, ispirate e dettate da alcuni poeti tra cui Gabriele Frasca, Enzo Mansueto, Rosaria Lo Russo, Tommaso Ottonieri, Lello Voce / Silvana Matarazzo ….
Un altro concerto che vuole sondare il potere evocativo della parola, sarà quello di Michele Bandini che con Concerto in Se minore darà vita a un lavoro sonoro nato da una suggestione legata all’universo letterario di Beckett: un attore, cinque microfoni e due lampadine per un radiodramma dal vivo, un monologo visivo e acustico.
Attesi il ritorno della compagnia riminese Quotidiana.com, composta da Paola Vannoni e Roberto Scappin, che con il primo studio in anteprima nazionale Grattati e vinci – primo studio conclude la Trilogia dell’inesistente – esercizi di condizione umana e la formazione di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, attori e fondatori insieme ad Emma Dante della Compagnia Sud Costa Occidentale, che a Lari presentano lo studio in anteprima nazionale dal titolo Educazione Fisica. Sempre in prima nazionale Uomo schifoso n. 1 per la regia di Loris Seghizzi e Dimitri Galli Rohl, in scena Dimitri Galli Rohl dà voce una generazione che non ha padri da vendicare né da uccidere.
Ancora un’indagine sul rapporto tra genitori e figli sarà lo studio Onora il padre e la madre di Antonella e Roberto e De Sarno, mentre Le voci di Fuori del Teatro Forsennato diretto da Dario Aggioli è la storia di Aurelio Fuori (rappresentato in scena con un manichino), un ventriloquo di successo che ha perso di vista i valori della vita.
Insieme alle giovani compagnie e alle nuove formazioni c’è spazio anche per autori e registi del calibro di César Brie e Antonio Rezza, il primo indosserà i panni di Ciccio Méndez per raccontare in 120 chili di jazz una storia d’amore e musica in cui a fare da protagonista è l’amore non corrisposto per una donna. Rezza sarà invece in scena con il dissacrante Pitecus.
Nell’anno delle celebrazioni dell’Unità d’Italia non poteva mancare Terroni d’Italia di Fulvio Cauteruccio/Compagnia Krypton, nella versione per un solo attore, uno spettacolo che diverte e insieme fa riflettere sugli eventi che 150 anni fa diedero origine all’Italia dei Savoia e su tutto ciò che ne è conseguito; mentre Gianfranco Berardi in Briganti affronta le tematiche del brigantaggio meridionale post-unitario attraverso le memorie di un giovane caduto prigioniero in battaglia.
Dall’Unità d’Italia ai fatti/vizi della cronaca quotidiana: il nuovo spettacolo di Emme A’Teatro: SCHIAVI IN MANO! hai per caso visto il mio lavoro?, un monologo tragicomico che parte da una considerazione sul teatro per toccare, sfidandolo in maniera ironica, il tema della CRISI attraverso la storia della società aretina Eutelia. Intanto l’onorevole Tommaso Taddei nel furioso monologo Quanto mi piace uccidere… di EgumTeatro/Gogmagog, è un promettente politico di 30 anni simbolo della nuova generazione italiana che ama tanto la vita quanto la morte (degli altri). Ugualmente ispirato da numerosi fatti di cronaca raccolti nel tempo sarà lo studio/lettura del nuovo spettacolo di Oscar De Summa, Straniera (appunti per una Medea), che cercherà di rompere attraverso il mito uno dei più solidi tabù della nostra società: le gesta di una madre che ammazza i propri bambini.
Surreale è invece l’ambientazione di TERZO MILLENNIO, atto unico in due quadri di Fabio M. Franceschelli, segnalato dal CIRT di Milano.
