Edicola El Croquis 104 DOMINIQUE PERRAULT

Inconfondibile la mano di Perrault, rende ogni suo progetto chiaramente leggibile. Potrebbe sembrare soltanto una questione di stile, un’ennesima interpretazione della via francese aperta da Jean Nouvel. Ma in Perrault c’è una qualità che distingue l’opera. Ed ascoltandolo si capisce lo spessore che costituisce questa differenza. C’è una base filosofica nel suo operare, che risale al “neutrale” dell’ermeneutica di Blanchot. E c’è soprattutto una reinterpretazione del “minimalismo” particolarmente interessante. Non si cerca una semplificazione del vocabolario, bensì ci si confronta e si accetta una complessità propria del mondo industriale; e nel “processo” si lavora individuando i singoli comparti, esternandone le singolarità, per portarli a manifestare la loro ricchezza in un insieme aperto ed equilibrato.
Questo numero di El Croquis ricostruisce una Completa presentazione della produzione di Perrault, realizzata e non; e l’arricchisce, come d’abitudine, con un’ampia intervista e un pregevole saggio di Frederic Migayrou.

Marco Felici