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DecontestualizzArte atto3
DecontestualizzArte atto3 si propone di allestire, in otto settimane, una sorta di macroevento che vedrà l’esibizione, con otto inaugurazioni, di otto artisti diversi, alcuni già conosciuti nei circuiti artistici, altri ben più che promettenti, ciascuno a promuovere se stesso e l’arte attraverso questo ambizioso progetto-evento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
DecontestualizzArte atto 3
Otto settimane Otto artisti Otto eventi
La Wunderkammer (letteralmente ‘stanza delle meraviglie’) nel Cinquecento
designava quei particolari ambienti in cui i collezionisti erano soliti raccogliere e
conservare opere d’arte e oggetti inusuali e straordinari per originalità e manifattura
artistica. Per un certo verso, la Wunderkammer è stata quello che si può dire
il ‘primo stadio’ dello sviluppo del concetto di ‘museo’, sebbene non contempli, di
quest’ultimo, le caratteristiche della sistemazione e del metodo.
Nella nostra entropica e poliedrica età contemporanea il termine, entrato a pieno
diritto nella comune terminologia d’arte, è rimasto a definire la ‘missione’ di
qualsivoglia operazione artistica che voglia promuovere, conservare e diffondere
l’arte; dunque associando la ‘stanza delle meraviglie’ al concetto comune
di ‘galleria’.
L’esperimento ardito e audace che sottende programmaticamente il progetto ad
ampio raggio di “DecontestualizzArte atto3” è quello di uscire invece dai luoghi
comuni metaforici e dai luoghi reali canonici dell’attività globalmente artistica e
culturale per ‘decontestualizzare’ l’arte, la sua missione, i suoi usuali luoghi deputati
alla promozione e alla diffusione.
E dunque, reduce da altri due riusciti esperimenti recenti, a cura di Alexander
Larrarte, (“DecontestualizzArte”, con la bi-personale Lafasciano/Mascoli
e “DecontestualizzArte l’Arte si fa strada” con 17 artisti e 17 stili diversi – nei
quali l’arte ‘scendeva in strada’ contaminando i suoi codici col tessuto urbano e
con una grande parte di popolazione cittadina al di fuori dei circuiti soliti dell’arte
- ) tesi a creare quei fortunati cortocircuiti che sull’onda della curiosità innescano
interesse (l’urto visivo causato dai giochi fortemente cromatici fissati su palazzi
del centro storico coratino in stato di evidente degrado, e l’urto psicologico che
questo esperimento causava nell’osservatore ignaro), “DecontestualizzArte atto
3” vuole continuare su questo solco già scavato all’insegna dell’inaspettato e della
valorizzazione e promozione artistica lontano dalle accademie, dai musei, dalle
usuali gallerie e fare di un locale di pochi metri quadri all’ingresso del centro storico
di Corato la sua “stanza delle meraviglie”; un luogo fuori dagli schemi e dalle
ordinarietà, cioè, che si presenta come la cornice perfetta per registrare e intercettare i
molteplici fermenti artistici della nostra contemporaneità.
A questo scopo, “DecontestualizzArte atto3” si propone di allestire, in otto settimane,
a partire dal 15 luglio e fino al 16 settembre - nel locale di cui prima detto in via
S. Benedetto a Corato e sotto il patrocinio del Comune di Corato - Assessorato
alla Cultura, GAI (giovani artisti italiani) e dell’ANCI Giovane Puglia - una sorta
di ‘macroevento’ che vedrà l’esibizione, con otto inaugurazioni, di otto artisti diversi,
alcuni già conosciuti nei circuiti artistici, altri ben più che promettenti (Salvatore
Lanzafame, Clito Rosso, Gaetan Procacci, Anna Maria Battista, Alessandra Carloni,
Vincenzo Mascoli, Ruggiero Spadaro,), ciascuno a promuovere se stesso e l’arte
attraverso questo ambizioso progetto-evento curato, promosso e realizzato da
Alexander Larrarte, Marisa Dimauro e Concetta Del Vecchio.
Perché la wunderkammer, la tradizionale ‘stanza delle meraviglie’ diventi un
eclettico contenitore che dia luogo a molteplici intersezioni, contaminazioni e idee
che possano promuovere un nuovo e originale circuito di fruizione ed espressione
artistica.