Shakespeare declinato in diversi linguaggi: partendo dall’ironica e allo stesso tempo poetica ritraduzione di Roberto Abbiati in Riccardo infermo, il mio regno per un pappagallo, dove un clown milanese reinterpreta le gesta del più sanguinario degli eroi shakespeariani; altro approccio è quello di Roberto Latini (Fortebraccio Teatro) in IAGO un concerto scenico, un lavoro sulla parola, nel confine tra il senso e il suono, con Shakespeare come pretesto. Infine Teatro Bō, compagnia di recente formazione vincitrice di Anteprima 2011, in cui confluiscono le esperienze artistiche di Giulia Aiazzi, Matteo Cecchini e Alessio Martinoli, presenta in anteprima Sogno di una notte di mezzo Estathè, uno studio sull’inconscio che, partendo dal Sogno di W. Shakespeare, sveste le battute della loro magniloquenza lasciandole inaspettate e spurie.
Matilde Facheris in Lavorare Stanca compone un monologo sulla precarietà. Silvia Paoli e il musicista Francesco Canavese presentano Livia, una maestra in un asilo, non particolarmente bella né particolarmente brutta, una single che aspetta il Principe azzurro…; connubio tra musica e parola anche per Cada Die Teatro che presenta MAREA La vita in ogni respiro racconto in stereofonia per due attori e un musicista, Tommaso Novi dei Gatti Mezzi.
Infine la nuova produzione di Scenica Frammenti, Fantasmi in carne ed ossa il 28 e il 29 luglio, una scrittura scenica per tre attori e sette mummie che parte da un testo che incrocia i ricordi infantili dei tre protagonisti forse defunti, forse shakespeariani becchini – con riflessioni amare che riguardano la vita quotidiana.
Non solo performance, spettacoli, concerti, reading, attraverseranno l’anima di Lari, ma anche incontri diretti dallo scrittore e critico Graziano Graziani che venerdì 22 luglio, in ascolto degli accadimenti del Teatro Valle, occupato da artisti e da operatori dal 14 giugno scorso, terrà un incontro con Christian Raimo dal titolo Deficit di Democrazia, riflessioni nate in seno all’occupazione del Valle: con il termine “Deficit di democrazia” Raimo intende ciò che sta rendendo nullo, per sfiducia e incompetenza, l’istituto della rappresentanza: l’ingessamento del paese a causa delle lobbies presenti sia nel settore pubblico che nel privato, il clientelismo; la rottura del patto sociale, la sottovalutazione della formazione e della cultura… “
D’altro tipo sarà il dialogo previsto martedì 26 con il filosofo Maurizio Iacono che prenderà le mosse dall’ultima pubblicazione del professor Iacono dal titolo: L’illusione e il sostituto. Riprodurre, imitare, rappresentare;
Rendez-vous alle ore 10:00 di sabato 30 luglio in piazza Vittorio Emanuele a Lari per gli amanti della filosofia e della poesia che vorranno partecipare alla passeggiata filosofica condotta dal professor Luca Mori, dal critico Attilio Scarpellini e dagli attori Daria Deforian, Marcello Sambati e Antonio Tagliarini, per un massimo di 40 partecipanti che dialogheranno con la filosofia e la poesia attraversando boschi e colline: passo dopo passo, pensiero dopo pensiero. Un elogio alla lentezza al quale parteciperanno anche scrittori, operatori e attori.
In Area è la festa che chiude la rassegna il 30 luglio: l’intero borgo medievale si sveglia, animandosi in ogni angolo, una giostra di colori e spettacoli, musica, installazioni, giocoleria, clown e burattini per i più piccoli. Una festa di metà estate in cui sarà bello stare insieme mentre Giovanna Velardi , Sonalastrana. Cafarnaum, Michelangelo Ricci, Orchestrina taglio e cucito, Quartetto Barone, Tony Clifton Circus e Bobo Rondelli (in concerto) porteranno per mano il pubblico alla scoperta del genio di Lari.
21
luglio 2011
Collinarea. Genius Loci le RiEsistenze
Dal 21 al 30 luglio 2011
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
CASTELLO DEI VICARI
Lari, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Pisa)
Lari, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Pisa)
Vernissage
21 Luglio 2011, ore 20
Sito web
www.collinarea.it