(Marisa Dimauro)
Otto settimane Otto artisti Otto eventi
La Wunderkammer (letteralmente ‘stanza delle meraviglie’) nel Cinquecento
designava quei particolari ambienti in cui i collezionisti erano soliti raccogliere e
conservare opere d’arte e oggetti inusuali e straordinari per originalità e manifattura
artistica. Per un certo verso, la Wunderkammer è stata quello che si può dire
il ‘primo stadio’ dello sviluppo del concetto di ‘museo’, sebbene non contempli, di
quest’ultimo, le caratteristiche della sistemazione e del metodo.
Nella nostra entropica e poliedrica età contemporanea il termine, entrato a pieno
diritto nella comune terminologia d’arte, è rimasto a definire la ‘missione’ di
qualsivoglia operazione artistica che voglia promuovere, conservare e diffondere
l’arte; dunque associando la ‘stanza delle meraviglie’ al concetto comune
di ‘galleria’.
L’esperimento ardito e audace che sottende programmaticamente il progetto ad
ampio raggio di “DecontestualizzArte atto3” è quello di uscire invece dai luoghi
comuni metaforici e dai luoghi reali canonici dell’attività globalmente artistica e
culturale per ‘decontestualizzare’ l’arte, la sua missione, i suoi usuali luoghi deputati
alla promozione e alla diffusione.
E dunque, reduce da altri due riusciti esperimenti recenti, a cura di Alexander
Larrarte, (“DecontestualizzArte”, con la bi-personale Lafasciano/Mascoli
e “DecontestualizzArte l’Arte si fa strada” con 17 artisti e 17 stili diversi – nei
quali l’arte ‘scendeva in strada’ contaminando i suoi codici col tessuto urbano e
con una grande parte di popolazione cittadina al di fuori dei circuiti soliti dell’arte
- ) tesi a creare quei fortunati cortocircuiti che sull’onda della curiosità innescano
interesse (l’urto visivo causato dai giochi fortemente cromatici fissati su palazzi
del centro storico coratino in stato di evidente degrado, e l’urto psicologico che
questo esperimento causava nell’osservatore ignaro), “DecontestualizzArte atto
3” vuole continuare su questo solco già scavato all’insegna dell’inaspettato e della
valorizzazione e promozione artistica lontano dalle accademie, dai musei, dalle
usuali gallerie e fare di un locale di pochi metri quadri all’ingresso del centro storico
di Corato la sua “stanza delle meraviglie”; un luogo fuori dagli schemi e dalle
ordinarietà, cioè, che si presenta come la cornice perfetta per registrare e intercettare i
molteplici fermenti artistici della nostra contemporaneità.
A questo scopo, “DecontestualizzArte atto3” si propone di allestire, in otto settimane,
a partire dal 15 luglio e fino al 16 settembre - nel locale di cui prima detto in via
S. Benedetto a Corato e sotto il patrocinio del Comune di Corato - Assessorato
alla Cultura, GAI (giovani artisti italiani) e dell’ANCI Giovane Puglia - una sorta
di ‘macroevento’ che vedrà l’esibizione, con otto inaugurazioni, di otto artisti diversi,
alcuni già conosciuti nei circuiti artistici, altri ben più che promettenti (Salvatore
Lanzafame, Clito Rosso, Gaetan Procacci, Anna Maria Battista, Alessandra Carloni,
Vincenzo Mascoli, Ruggiero Spadaro,), ciascuno a promuovere se stesso e l’arte
attraverso questo ambizioso progetto-evento curato, promosso e realizzato da
Alexander Larrarte, Marisa Dimauro e Concetta Del Vecchio.
Perché la wunderkammer, la tradizionale ‘stanza delle meraviglie’ diventi un
eclettico contenitore che dia luogo a molteplici intersezioni, contaminazioni e idee
che possano promuovere un nuovo e originale circuito di fruizione ed espressione
artistica.
(Marisa Dimauro)
15
luglio 2011
DecontestualizzArte atto3
Dal 15 luglio al 16 settembre 2011
arte contemporanea
Location
VIA SAN BENEDETTO
Corato, Via San Benedetto, 1, (Bari)
Corato, Via San Benedetto, 1, (Bari)
Orario di apertura
Tutti i giorni 10-12 e 18-22
Vernissage
15 Luglio 2011, ore 20
Autore
Curatore